La tv pubblica senza pubblicità di Sarkozy scatena la rivolta dai dipendenti di France Télévisions
La prima applicazione dell’idea di una tv pubblica senza spot, annunciata a Gennaio scorso da Nicholas Sarkozy, scatena la forte opposizione dei dipendenti di France Télévisions. Ve ne avevamo già parlato, la proposta è semplice quanto drastica: eliminare ogni forma di pubblicità dalla tv pubblica francese compensando i mancati introiti con una tassa da applicare
La prima applicazione dell’idea di una tv pubblica senza spot, annunciata a Gennaio scorso da Nicholas Sarkozy, scatena la forte opposizione dei dipendenti di France Télévisions. Ve ne avevamo già parlato, la proposta è semplice quanto drastica: eliminare ogni forma di pubblicità dalla tv pubblica francese compensando i mancati introiti con una tassa da applicare sugli introiti delle emittenti private.
La proposta di legge ha però scatenato i sindacati dei 10mila dipendenti di France Télévisions, già pronti allo sciopero per 24 ore come protesta contro il provvedimento. Per Jean-Francois Tealdi, portavoce dei sindacati confederali, i lavoratori hanno compreso che “questa maggioranza vuole la nostra morte, la liquidazione del servizio pubblico, e la loro risposta sarà all’altezza dell’aggressione“.
La legge prevede la possibilità per le tv commerciali di aumentare il numero di interruzioni pubblicitarie durante i loro programmi, contemporaneamente dal 5 Gennaio 2009 tutte le reti di France Télévisions (France 2, France 3, France 4, France 5 e France O), fuse in un’unica struttura aziendale con un Presidente nominato dal Governo, dovranno rinunciare agli spot dalle 20 in poi e in tutte le fasce orarie entro il 2012.
I mancati introiti per la tv pubblica si aggirano attorno ai 450mln di euro annui, denaro che dovrebbe essere compensato da un’imposta pari al 3% del fatturato delle emittenti private e dello 0.9% sugli operatori della telefonia. I sindacati sono però preoccupati, soprattutto in considerazione del fatto che la legge già nel primo passaggio in commissione ha tagliato della metà l’importo di queste imposte.