La tv blocca la creatività, parola di Paolo Bassetti
E’ stata pubblicata quest’oggi su La Stampa un’intervista a Paolo Bassetti, Presidente e Amministratore delegato di Endemol Italia, particolarmente degna di interesse. Superfluo ricordare la grandezza di una delle società di produzione televisiva più importanti del nostro Paese (prima in Europa e nel mondo), che a parte i più famosi Grande Fratello, Chi vuol essere
E’ stata pubblicata quest’oggi su La Stampa un’intervista a Paolo Bassetti, Presidente e Amministratore delegato di Endemol Italia, particolarmente degna di interesse. Superfluo ricordare la grandezza di una delle società di produzione televisiva più importanti del nostro Paese (prima in Europa e nel mondo), che a parte i più famosi Grande Fratello, Chi vuol essere milionario, Affati tuoi, Che tempo che fa, Le invasioni barbariche, ecc., ha prodotto e sta producendo un numero di programmi di intrattenimento, fiction, game show e talk che oramai sono difficili da contare.
Interessante la visione di Bassetti della tv (generalista) italiana, la cui rigidità mal si sposa con la politica della società, che vorrebbe invece dedicare un’ampia fetta della propria attività produttiva alla sperimentazione di progetti innovativi. Diverso invece il caso delle tv tematiche e dei nuovi media (telefonia, internet), dove è facile testare prodotti nuovi e più originali:
La tv italiana preferisce andare sul sicuro, sul garantito; e i budget delle reti diminuiscono. Dunque c’è poco spazio per le novità. Non così nei paesi anglosassoni dove, peraltro, la stampa non si accanisce ad enfatizzare le sperimentazioni che non decollano
Non sono solo Rai e Mediaset ad avere una scarsa “apertura mentale”:
Anche i produttori. Entrambi ne traggono benefici: una prima serata breve è più dispendiosa. Allungandola, le reti coprono anche la seconda serata e ammortizzano i costi, mentre i produttori hanno programmi con migliori performance. Però così sparisce la seconda serata, e con lei lo spazio per sperimentare. Lancio una proposta: discutiamo insieme sulla opportunità di condividere l’orario del prime time. La contraddizione è pesante soprattutto per la Rai, continuamente divisa tra spirito commerciale e quello di servizio pubblico
E a proposito del legame tra Endemol e Mediaset (dopo l’acquisto da parte della seconda di una grossa fetta della prima), Bassetti difende l’indipendenza della sua società: Non è cambiato niente.
Mediaset non è il padrone, è un azionista. Checché ne dica Minoli che ha speso un anno del suo prezioso tempo di dirigente Rai a preoccuparsi di noi […] Noi siamo autonomi e indipendenti. Endemol è stata acquistata da un consorzio internazionale: in Italia, purtroppo, siamo abituati a guardare tali operazioni con un’ottica ristretta. Nel resto del mondo la convergenza tra produttori e broadcaster funziona ed è la normalità. Noi abbiamo un contratto con la Rai per l’intrattenimento e la fiction, e in questi tre anni lo abbiamo onorato con i nostri programmi. Ci sono altre società che hanno, solo per la fiction, contratti ben più redditizi. Le dirò di più: quando abbiamo sbagliato, come con Colpo di Genio, abbiamo regalato alla Rai alcune puntate di prime time di Affari Tuoi. Cosa che altri non hanno fatto quando hanno sbagliato a loro volta
Capitolo format, dei quali pare che la tv italiana non possa fare a meno:
Da sempre si comprano i format: Lascia o Raddoppia era tratto da The 64.000 Question. Un posto al sole è un format. All’estero il mercato dei format è in continua crescita, solo in Italia viene demonizzato. Per noi è un vanto aver venduto all’estero la versione italiana di Affari Tuoi, e aver elaborato e realizzato per primi nel mondo Soliti Ignoti e 50-50. La tv però è anche informazione e approfondimento, realizzati dalle reti con il loro controllo editoriale. Su intrattenimento e fiction è giusto avvalersi anche dell’esperienza dei produttori indipendenti
E infine, capitolo reality-show. Il Grande Fratello non ha avuto una stagione particolarmente brillante, ma Bassetti è sicuro che si rifarà nelle prossime edizioni:
In un programma come il GF conta soprattutto il cast: quest’anno era equilibrato. La formula resta forte: siamo andati in onda di lunedì, giornata difficilissima, il pubblico è abituato al film e alle fiction, ma ce l’abbiamo fatta. Torneremo […] (i reality, ndr) sono ormai un genere consolidato che non si esaurirà, così come i quiz. Dopo l’indigestione c’è stata una selezione naturale. Siamo pronti per un alleggerimento, per una sperimentazione senza lo studio. Puntate di un’ora. Mi auguro di fare presto delle prove su Italia 1