La tv e il product placement – Via libera anche in Italia (quasi)
Dicesi product placement (via wikipedia) quel tipo di pubblicità che compare in spazi non prettamente pubblicitari, senza essere segnalata come tale. Ovvero, per intenderci, la comparsa di oggetti, marchi, marche all’interno di scene di film. Fino a ora, questo tipo di messaggio pubblicitario è permesso, in Italia, solo nelle pellicole cinematografiche (dal 2004, per la
Dicesi product placement (via wikipedia) quel tipo di pubblicità che compare in spazi non prettamente pubblicitari, senza essere segnalata come tale. Ovvero, per intenderci, la comparsa di oggetti, marchi, marche all’interno di scene di film.
Fino a ora, questo tipo di messaggio pubblicitario è permesso, in Italia, solo nelle pellicole cinematografiche (dal 2004, per la verità, con l’introduzione della cosiddetta legge Urbani). Adesso, ci si sta affrettando a far approvare, dal testo della Tv senza frontiere dell’Unione Europea, quella parte che si occupa, appunto, della regolamentazione del product placement in televisione, che presto sarà permesso a tutti gli effetti.
Va detto che l’intero testo UE di cui sopra dovrà essere obbligatoriamente recepito dall’Italia entro il 19 dicembre 2009. Ma evidentemente il tema delle sponsorizzazioni, che potrebbero portare a un indotto per le emittenti di oltre 60 milioni di euro, secondo stime britanniche, è molto sentito in quanto rappresenterebbe una vera e propria boccata di ossigeno per le reti televisive generaliste che vedono scappare da tutte le parti pubblico e inserzionisti.
Cosa cambierà?
Vedremo sempre più spesso oggettistica varia nelle trasmissioni televisive più disparate. Così come nelle serie americane, per esempio, si vedono portatili di vario genere, e cellulari ben in vista, e auto le cui case madri pagano fior di quattrini.
Cambierà il fatto che pur di fare cassa col product placement ci si inventerà qualunque forma di comunicazione per infilare all’interno del programma il prodotto.
Cambierà il fatto che se prima i programmi stavano fra un blocco pubblicitario e l’altro, ora, definitivamente, la pubblicità li invaderà senza possibilità di scampo. Ma è il mercato, signori, è la direttiva europea che avanza. E che, in questa sua parte. pubblicitaria, verrà recepita prima del tempo.