La Satira che ci manca…
Niente, non c’è nulla da fare. Gli elettori di centrosinistra che tanto si erano impegnati nei cinque anni di governo Berlusconi con manifestazioni, cortei, proteste, girotondi e quant’altro in sua difesa se ne saranno ormai accorti: non c’è “cambio” di maggioranza che tenga, la Satira in tv è morta e sepolta. Deve far riflettere molti,
Niente, non c’è nulla da fare. Gli elettori di centrosinistra che tanto si erano impegnati nei cinque anni di governo Berlusconi con manifestazioni, cortei, proteste, girotondi e quant’altro in sua difesa se ne saranno ormai accorti: non c’è “cambio” di maggioranza che tenga, la Satira in tv è morta e sepolta.
Deve far riflettere molti, da una parte e dell’altra, un fatto che è indiscutibile. Dal 16 Novembre 2003, giorno in cui la prima (e ultima) puntata del Raiot di Sabina Guzzanti andò in onda, sulle 6 reti generaliste non è più andato in onda nemmeno un programma di Satira politica. Zero, nulla, nada. I potenti, la classe politica intera ne fa volentieri a meno. Al limite tollerano le pernacchie intervallate da qualche bel sedere del Bagaglino, quelli che chiedono il permesso per tirargli qualche torta in faccia mentre nelle stanze dei bottoni possono continuare a mangiarle (quelle vere) indisturbati.
Oggi è il 22 maggio 2007 e devo dirlo, la Satira in tv mi manca. A questo scopo innauguro l’abbozzo di una piccola rubrica, un angolo della nostalgia per la Satira che c’era e che di questo passo non tornerà più.
Da L’Ottavo Nano, Febbraio 2001, Walter Veltroni (alias Corrado Guzzanti) racconta i retroscena della scelta di Francesco Rutelli designato a sfidare Berlusconi nelle elezioni politiche. Facciamoci due risate che è meglio.