LA VITTORIA DI LUXURIA, UNICO VERO FATTO D’IMPORTANZA NAZIONALE…

Scrivo nei giorni della rivoluzione luxuriosa. Vladimir ha vinto con merito l’Isola dei Famosi. Il fatto non è passato inosservato, anzi. I giornali e i media ne parlano a più non posso. Molti si complimentano. Altri arricciano il naso. Altri ancora girano i tacchi. Nelle sedi riservate delle televisioni (gli uffici dei fantozziani megaboss) molti dirigenti si domandano se non hanno, se non stanno sbagliando avendo sottovalutato questo reality e se convenga ancora buttare i soldi per certe fiction o certe mummie gesticolanti come Pippo Baudo (sia detto senza offesa per il grande professionista).

La stessa vita politica nazionale rischia di essere sconvolta. Mentre un certo signor Villari, ex fidanzatino di Barbara d’Urso e più da grande con Mastella), si abbarbica alla poltrona di presidente della Commissione di Vigilanza, Vladimir “Lenin” Luxuria arriva all’apoteosi senza abbarbicarsi e senza spasimare per il potere che si misura a pollici o pollicini televisivi.

Sono particolarmente colpito dal successo che va attribuito senza tentennamenti, e senza ironie, al direttore di Rai2, Antonio Marano, il quale sta raccogliendo risultati auditel che ripagano lui e la sua rete di ostilità, diffidenze, solitudini e, perchè no, ostracismi. Con tenacia e in silenzio, senza imitare i suoi colleghi che parlano o straparlano di continuo, sta portando a casa un bottino di ascolti che le altre reti vedono con il lumicino. Complimenti sinceri.
Detto questo, bisogna dire dell’altro. La vittoria di Vladimir “Lenin” Luxuria non è una vittoria come le altre. E’ una vittoria speciale perchè chi l’ha ottenuta ha rovesciato critiche e antipatie, e si è distinta per intelligenza, proprietà di idee e di linguaggio, sensibilità vera (come quando ha rimbeccato la nobildonna Patrizia ricordando che la vera aristocrazia non viene da un sangue scolorito ma da una nobiltà di sentimenti e di ideali).
Si tratta di una vittoria rivoluzionaria non solo nell’ambito dei reality. Altri Vip o Supervip hanno accettato, ben pagati, di entrare nella fossa isolata dei leoni con l’arroganza di chi pensa di andare lì e di fare sfracelli di qualità e di superiorità, ma de che? Luxuria non assomiglia a nessuno o nessuna di costoro. Ha vinto per questo, per la sua umiltà e capacità di essere se stessa, fare spettacolo senza tradirsi, con in testa la intenzione di scrivere un altro capitolo della sua storia: un vero e proprio romanzo di salita, di emancipazione, di rivendicazione, di traguardo raggiunto senza vergognosi compromessi ma con l’intelligenza del credere in se stessi, nella voglia di farcela con misura e classe. Complimenti.
Ecco la rivoluzione. Ma, state attenti. Guardate a una strana coincidenza di questi giorni. Se Vladimir sale nelle classifiche dell’auditel e del gradimento (vincendo le pruderie dei suoi compagnucci), un altro personaggio ha avuto dei riconoscimenti pubblici persino insoliti, benchè meritati. Si tratta di Sandro Curzi, il Kojak di Telekabul. Per lui si è mobilitato tutto il mondo della politica e della comunicazionee. Ebbene, pensateci su. Sia Vladimir “Lenin” che Curzi Kojak (ma anche Krusciov era pelato) vengono dalle fine della Rifondazione Comunista. Entrambi sono diventati famosi più che per l’appartenenza politico-ideologica per le storie personali, per la capacità di distinguersi e presentare racconti diversi ma accettati, anzi accolti con una gran prevalenza dei consensi. Ciò accade nel momento in cui i comunisti non sono entrati in parlamento e vivono in partiti col fiatone.
Che significherà? Io credo di saperlo, e voi?
Un’ultima annotazione. Vladimir è stata lanciata sul video dal direttore di Rai2, Marano, noto dirigente designato dalla Lega. Che vorrà dire?
Io credo di saperlo, e voi?
ITALO MOSCATI