La volta buona non è questa: cambiare tutto per non cambiare nulla
La recensione della prima puntata di La Volta buona con Caterina Balivo su Rai1: tutto quello che è successo oggi lunedì 11 settembre 2023
Caterina Balivo inaugura, oggi lunedì 11 settembre 2023, il nuovo contenitore pomeridiano di Rai1, che porta per titolo, ‘La volta buona’. E’ la stessa conduttrice, rientrata in pianta stabile nella tv di Stato (dopo l’esperienza di ‘Lingo’ su La7), ad illustrare il focus del ‘nuovo’ programma:
“E come si dice ‘Certi amori non finiscono fanno giri immensi e poi ritornano’. Quindi, sono tornata. Si parte. Ma prima voglio dirvi una cosa: quando mi hanno proposto questo progetto, l’idea che c’era mi sono presa del tempo. Alla fine ho accettato. Ma lo sapete perché?! Ho capito che questa trasmissione. Vuole raccontare tutte le volte che la vita vi ha sorpreso. Tutte le volte che vi ha meravigliato. Tutte le volte che pensavate che era finita e, invece no. C’era qualcosa che stava arrivando. Perché, in ogni vita, anche quelle più complicate, a volte arriva un’occasione insperabile. Qualcosa che ti rende migliore, qualcosa che ti fa stare meglio a te e a chi ti sta vicino. Alcune volte quelle occasioni non si capiscono subito. Ecco perché l’occasione giusta va studiata, va rispettata, va capita. Noi ce la metteremo tutta. Per raccontarvi questo, per capirla, per farla arrivare anche a voi. Non so se ci riusciremo, ce la metteremo tutta. Con un gruppo di lavoro fantastico che non amo ancora, loro non ameranno me o mi ameranno. Non lo so come andrà. So solo che noi vogliamo questo. Ecco perché quei momenti, quegli istanti, quegli attimi, noi li chiamiamo ‘La volta buona’”.
La volta Buona: la versione 2.0 degli affetti stabili?
Via ‘Vieni da me’ de Le Vibrazioni, dentro ‘Non litighiamo più’ di Rocco Hunt. Ma non è l’unica coincidenza. Il mix tra cast fisso (Enzo Miccio, Umberto Broccoli, Dario Salvatori) e ospiti a rotazione, chiamati in qualità di esperti sul macro argomento del giorno, evoca, in qualche modo, l’impianto degli ‘affetti stabili’ della Bortone. La presenza del pubblico, collocato in una tribuna ai lati dello studio e frontale in seduta da cinema, è assai marginale. Un duo canoro, a cui sono stati affidati gli intermezzi live, sostituisce la postazione pianoforte di Mezzancella e Remigi.
Il lungo blocco di Aspettando La Volta buona dedicato al Festival di Venezia
La trasmissione si apre, con un lunghissimo spazio (‘Aspettando La volta buona’ terminato alle 14:36) dedicato all’ottantesima edizione del Festival di Venezia. Su un largo divano (che ricorda i fasti di ‘Festa Italiana’), la Balivo sviscera i punti salienti della manifestazione cinematografica con un parterre di addetti ai lavori: da Enzo Miccio (incaricato ad incontrare le eccellenze italiane nei luoghi più affascinanti del Belpaese) ad Elisa d’Ospina alla pr Tiziana Rocca. Chiacchiere e clip (l’intervista alla Murino, l’incontro tra la conduttrice e Patrick Dempsey al Lido) si alternano in maniera fluida. A condire la narrazione, la ‘voce del web’, Fabrizio D’Alessio (che, di fatto, ricopre lo stesso ruolo di Lorenzo Farina a ‘Vieni da me’).
C’è un continuo ammiccamento al mondo dei social, dei gggiovani che amano twittare in tempo reale: le hit del momento (‘Mon amour’ di Annalisa’, ‘Italodisco’ dei The Kolors) fanno da ‘colonna sonora’ ai servizi. Per bilanciare quel tocco di modernità che non guasta, irrompe in studio, Umberto Broccoli, depositario di tutti gli aneddoti legati alla storia del costume e della tv italiana, un po’ come faceva già a ‘I Fatti vostri’.
La volta buona: l’intervista a Tullio Solenghi in stile Vieni da me
La grande intervista monografica a Tullio Solenghi è il momento ideale per delineare un ritratto a tutto tondo di un artista che ha fatto la storia dello spettacolo tra momenti di vita privata (la nascita delle figlie) e il ricordo degli anni d’oro del Trio con Massimo Lopez e Anna Marchesini.
Per la regola che, in tv, ‘Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma’, ritorna il momento ‘Chi preferisci?!’ di ‘Vieni da me’ che, nella versione 3.0, ha le sembianze di un distruggidocumenti sui generis.
C’è anche il momento (non richiesto) ‘Got Talent’, in cui l’ospite di puntata, viene coinvolto (a suo malgrado) in un numero di arte circense, questa volta, con le bolle di sapone.
Il gioco telefonico de La Volta Buona
Per i nostalgici di ‘Non è la Rai’, il quiz del programma ricorda, in maniera assai artigianale, il ‘gioco delle docce’ in cui le malcapitate di turno potevano beccarsi l’acqua o i fiori (o le caramelle). In questa riproposizione rudimentale, il concorrente da casa, beccando il disco, ha la possibilità di rispondere ad una domanda musicale per aggiudicarsi il jackpot. All’ospite di turno, in qualità di ‘valletto’, il compito di tirare il cordino per scoprire il contenuto della sfera. In caso di vittoria, per accaparrarsi i 500 euro, lo spettatore deve scegliere il lato del vinile dove è nascosto il montepremi. Un po’ come accadeva con le casseforti di Carramba… che fortuna! (sfera oro o argento per aprire la cassaforte).
La Volta Buona di Fatima
La Balivo, però, mostra maggior empatia con le storie della ‘gente comune’ quando racconta la storia di Fatima, una ragazza lituana arrivata in Italia con il sogno di avere una famiglia. Il regalo di Laura Pausini (due biglietti per la data di Eboli), la video lettera della mamma adottiva, le foto ed i video dell’infanzia, le lacrime, l’incontro a sorpresa con la non più amica virtuale, Helena, valgono un format a parte.
La puntata si conclude con l’intervento di Alessandro Tersigni per il lancio della nuova stagione de ‘Il Paradiso delle Signore’.
Tante idee (forse troppe), mixate ad arte, rischiano di rendere il programma già visto, rivisto, datato. E se l’effetto déjà vu, assai riconoscibile, fosse l’arma vincente di ‘La volta buona’?