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La Tv contro il Ddl Intercettazioni: Sky e Striscia La Notizia si schierano

La Tv si schiera contro il Ddl Intercettazioni. La controversa legge che punisce gli editori e i giornalisti che rivelano il contenuto delle indagini, anche gli atti giudiziari non più coperti dal segreto, fino all’apertura del processo (ritardando la divulgazione delle notizie per diversi anni, se non per sempre), non piace a nessuno. Anche la

pubblicato 20 Maggio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:35


La Tv si schiera contro il Ddl Intercettazioni. La controversa legge che punisce gli editori e i giornalisti che rivelano il contenuto delle indagini, anche gli atti giudiziari non più coperti dal segreto, fino all’apertura del processo (ritardando la divulgazione delle notizie per diversi anni, se non per sempre), non piace a nessuno. Anche la stessa maggioranza è vittima di diverse turbolenze interne mentre è a caccia del compromesso in grado di raccogliere la fiducia delle camere e sta sottoponendo il testo a delle maratone notturne nelle commissioni parlamentari per arrivare alla presentazione in aula.

Le raccolte di firme e le iniziative di giornali come La Repubblica e Il Fatto, dell’ordine dei giornalisti e dell’opposizione possono non sorprendere, ma questa sera sono arrivate le prime due prese di posizione contrarie dal mondo della televisione. Ficarra e Picone, conduttori di Striscia La Notizia, dopo aver mandato in onda un servizio sulle violazioni del codice della strada dei giocatori del Cagliari (poca roba a confronto di ciò che c’è in gioco qui), chiosano:

Con la nuova legge, non avremmo potuto mandare in onda questo servizio, ma siamo sicuri che questa legge non passerà.


In serata ecco il comunicato ufficiale di Sky che preannuncia ogni tipo di ricorso in caso la legge venga approvata:

Queste norme rappresentano un grave attacco alla libertà di stampa e di espressione, ma soprattutto costituirebbero una grande anomalia a livello europeo. Per questo motivo Sky, editore di Sky Tg 24, chiederà un intervento a tutte le Autorità internazionali competenti, anche ricorrendo presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo. Il diritto a un’informazione completa è un diritto irrinunciabile per ogni cittadino, ma è anche un dovere fondamentale per ogni editore. Per questo motivo Sky Tg24, che in questi anni ha sempre cercato di compiere la propria missione con la massima professionalità e imparzialità, continuerà a lavorare avendo come unico scopo quello di fornire ai cittadini un’informazione obiettiva e più completa possibile.

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