La strana coppia Ventura-Dandini… non s’ha da fare!
Un improbabile sodalizio tra colleghe sembrerebbe scongiurato sul nascere. Protagoniste della millantata reunion a Viale Mazzini, Simona Ventura e Serena Dandini, alle prese con un subliminale botta e risposta a mezzo stampa. Da una parte c’è la regina della piazzata catodica, con tanto di sboccatura d’effetto, che rilascia le solite dichiarazioni entusiastiche, dall’altra la signora
Un improbabile sodalizio tra colleghe sembrerebbe scongiurato sul nascere. Protagoniste della millantata reunion a Viale Mazzini, Simona Ventura e Serena Dandini, alle prese con un subliminale botta e risposta a mezzo stampa. Da una parte c’è la regina della piazzata catodica, con tanto di sboccatura d’effetto, che rilascia le solite dichiarazioni entusiastiche, dall’altra la signora della satira, che agli sghignazzamenti da reality ci fa un baffo e viene da anni di militanza umoristica. Alla luce dell’accoppiata vincente formata per caso a Quelli che il calcio, la conduttrice domenicale ha messo le mani avanti su La Stampa, proponendo un programma insieme:
“Io Serena la adoro, le sue trasmissioni fanno scuola, ancora oggi il Pippo Chennedy Show o Avanzi non hanno perso la loro carica di innovazione. Io riesco bene nell’intrattenimento, nei reality. Lei è un mago dei talk show. E poi lei si interessa ai temi politici e sociali, io di politica non so quasi nulla, non riesce proprio ad appassionarmi. Sarà una questione di formazione o generazionale, non so. Siamo due “capocomiche” ed è una cosa rara tra le donne: in tv ci siamo solo io, lei e la De Filippi a fare squadra come gli uomini. E poi tutte e due lavoriamo bene con i comici, lei con i Guzzanti e Neri Marcoré, io con Gene Gnocchi prima, con Max Giusti oggi”.
Certo che la Ventura non perde mai il senso dell’eccesso. A parte l’improbabile accostamento delle loro doti comiche, visto che la Dandini è da sempre autrice di testi oltre che spalla, diamo a Serena quel che è di Serena. Perchè la voglia di rivederla al timone di una nuova scuderia satirica è impegabile e ritrovarla nel mucchio dei talk show un po’ maestrini (Parla con me docet) non fa onore alla sua creatività.
Non a caso, anche alla Dandini lusinga l’intrattenimento della domenica pomeriggio (senza la pretesa di ispirarsi ad Arbore), rigorosamente su Raitre, come si può evincere dall’intervista appena rilasciata a Vanity Fair.
“Il gruppo di autori c’è, perchè non provarci? Peccato che in Rai conti solo l’Auditel, quindi convincere i dirigenti a sperimentare qualcosa di nuovo sarà un’impresa ardua”.
Ma come? La Ventura le propone una cosa a due e lei le vuole fare le scarpe in casa? E’ proprio vero che la Dandini è una riserva infinita di sorprese. Voi, ad esempio, lo sapevate che “ci è pure contessa” con tanto di stemma araldico? E, soprattutto, che la sua linea politica non è così scontata?
“Gira voce che io sia una comunista sfegatata. Non è vero. Sono di sinistra ma non comunista. Tutt’altro”.
Che i soliti strumentalizzatori del tubo (catodico) a fini politici stiano in guardia. Giusto per evitare fraintendimenti e restituire alla satira la dimensione artistica – e non populista – che la Dandini ha sempre garantito. Senza il qualunquismo della Simo, ovviamente.