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La storia della tv al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano

Smettiamo per un momento di parlare di programmi tv per occuparci di tecnologia, della televisione in senso più “fisico”, senza tralasciarne però la storia. Martedì scorso presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, uno dei più importanti musei del nostro Paese, sono state inaugurate tre nuove aree della

26 Settembre 2008 10:26

Mike BongiornoSmettiamo per un momento di parlare di programmi tv per occuparci di tecnologia, della televisione in senso più “fisico”, senza tralasciarne però la storia. Martedì scorso presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, uno dei più importanti musei del nostro Paese, sono state inaugurate tre nuove aree della Sezione Telecomunicazioni, tra le quali una interamente dedicata alla televisione. Ospite d’eccezione dell’inaugurazione, un Mike Bongiorno in grande spolvero che ha salutato tutti i presenti con l’immancabile “Allegria!”.

Bongiorno ha collaborato con il Museo proprio nella realizzazione della sezione dedicata alla televisione, dove è stata riproposta tra le altre cose anche la prima puntata del quiz Lascia o Raddoppia, visibile in una televisione nell’ambiente ricostruito di un tipico bar anni Cinquanta. Mike ha ricordato infatti “che all’epoca tutti si riunivano nei bar, dove si trovavano i primi e pochi televisori, per vedere Lascia o raddoppia. Venivano persino interrotte le riunioni in Parlamento per seguire il programma…”.

Nell’area del museo dedicata alla televisione, con l’aiuto di oggetti unici e testimonianze inedite, si racconta la storia tecnica della televisione italiana svelando gli stretti rapporti tra le tecnologie presentate e il loro uso sociale. L’area è divisa in tematiche e periodi storici e per ognuno di essi vengono esposti oggetti rappresentativi. La parte dedicata alla televisione meccanica (1925-1936, anni nei quali vengono prodotti i primissimi televisori), vede ad esempio esposti due rarissimi televisori meccanici dei primi anni Trenta, tra i quali un raro prototipo italiano.

Troviamo poi la sezione dedicata alla televisione elettronica (1930-1940), sia per quanto riguarda le tv vere e proprie che le telecamere. A questo proposito è esposta la telecamera con cui si sono effettuate nel 1939 le prime sperimentazioni milanesi di ripresa televisiva, progettata dal fisico Francesco Vecchiacchi e costruita a Sesto San Giovanni nei laboratori della Magneti Marelli. Non manca la sezione dedicata ai primi tubi catodici.

Il pranzo è servitoRiveste grande importanza la parte dedicata all’inaugurazione delle trasmissioni regolari (1954), dove viene mandata in onda la trasmissione Lascia o Raddoppia che abbiamo ricordato poco fa; così come l’avvento delle televisioni private (anni ’70), dove per l’occasione è stato ricostruito parte dello studio del programma Il pranzo è servito, gioco a premi ideato e condotto da Corrado, in onda su Canale 5 dal 1982 al 1992.

Insomma, nulla viene tralasciato in un percorso che ricostruisce oltre ottant’anni di storia della televisione, dai primi prototipi fino alle più moderne piattaforme digitali. Per appassionati e non solo.

[Sito ufficiale del Museo]