La7, a NdP Antonello Piroso dedica Bella Ciao all’Onda verde iraniana e svela la bufala di Sanremo
Bella Ciao, il canto dei partigiani italiani è stata l’insolita colonna sonora per un tributo di Antonello Piroso al movimento dei giovani iraniani dell’Onda Verde. Ieri sera, una magistrale lezione a NdP di come, a volte, il giornalismo lo si possa fare molto seriamente e non per fini personali (dopo il salto il video e
Bella Ciao, il canto dei partigiani italiani è stata l’insolita colonna sonora per un tributo di Antonello Piroso al movimento dei giovani iraniani dell’Onda Verde. Ieri sera, una magistrale lezione a NdP di come, a volte, il giornalismo lo si possa fare molto seriamente e non per fini personali (dopo il salto il video e qui il link se avete difficoltà a vederlo).
Oltre la polemica la notizia: nessuno aveva intenzione di cantare per davvero Bella Ciao e Giovinezza al Festival di Sanremo 2011. Insomma si è trattato di una bufala (dopo il salto del video con l’annuncio e qui il link) per rendere meno accidiosa la conferenza stampa di presentazione del Festival tenuta la scorsa settimana da Gianni Morandi e da Gianmarco Mazzi il direttore artistico. Touché! Anche noi ci siamo caduti. Rileva Piroso che tutti, ma proprio tutti i media sono riusciti a parlare del fatto che una canzone, come Giovinezza, colonna sonora del periodo fascista avesse potuto calcare il palco di Sanremo, tempio della musica italiana. Ma d’altronde una bufala a questo serve a far parlare a a distogliere l’attenzione da altro.
Dunque Piroso restituisce dignità al canto partigiano e lo dedica ai ragazzi del movimento rivoluzionario dell’Onda verde (il video dopo il salto), al sacrificio di Neda e a tutti i giovani iraniani che si battono e muoiono in nome di un ideale e della libertà contro il regime di Mahmud Ahmadinejad. Proprio perché non sia trattata come una canzonetta.