Home Festival di Sanremo La vita in diretta, Salvatori contro Littizzetto: “Cessa arrapata che dice parolacce”. Lanza vanta Bonolis contro Fazio e Leone: “Dubbi sull’autenticità”

La vita in diretta, Salvatori contro Littizzetto: “Cessa arrapata che dice parolacce”. Lanza vanta Bonolis contro Fazio e Leone: “Dubbi sull’autenticità”

A La vita in diretta pioggia di critiche contro Luciana Littizzetto, Laetitia Casta, Claudio Baglioni. Per Lanza la protesta degli operai era finta.

pubblicato 19 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:59

Anche oggi il Team Presta ha fatto la sua parte. Paola Perego ha aperto il suo salotto a Cesare Lanza, storico autore del Ring di Buona Domenica finito per molti anni in combutta con Lucio Presta (in quegli anni Lanza mi scriveva sempre per incoraggiarmi, chissa perché).

Ora che sono tornati amici Lanza non mi scrive più, in compenso è ospite ricorrente del salotto di Paola Perego. Oggi ha esordito sparando a zero, manco a dirlo, sulla prima puntata:

“A me la Littizzetto non piace, anche professionalmente devo dire che è la Littizzetto che ha retto la serata di ieri. C’era solo Cat Stevens, non c’era altro di interessante. Mi dispiace per i colleghi autori, però se improvvisassimo qui quattro o cinque battutacce…”.

A dare il colpo di grazia è stato Dario Salvatori, che si è espresso contro Lucianina usando termini aberranti:

“Perché per alcuni è proibita la parolaccia? Lei ha un solo registro, quello della cessa arrapata che dice parolacce”.

La Parietti si è arrabbiata intavolando con il critico musicale una rissa trash, tipica degli show di Paola Perego:

“Questa è la volgarità, dire a una donna che è una cessa. Io trovo che fare umorismo per una donna sia difficilissimo. Lei usa anche il turpiloquio ma di uso corrente. Io trovo che lei sia stata come sempre la spina dorsale di Fazio e del Festival. E’ stata una gigantessa”.

La conduttrice è andata su tutte le furie quando i due si sono parlati addosso, cercando di riportare l’ordine:

“Allora se voi vi parlate sopra parlate tra di voi, potete andare al bar. Se volete che la gente ascolti parlate con calma uno alla volta. Se no è inutile che le persone siano qui ad ascoltarvi. Detto ciò, dire ‘cessa arrapata’ non è da meno che dire parolacce in uno sketch comico. Secondo me si può criticare con educazione una persona”.

Poi, nel difendere la Littizzetto, la Perego ha lanciato una frecciatina alle colleghe:

“Autoironia! Ce ne fossero donne in televisione che non si prendono troppo sul serio. Non lo facciamo! Non mi sembra che Luciana abbia un unico registro. Sono anni che fa cose diverse, è partita in un modo e c’è stata una trasformazione negli anni”.

Paola Perego ancora contro Laetitia Casta, tra le righe

Peccato che la stessa Perego abbia infierito pochi minuti dopo contro Laetitia Casta, già presa di mira qualche giorno fa:

“Comunque Laetitia non ci ha salutato l’altro giorno perché impegnata nelle prove del difficile pezzo (sarcastica, ndr). Ora che è partita per la Francia lo devo dire. Non fanno che scriverlo su Twitter. Perché non si è fatta uno sbiancamento? I denti non erano belli. Fisico straordinario, faccia stupenda…”.

Enzo Miccio ha confermato la tesi della padrona di casa:

“Lei è imperfetta, ma credo che sia una bellezza un po’ paesanotta. Ieri sera sul palco sembrava un po’ imbalsamatuccia”.

Poi Cesare Lanza ha cominciato a sparlare di altra gente, tipo i figli d’arte come Cristiano De Andrè e Claudio Baglioni:

“I figli dei grandissimi bisognerebbe strozzarli in culla. Gli artisti ormai vengono soltanto per promozione. Anche Baglioni, che ha fatto tutta la vita lo snob…”.

Cesare Lanza difenda il Sanremo di Bonolis contro quello di Fazio

Manco a dirlo Lanza ha parlato bene solo dei suoi Sanremo, tirando acqua al mulino di Lucio Presta:

“Dal Festival di Bonolis è diventato importante il contorno. Ho fatto tre Sanremo di assoluto successo, tra cui l’ultimo con la Clerici. L’imprevedibilità assoluta l’ha portata Paolo, accettando che invitassimo Tyson. Ora posso dire cose che non potevo dire allora. Con Tyson avevamo due sicurezze, una campagna stampa enorme e gratis perché eravamo su tutti i giornali e poi la certezza che avrebbe fatto il picco degli ascolti”.

Ecco che l’autore ha criticato Giancarlo Leone e Fazio per il trattamento della protesta degli operai:

“Io ho una valutazione un po’ diversa di quello che si è visto ieri sera. Io sono per la trasparenza assoluta in tutto. Cosa si sa di questa storia? Niente, o perlomeno troppe cose non si sanno. Io al posto di Fazio e di Leone, che saluto affettuosamente (ce lo diciamo spesso che abbiamo idee diverse), io i due li avrei portati sul palco. Invece sono spariti. Chissà se era autentica la cosa. Se li hai visti lì non puoi lasciare incompiuta la cosa. Io sono un giornalista. Fazio aveva annunciato cose terribili prima. Forse alludeva, che so, a Ligabue o De Andrè. Forse la cosa non era del tutto… Io ho forti dubbi sull’autenticità dell’episodio”.

La Perego ha più diplomaticamente commentato la vicenda:

“L’ho pensato anch’io, però rischi di ritrovarti in diretta persone che dicano una bestemmia e mettano in difficoltà RaiUno. Poi Fazio non è proprio il tipo che può organizzare una cosa del genere”.

Anche a Marianna Morandi non è piaciuto che la gente non si è alzata in piedi a un certo punto della serata, nell’omaggio a Jannacci.

Comunque vada tutto questo spirito critico, in un Sanremo di Presta, non si è mai visto nei salotti delle sue pupille.

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