La Tribù Missione fallita, sotto tutti i punti di vista. Era il novembre del 2012, quando parlavamo l’ultima volta del reality di Canale5, mai andato in onda eppure diventato un caso televisivo.
Ancora furiosa per la sua soppressione nel lontano 2009, la Triangle ha portato in tribunale Mediaset nel 2012, chiedendole 40 milioni di euro di risarcimento per la rinuncia alla messa in onda. Oggi arriva il comunicato ufficiale della sentenza, che vede – invece – uscire con le ossa rotte la Triangle stessa:
Il Tribunale di Roma ha condannato la casa di produzione televisiva di Silvio Testi, marito di Lorella Cuccarini, a risarcire i danni a Rti (gruppo Mediaset) per non aver rispettato il contratto di produzione del programma “La Tribù”.
La vicenda risale al 2009 quando Triangle Production si impegnò a realizzare e consegnare a Rti il programma “La Tribù” da mettere in onda per otto puntate settimanali dal settembre al novembre 2009. Il programma non fu realizzato da Triangle Production nei tempi stabiliti, nonostante diffida scritta di Rti. Il titolo fu pertanto cancellato dalla programmazione Mediaset.
Triangle Production decise di rivolgersi al Tribunale di Roma per ottenere un risarcimento di considerevole entità accusando Rti di violazioni contrattuali. Ma con sentenza depositata in queste ore, un collegio di tre giudici del Tribunale di Roma ha dichiarato che la condotta di Rti è stata del tutto legittima e, al contrario, ha giudicato gravemente inadempiente Triangle Production.
Il Tribunale ha quindi non solo rigettato tutte le richieste di Triangle Production, ma ha confermato la risoluzione del contratto per colpa della società di produzione. Società che è stata inoltre condannata a risarcire Rti della somma di 88.500 euro e a rifonderle due terzi delle spese processuali.
Insomma, anziché guadagnarci la Triangle ci ha rimesso pesantemente. Il che vanifica ogni possibilità di veder ritornare La Talpa, ingiusta vittima sacrificale, sugli schermi (almeno quelli Mediaset).