La Tv che bella
Sono lontani i tempi in cui era solo “l’incanto dell’etere”, come la chiamava il suo co-conduttore Giorgio Lauro in una fortunata edizione di “La Tv che balla”, su Radio2. Dopo diversi assaggi di satellite (su Gambero Rosso Channel e Discovery Real Time), un tardo aperitivo presso le Cronache Marziane di Fabio Canino e varie apparizioni
Sono lontani i tempi in cui era solo “l’incanto dell’etere”, come la chiamava il suo co-conduttore Giorgio Lauro in una fortunata edizione di “La Tv che balla”, su Radio2. Dopo diversi assaggi di satellite (su Gambero Rosso Channel e Discovery Real Time), un tardo aperitivo presso le Cronache Marziane di Fabio Canino e varie apparizioni (prezzemolesche?) in vesta di opinionista in questo e quel programma, la graziosa Flavia Cercato, la cui dimora radiofonica è nel frattempo diventata Play Radio, intraprende una nuova avventura televisiva, con Le cose che odio di te: Made in Italy (da mercoledì 15 novembre alle 22.00 su Discovery Real Time), versione italiana, targata Endemol, di un format statunitense in cui le idiosincrasie di coppia vengono vivisezionate.
Ma quello dalla radio alla Tv è davvero un salto di qualità? Senza scadere nel manicheismo (radio = professionalità, Tv = sputtanamento in nome del narcisismo e/o del vil denaro), mi chiedo se sono la sola a rimpiangere il “non volto” di piacevoli personaggi dell’etere, quando questi passano in video. In particolare il caso della Cercato, fresca e simpatica, è emblematico, poiché trattasi di bella ragazza e, dunque, “automaticamente” sprecata “solo” in radio.
E invece sarebbe stato bello e anticonformista (in un mondo ideale in cui i soldi non contano e con un po’ di radio si campa) vedere una bella ragazza che –magia!- si afferma solo per le sue simpatia e professionalità, rinunciando alle seduzioni del video.