La Tv da salvare e da buttare – I Reality Show
Secondo appuntamento con questo speciale-sondaggio sui programmi televisivi da salvare e da buttare, che ha visto ieri un primo capitolo dedicato ai Tg, con vittoria al fotofinish del Tg5 sul Tg1 (per il momento. Il sondaggio resta sempre aperto).Oggi tocca ai reality show. E per parlarne, scomodiamo – sempre da quella famigerata pagina doppia de
Secondo appuntamento con questo speciale-sondaggio sui programmi televisivi da salvare e da buttare, che ha visto ieri un primo capitolo dedicato ai Tg, con vittoria al fotofinish del Tg5 sul Tg1 (per il momento. Il sondaggio resta sempre aperto).
Oggi tocca ai reality show. E per parlarne, scomodiamo – sempre da quella famigerata pagina doppia de La Stampa – nientemeno che Mina. Che prima alza gli scudi a proteggerla, questa benedetta tv:
Ma basta. Non ne posso più di sentir dire che la televisione fa schifo e che una volta sì che… Una volta esisteva un solo canale quindi la selezione era feroce e il livello natoralmente più alto. Tutto lì. Ma anche allora non è che si confezionasse tutto con l’oro. C’era il bello e il brutto. Come adesso.
E poi alza la lancia per attaccare e esaltare il proprio reality preferito, quello da salvare. Prima di svelarvi quale – i più attenti probabilmente lo sapranno già -, ecco il nostro gioco-sfida sui reality show (senza pretesa di enciclopedicità e completezza, ovviamente. E’ un gioco, e si attinge a piene mani dalla doppia stagione 2008).
Prosegue così, Mina:
Una parola soltanto su L’Isola dei Famosi che, secondo alcuni, sarebbe l’emblema della spazzatura. A me strapiace. Ventura è una macchina da guerra che è bellissimo veder funzionare. Lei, schermendosi, dice che è soltanto un soldatino. Ma sei un soldatino con le palle, cara Simo. E poi, cari telespettatori, avete perso il telecomando?
Ecco, su questa storia del telecomando, lo sapete bene, sono in totale disaccordo. Sull’Isola, be’, mi piace a tratti, a tratti no. Sui reality in generale, ho già avuto modo di esprimere più volte la mia opinione.
Incluso il fatto che resto convinto che non esistano generi cattivi a priori. Come dimostrano alcune particolari declinazioni di reality show che funzionano alla grande.