Home Notizie La strada dritta, su Raiuno il film-tv che rende merito a chi ha realizzato l’Autostrada del Sole

La strada dritta, su Raiuno il film-tv che rende merito a chi ha realizzato l’Autostrada del Sole

Su Raiuno La strada dritta, il film-tv che racconta la realizzazione dell’Autostrada del Sole, costruita da dirigenti ed operai che si sono impegnati per fare in modo che l’Italia dimostrasse di essere ancora capaci di grandi opere

pubblicato 20 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:05

Il 4 ottobre 1964 fu inaugurata l’Autostrada del Sole, l’autostrada italiana che fu fortemente voluta per accorciare i tempi di percorrenza dei mezzi che si dovevano dirigere da Milano a Napoli e viceversa. La sua realizzazione, duranta otto anni, è simbolo di una rinascita del nostro Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. La strada dritta, il film-tv in onda questa sera e domani alle 21:15 su Raiuno, racconta la costruzione della A1 -di cui questo mese si festeggiano i cinquant’anni- attraverso dirigenti ed operai che furono protagonisti dell’impresa.

Prodotta da Rai Fiction e da Cattleya, la fiction, tratta dall’omonimo romanzo di Francesco Pinto, ha il soggetto e la sceneggiatura di Sandro Petraglia e Fidel Signorile, per la regia di Carmine Elia. Il film-tv parte nel 1956, quando Fedele Cova (Ennio Fantastichini, qui l’intervista di TvBlog), amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, deve mettersi al lavoro sulla realizzazione del tratto autostradale, dimostrando al mondo intero che l’Italia è pronta a rimettersi in gioco.

Per farlo, chiama ad aiutarlo Giovanni Nigro (Giorgio Marchesi, qui l’intervista di TvBlog), ingegnere progettista che dentro di sè porta delle ferite a causa della ritirata in Russia durante la guerra, e Gaetano De Angelis (Carmine Recano, qui l’intervista di TvBlog), operaio del sud e tenente di Giovanni durante il conflitto che sale a Milano per garantire un futuro migliore ai figli ed alla moglie Angela (Raffaella Rea). Nel team ci sono anche Bruna Alessi (Anita Caprioli), giovane archietto, e Vittorio il genovese (Tony Sperandeo, qui l’intervista di TvBlog), uno degli operai al lavoro sulla realizzazione dell’autostrada.

La fiction non racconterà solo le fatiche ed i problemi che un lavoro di questo tipo hanno richiesto, portando alcuni personaggi anche a rischiare la vita pur di completare l’opera, ma anche le vicende private che li spingono a mettere in dubbio il proprio futuro, come Gaetano, che resterà colpito da Maria (Valeria Bilello, qui l’intervista di TvBlog), giovane ragazza che vuole diventare sarta. Nel cast, Dario Aita sarà Alberto, Nunzia Schiano sarà zia Maddalena e Thomas Trabacchi sarà il Ministro Romita.

La strada dritta vuole ricordare quindi una delle opere che hanno permesso all’Italia di rialzare la testa negli anni Cinquanta, attraverso un racconto che cercherà di attenersi ai fatti reali, ma inserendo anche elementi inventati, permettendo così al film-tv di essere sia realistico che un prodotto d’intrattenimento. Durante la conferenza stampa, Maurizio Tini di Cattleya ha spiegato che la fiction ha richiesto un particolare lavoro dal punto di vista degli effetti speciali:

“Abbiamo dovuto ricostruire scenografie non più esistenti, ma abbiamo anche ambientato sequenze complesse (il Po in piena o la costruzione di una grande ponteggio, per esempio); in totale abbiamo avuto 400 inquadrature manipolate con effetti visivi, mentre di solito nei prodotti televisivi sono 40”.

Il regista, invece, ha sottolineato come abbia cercato di raccontare sia l’evento al centro del racconto ma anche le vicende dei personaggi, rendendo la fiction più umana:

“Soprattutto mi ha colpito che la costruzione dell’Autostrada del Sole sia stata nella realtà un’impresa immensa. Per questo ho cercato di raccontare attraverso le immagini, ma con quello stesso tono e quella stessa intenzione, la grandezza dell’impresa e la storia di coloro che la realizzarono.”

La strada dritta, insomma, rende merito a chi lavorò all’Autostrada del sole cercando anche di ricordare al pubblico contemporaneo la forza degli italiani di fronte ad imprese apparentemente impossibili e che sono diventate simbolo di una forza che, anche oggi, bisogna ricordare.

La strada dritta