Home Notizie La valanga, Pietro Valsecchi: “Storia da raccontare per i giovani, nessun indugio voyeuristico”

La valanga, Pietro Valsecchi: “Storia da raccontare per i giovani, nessun indugio voyeuristico”

Pietro Valsecchi spiega la decisione di produrre La valanga, miniserie che racconterà quanto accaduto all’Hotel Rigopiano

pubblicato 10 Febbraio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 13:37

UPDATE 10/02 Pietro Valsecchi, a seguito dell’annuncio di voler realizzare una miniserie in quattro puntate dedicata alla tragedia dell’Hotel Rigopiano del mese scorso, ha chiarito le sue intenzioni. “Vorrei specificare che era da tempo che stavo pensando di raccontare il lavoro di chi fa parte della macchina dei soccorsi (Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Soccorso Alpino, volontari, personale medico e paramedico)”, ha detto. “Queste persone rappresentano la parte migliore di un paese in cui le calamità naturali vengono purtroppo amplificate nei loro effetti tragici dalla negligenza o dalla corruzione. Sono convinto che il loro impegno meriti di essere raccontato, allo stesso modo in cui ho raccontato nel mio lavoro di produttore, la dedizione e il coraggio di poliziotti, carabinieri, magistrati ma anche di persone della società civile come i giuslavoristi Biagi e D’Antona uccisi dalle BR, l’imprenditore Libero Grassi e il giornalista Mario Francese, assassinati dalla mafia.”

Valsecchi vuole che la fiction trasmetta un messaggio diverso soprattutto alle nuove generazioni:

“Credo infatti che raccontare a milioni di persone l’abnegazione e il coraggio di persone reali possa dare dei necessari punti di riferimento ai giovani, a noi e alla politica, in un periodo in cui abbiamo pochi esempi da seguire. Saranno questi “eroi” i protagonisti della nostra storia, dove non avrà invece spazio alcun indugio voyeuristico sul dolore, quello a cui purtroppo abbiamo assistito in molti programmi tv in quelle ore drammatiche; sarà infatti importante nel nostro progetto il tentativo di ricostruire con precisione e lucidità le dinamiche di questa tragedia e capire se si sarebbe potuta evitare”.

Infine, rassicura che il progetto non sfrutterà l’emotività del momento, ma sarà ragionata su quanto accaduto:

“Mi rendo conto che la tempistica della comunicazione del progetto possa essere ‘mal interpretata’, ma il mio intento non è mai stato quello di realizzare un ‘instant movie’ per sfruttare l’onda emotiva della tragedia, ma sarà al contrario di costruire un’opera meditata e approfondita, che, come quelle che ho realizzato in tutta la mia carriera (da Uno Bianca a Nassiriya, da Paolo Borsellino al film su Giorgio Ambrosoli e a quello su Papa Francesco per citarne solo alcune), hanno sempre rispettato la memoria delle vittime e il dolore dei familiari; e infatti è sempre stata riconosciuta l’onestà delle mie intenzioni, proprio perché sono state opere meditate, approfondite e girate da grandi professionisti. Su questo mi impegno e sono pronto ad ascoltare tutti coloro che hanno vissuto quelle ore drammatiche in modo che non venga dimenticata la voce di nessuno”.

La valanga, Taodue annuncia una miniserie sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano

La tragedia dell’Hotel Rigopiano, che ha provocato 29 vittime e che è diventata uno dei fatti di cronaca più discussi degli ultimi anni, diventerà una miniserie: ad annunciarlo la Taodue, che si è messa al lavoro per realizzare 4 episodi da cinquanta minuti ciascuno che racconteranno quanto accaduto il 18 gennaio scorso.

A causa delle continue scosse di terremoto che hanno colpito il centro Italia, l’hotel Rigopiano, situato nell’omonima località del Comune di Farindola, fu travolto da una enorme valanga, che intrappolò al suo interno numerosi tra ospiti e dipendenti.

Ore dopo la valanga, quando ormai tutti davano per certa l’impossibilità di trovare superstiti, i soccorritori sono riusciti ad individuare delle persone che erano riuscite a trovare rifugio in alcune zone dell’albergo, traendole in salvo. Il bilancio della tragedia è stato di 29 vittime ed 11 sopravvissuti.

Proprio con i sopravvissuti e con i familiari delle vittime la Taodue sta parlando in questi giorni, per scrivere una storia che sia il più vicino possibile alla realtà e, soprattutto, rispettosa di quanto accaduto. “È un progetto molto importante che stiamo scrivendo con il supporto e il coinvolgimento di chi ha vissuto in prima persona questa vicenda: superstiti, famigliari delle vittime, soccorritori”, ha sottolineato Pietro Valsecchi. “Sono state giornate che abbiamo seguito tutti con emozione e partecipazione, in un’alternanza di sentimenti, dalla trepidazione per chi era intrappolato, il sollievo per chi è stato salvato, la commozione per le vittime, l’ammirazione per chi ha lottato fino all’ultimo per salvare vite umane e infine anche la legittima domanda che tutti si pongono: si poteva evitare questa tragedia?”.

Valsecchi ammette le difficoltà produttive della miniserie, ma anche l’intenzione di “fare luce sulla verità dei fatti e insieme rendere omaggio alle vittime e a tutti quegli uomini e donne che in condizioni proibitive e a rischio della loro stessa vita, non si sono risparmiati, lavorando senza tregua per cercare i superstiti.”

Nessun altra informazione sulla miniserie, nè sugli sceneggiatori, sulla regia o sul cast. Taodue, però, punta ad iniziare a girare a settembre per poter mandare in onda la miniserie su Canale 5 a gennaio 2018, in occasione del primo anniversario della tragedia.