La tv inglese del mattino? Troppo voyeur
Reduce da un viaggio all’estero, un Tvblogger non può non ritagliarsi del tempo per visionare la televisione straniera (ma zappingando velocemente perché sempre di vacanza di tratta). Passando in rassegna la programmazione inglese, il bilancio non è poi così british come ci si può aspettare. Su ITV CHANNEL, alle 9.25, va in onda The Jeremy
Reduce da un viaggio all’estero, un Tvblogger non può non ritagliarsi del tempo per visionare la televisione straniera (ma zappingando velocemente perché sempre di vacanza di tratta).
Passando in rassegna la programmazione inglese, il bilancio non è poi così british come ci si può aspettare.
Su ITV CHANNEL, alle 9.25, va in onda The Jeremy Kyle Show, un talk che trae il nome dal suo conduttore, un po’ come il nostro Maurizio Costanzo, e prende in consegna l’eredità del Trisha Goddard Show.
Per essere un programma del mattino, le tematiche affrontate sono piuttosto delicate e spesso sfociano nel proibitivo. Al centro della scaletta, infatti, ci sono i problemi di coppia, ove uno dei due partner può essere afflitto da dipendenza dall’alcool o dalla droga, situazioni-tipo a cui aggiungere tradimenti, violenze e riconoscimenti di paternità fatti con l’esame del DNA.
Il piatto forte delle discussioni, che finiscono spesso per assumere toni accesi, è quello che vede un componente della coppia dare all’altro del bugiardo e addurre a conferma di ciò delle prove schiaccianti.
Insomma, roba da santificare Maria De Filippi o da rimpiangere Il Bivio di Ruggeri che, vero o farlocco che sia, quantomeno va in seconda serata.
Il people show in questione, infatti, segna la spettacolarizzazione più becera dei drammi quotidiani, con protagonisti degli sconosciuti piuttosto truci, che arrivano persino a mettere in piazza i propri raptus omicidi nei confronti del coniuge. Che poi il presentatore-mediatore della situazione auspichi una riappacificazione civile, ciò non toglie il livello di cattivo gusto dei contenuti proposti.
Per non parlare del Big Brother, trasmesso incessantemente con delle strisce al mattino, in prime time e in seconda serata su Channel4. Il tasso di erotismo è costantemente palbabile e gli ambienti sono particolarmente soffusi per stimolare intrighi e inciuci. Insomma, rispetto al nostro Grande Fratello, svilito a gioco pilotato, c’è un’atmosfera di sesso e apparenza altrettanto fastidiosa.
Se poi al Jewel Bar di Piccadilly Circus ti imbatti nell’ennesimo giro di reduci dalla Casa, con la differenza che nessuno sa chi sono, persino il buttafuori, e per scoprirne l’identità devi aspettare i tabloid del giorno dopo, il divario inglese tra moralità di facciata e sensazionalismo latente diventa sempre più chiaro.
Concludiamo in bellezza con Doctor Doctor, il medical show in onda alle 9.30 su Five Channel. Qui il giudizio si fa più controverso. Da una parte l’idea di mischiare servizio pubblico e morbosità salutista può avere un suo appeal, soprattutto se rispetto a Elisir o Vivere Meglio la diagnosi spetta a dei medici avvenenti e non a dei vecchietti repellenti. Si sa che alla massaia del mattino come al giovane ipocondriaco il dottore di bella presenza rassicura sempre e a Doctor Doctor si raggiunge un discreto mix di seduzione e prevenzione.
Tuttavia, il timore è che il personale ospedaliero “di turno” si faccia pubblicità sulla pelle degli utenti in linea, visto che la consulenza telefonica costa 20 pence al minuto e dietro la produzione del programma c’è una sorta di casa farmaceutica, la Pfizer, che propugna il benessere e uno stile di vita sano rimandando ai propri prodotti.
Certo, uno staff di grido alla Dr. House con specialisti in ogni settore non sarebbe male nel daytime di Canale5, ma possibilmente senza fare la fine scandalistica di Bisturi o quella mielosa di Più Sani Più Belli.
In ogni caso, la tv inglese del mattino mi ha lasciato una sola impressione: troppo voyeur, soprattutto in confronto alle Veronica Maya e ai Massimiliano Ossini dei nostri rassicuranti contenitori giornalieri.