Home La7, Cairo: “Gli ascolti mi soddisfano. Linea Gialla? Deve crearsi un pubblico”

La7, Cairo: “Gli ascolti mi soddisfano. Linea Gialla? Deve crearsi un pubblico”

Nuovi programmi e qualche incertezza nell’Autunno di La7, che aspetta che gli investimenti fatti diano i primi risultati, sia sul fronte Auditel che sul fronte economico.

pubblicato 19 Settembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 14:16

“Abbiamo messo sotto controllo i costi senza stravolgere nulla e confermando i punti fermi del palinsesto: Santoro, Formigli, Gruber e Crozza. Ora stiamo investendo su cose nuove e attendiamo che gli investimenti diano i propri frutti. Ci vuole tempo, come i settimanali quando li lanci. I risultati, comunque, stanno migliorando nettamente rispetto alla precedente gestione. Si è fatta pulizia di quello che non andava bene lo scorso anno, ora l’obiettivo è allargare il bacino di ascolto”:

è questa la ricetta di Urbano Cairo per la sua La7 ed è questa la risposta che dà a chi sta ‘criticando’ i risultati di queste prime settimane dell’Autunno tv 2013 nell’intervista pubblicata questa mattina su Italia Oggi.

Gli ascolti non brillano e il palinsesto sta cercando stabilità dopo gli ingressi di nuovi talk show (causa di inflazione del genere, secondo Giletti) e di nuovi protagonisti, da Sottilefresco di debutto con Linea Gialla -, a Paragone – alla sua seconda settimana ne ‘La Gabbia’ – per arrivare a Rita Dalla Chiesa, che però debutterà nel daytime pomeridiano solo a fine ottobre. A tutto questo va aggiunto qualche ‘borbottio’ sollevatosi dalla ‘vecchia guardia’, con Mentana perplesso dal possibile arrivo di Miss Italia e Crozza (a quanto pare) pronto al trasferimento in Rai, ma che partirà comunque con il suo nuovo programma a ottobre su La7.

Certo, è solo l’inizio e ogni nuovo inizio ha bisogno di un po’ di rodaggio, ma i dati Auditel sono – come sempre – i primi riferimenti per parlare di tv (purtroppo). Vediamo quindi cosa ne pensa il patron:

“La Gabbia di Paragone al 4% mi soddisfa, se penso ai concorrenti. E anche il risultato di Formigli mi sembra buono, al 5,1% medio nelle prime due puntate. Coffee Break e L’aria che tira sono già al 5%, la Gruber con Otto e mezzo sta sopra al 6%. A livello di ascolti medi, La7 conferma, se non migliora, quelli di un anno fa”.

E di Linea Gialla di Sottile, partito al 4,32%, dice

“Per Sottile è il caso di riparlarne tra un po’. Quando iniziò su Rete 4, partì al 4%. In molti ancora non sanno che è arrivato su La7, per questo l’abbiamo riprogrammato ieri nel pomeriggio e in serata”.

Del resto per Cairo, Sottile è uno dei primi esempi di investimenti fatti per la rete:

“Storicamente al martedì la rete non è mai stata forte: l’anno scorso andava SOS Tata che faceva il 2,5% e costava meno di Linea Gialla. Non tanto meno, comunque, ma costava. Ora abbiamo fatto un investimento su Sottile, un investimento di lungo periodo con le 40 puntate di Linea Gialla”.

E cosa ne pensa del programma?

“Martedì è andata in onda la prima puntata; deve crearsi un pubblico, attirare gente che prima, magari, non seguiva La7. Come ha fatto Rai 3 con Chi l’ha visto?. Un pubblico diverso da quello tipico della rete. Certo, Linea Gialla si può mettere a punto, ma ho visto già cose buone”.

Beh, se Cairo punta su un crescendo à la Chi l’ha visto? stiamo messi bene: il programma di Rai 3 è nato in un’era tv e in un contesto molto diverso da quello di oggi. Messa così sembra quasi una ‘mission impossibile’: paragone forse un tantino azzardato.

Certo, gli esordi son difficili per tutti, come ricorda sempre Cairo prendendo ad esempio quelli di Crozza che “quando cominciò a La7 aveva medie del 3%, ora supera il 12%“. Già, con Crozza nel Paese delle Meraviglie sono stati superati molti ‘record’ e il programma è stato uno degli eventi della scorsa stagione: ora però si susseguono voci di un trasferimento alla Rai su cui Cairo si mantiene vago:

“Lui farà con noi il programma da ottobre e poi stiamo ragionando col suo agente, Beppe Caschetto. Per ora non c’è nulla di deciso in nessuna direzione”.

Nessuna certezza ancora neanche per Miss Italia 2013 e tutta questa attesa, in fondo, è ottima pubblicità:

“Nulla è deciso. E’ una trattativa che va per le lunghe. Nel frattempo se n’è parlato molto e la vicenda ha avuto una copertura mediatica enorme”.

Già, una telefonatina a Mentana di ringraziamento ci starebbe anche, in fondo.

Tra investimenti fatti, primi risparmi e piccole variazioni nella strategia di programmazione – si vedano le repliche mattutine dei talk del prime time, da La Gabbia a Linea Gialla, per ‘delocalizzare’ l’offerta e sfruttare il palinsesto – l’impronta di Cairo si vede e si sente, nel bene o nel male. I primi cinque (quasi) mesi a La7 hanno portato per ora a un pareggio per maggio e giugno: ora bisognerà vedere cosa ne sarà di questo Autunno targato Cairo.

 

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