La valigia dei sogni – La7
Mentre scrivo si è appena conclusa una puntata de La valigia dei sogni (sito ufficiale), condotto da Simone Annicchiarico, con la partecipazione del critico cinematografico Alberto Crespi e di vari altri personaggi che in qualche modo hanno a che fare con la storia del cinema.Scopo del programma – che molti di voi già conosceranno, ma
Mentre scrivo si è appena conclusa una puntata de La valigia dei sogni (sito ufficiale), condotto da Simone Annicchiarico, con la partecipazione del critico cinematografico Alberto Crespi e di vari altri personaggi che in qualche modo hanno a che fare con la storia del cinema.
Scopo del programma – che molti di voi già conosceranno, ma che fa parte di quella programmazione che spesso, per ragioni di tempo e spazio siamo costretti a sacrificare, qui su TvBlog, e che cercheremo invece di rivalutare – è quello di raccontare i luoghi e le curiosità dei grandi capolavori del cinema italiano.
Per esempio, la puntata di stasera era dedicata a Umberto D, capolavoro del neorealismo di Vittorio De Sica.
Piccola chicca televisiva per cinefili, è un programma che può essere apprezzato senza troppi problemi anche da chi al cinema si avvicina da neofita. Dopo la visione del film di turno – si tratta sempre di grandi titoli – una mezz’ora in compagnia di Annicchiarico e compagnia, per rivedere oggi i luoghi in cui sono state girate alcune delle scene, o ascoltare testimonianze dell’epoca o interviste recenti a protagonisti di un tempo, con interessanti commistioni fra il cinema e la storia del nostro Paese.
La parte portante della critica cinematografica e/o della storia del cinema è affidata alla voce narrante di Alberto Crespi, ripreso in un ipotetico studio mentre scrive sulla sua fedele macchina da scrivere.
Fatto evidentemente con pochi mezzi, ma con amore per la televisione e per il cinema, La valigia dei sogni è un bell’esempio di bella tv di seconda serata, forse un po’ troppo romana (ci riferiamo occiamente all’inconfondibile accento del giovane conduttore, figlio di Walter Chiari e Alida Chelli) ma decisamente gradevole.