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LA TV NON E’ IMMAGINE?

Chi ha detto che la televisione è immagine? No, non nel senso che la televisione, anzi le televisioni come spesso accade, e non solo nel nostro paese , sembrano radio illustrata, al contrario: la televisione, anzi- ripeto- le televisioni puntano sulla immagine più in modo sempre più netto e continuativo, ma…Ma avviene, è avvenuto, sta

24 Agosto 2006 16:12

Batticuore fuorileggeChi ha detto che la televisione è immagine? No, non nel senso che la televisione, anzi le televisioni come spesso accade, e non solo nel nostro paese , sembrano radio illustrata, al contrario: la televisione, anzi- ripeto- le televisioni puntano sulla immagine più in modo sempre più netto e continuativo, ma…Ma avviene, è avvenuto, sta avvenendo, quel che ho riscontrato nel secondo libro della mia estate di letture “anche” sulla croce e delizia catodica.
Il libro che questa volta voglio segnalare è “Batticuore fuorilegge“, l’autore è Tiziano Scarpa, scrittore veneziano trasferitosi a Milano da qualche anno. Si tratta di una raccolta di testi pubblicati in varie sedi giornalistiche e non, e comparsi in parte anche in “Nazione Indiana”, una rivista in rete che Scarpa ha fondato insieme ad amici scrittori,artisti, studiosi e scienziati. Una circostanza, quest’ultima, che interessa molto, poichè siamo anche noi on line.
“Batticuore fuorilegge” si propone di essere un manuale di combattimento (l’elmetto è solo metaforico), e di funzionare come un sussidiario pieno di strategie e proposte di sogni in comune (sussidiario? per carità, nulla di scolastico, la parola è usata per alludere a suggerimenti operativi anche se appunto sognati in comune). I temi sono molti, e molti sono i linguaggi. Letteratura, cinema, poesia, musica, pubblicità, e appunto televisione.

Diversi gli spunti che chi vorrà potrà andarsi a cercare in modo autonomo. A me interessa qui indicare un aspetto rilevato da Scarpa che riguarda il rapporto immagine-parola, come ho premesso. Scrivono sulla stampa e parlano, soprattutto parlano sul video Vittorio Sgarbi, Giuliano Ferrara,Maurizio Costanzo, Paolo Bonolis, il comico televisivo (una cornucopia di nomi si potrebbe fare), il telecronista sportivo, il deejay. Questo esercito di labbra secerne una sorta di lebbra, tanto per esagerare un pochetto. E’ la lebbra della retorica che Scarpa vede tornare in forze proprio in tv. Citazione: “La retorica, intesa non come artificio ampolloso, ma come antica arte dell’argomentazione, come tecnica discorsiva, è tornata al potere senza pudore. Il potere, nella nostra epoca, si acquisisce per virtù retorica: grazie alla facondia o, ancor meglio, alla ‘parlantina’”.
Sembra di vederli i campioni della ‘parlantina’ che non si smarriscono mai davanti alla telecamera perchè agiscono come automi della chiacchiera e sono reduci dalla selezione che in particolare nella recente storia del piccolo schermo premia che sputa vocali, consonanti, verbi, eccetera con una tecnica automatica che non conosce incrinature. Questi campioni, attraverso questa strada, tappano i buchi delle scalette tra un “contributo” e l’altro, e arrivano ad attingere alle vette della sentenziosità. I nomi che fa Scarpa, e che io ho riprodotto, sono il meglio (ognuno è libero di dare-ovvio-il suo giudizio) del mazzo, forse, ma non c’è dubbio che il potere della ‘parlantina’ dilaga alle loro spalle come una lava micidiale e ‘silenziosa’, nel senso che noi spettatori ascoltiamo e non ascoltiamo: il fiume di lava ci fa subito polvere e cenere.
Avevo sperimentato la comparsa di questa irresistibile tendenza- l’immagine subordinata talvolta alla chiacchiera detta anche cazzeggio- in “Viziati: quanto ci hanno rovinato cinquant’anni di tv”; ma lavorando a “Viziati 2″ posso dire che la ‘parlantina’ ha guadagnato ancora spazio e non si ferma, candidandosi a creare il futuro del video. Il motivo? Serve una seconda e ultima citazione, riguardo il presentatore, ovvero il campione tra i campioni.
Scrive Scarpa: ” E’ il retore, il facondo, il possessore di parlantina, ossia quello che sembrerebbe un semplice elemento di raccordo fra le sostanze delle cose: è costui che ha potere nella nostra epoca. Non gli artisti(ci mancherebbe) nè le opere d’arte, non i puri politici in quanto esperti, non i dischi, non gli atleti, non i tecnici, ma i vari presentatori, introduttori, commentatori, descrittori, cronisti che li dirigono e li spronano. Un esempio. Il presentatore televisivo è tanto più bravo quanto più non sa fare nulla. Il bravo presentatore deve limitarsi a mettere in atto la sua parlantina”.
Scarpa indica Fabio Fazio, ex ottimo imitatore che non fa più l’artista e…
Non aggiungo altro, anche se varrebbe la pena.
Concludo con una domanda: chi sono, secondo voi, oltre ai sopra ricordati, gli assi della parlantina e del potere linguacciuto in quel che pareva essere il regno delle immagini?
ITALO MOSCATI