La sai l’ultima? Lorella spacca con Un’onda d’amore, le barzellette un po’ meno
Un sottofondo rassicurante nel tuo focolare domestico. La cordialità di chi bussa alla tua porta senza essere invadente. La familiarità di chi è di casa nella tua vita. Dopo un mattino all’insegna della buona compagnia, con Claudio Brachino, Barbara D’Urso e Rita Dalla Chiesa, Canale 5 ritrova il gusto perduto del varietà serale con La
Un sottofondo rassicurante nel tuo focolare domestico. La cordialità di chi bussa alla tua porta senza essere invadente. La familiarità di chi è di casa nella tua vita. Dopo un mattino all’insegna della buona compagnia, con Claudio Brachino, Barbara D’Urso e Rita Dalla Chiesa, Canale 5 ritrova il gusto perduto del varietà serale con La sai l’ultima?
Si parte con una sigla che spacca e già si candida a positivo inno gay (l’hanno accolta con entusiasmo i fratelli di Queerblog, segnalandone il video che già impazza online). La finalmente rediviva Lorella Cuccarini sfoggia un look glitter alla Madonna, sulla falsariga del capello cotonato della Ventura ormai diffusissimo tra le donne dello spettacolo. La coreografia, che vanta nomi storici del varietà come Luca Tommassini e Brian Bullard, ammicca a diversi modelli, sia musicali (il pop è imperante nella rivisitazione di It’s raining men) che televisivi (Odiens docet).
Non si può negare che la new edition de La sai l’ultima sia ineccepibile sul piano formale. Ottima scenografia modernamente retrò, luci sfavillanti, loghi seducenti e una confezione resa brillante dall’energia di Lorella. Si vede proprio che aveva voglia di tornare in tv, visto l’entusiasmo e la passione con cui ha condotto la prima puntata. Oltre che un’ottima padronanza scenica, risultante da anni di gloriosa gavetta, le va riconosciuta la capacità di riproporsi con un’ironia diversa, meno vincolata all’etichetta di showgirl e più coerente alla maturità artistica da conduttrice a tutto tondo.
Il suo partner, Massimo Boldi, è stato altrettanto calzante nel suo ruolo comico, con qualche defaillance nell’adeguare i tempi comici a quelli della diretta. Evidentemente, al mitico Cipollino l’età inizia a giocare brutti scherzi e ogni tanto rischia di farci perdere qualche battuta. Non a caso, le sue prove migliori sono gli sketch registrati, da Benny Hill alle Barzellette Scemeggiate.
E qui arriviamo al tasto dolente. Dopo la bella colonna sonora, l’affiatatissima e vincente conduzione, il godibile intervento di popolarissimi vip pronti a interagire tra loro come una volta, c’è un unico aspetto che al debutto non ha funzionato. Ovvero l’ingrediente principale: le barzellette. Probabilmente, l’aver organizzato questa trasmissione in fretta e furia, puntando tutto sulla scelta dei conduttori e sugli aspetti formali, ha sacrificato l’impegno nel casting, alla mercé di battutisti piuttosto scarsi (non sono spiccati incontenibili talenti della risata come – per dire – una Valentina Persia).
Sarà forse questo il motivo per cui l’ascolto è stato altrettanto fiacco? Per essere un evento, promosso dalla programmazione estiva al pieno periodo di garanzia, forse ci si aspettava qualche punto in più (fermo restando la nuova bufera dello sforo al prime time e l’impossibilità di allungare il brodo per l’incombere di Matrix). Ma magari al telespettatore medio sarà bastato godersi l’ennesima sigla cult di Lorella, appurarne nuovamente la bravura e confidare che la prossima volta le vada meglio. Una vera donna di televisione come lei merita un nuovo grande programma, per non correre sempre il rischio di risultare sprecata e commemorata anzitempo.
Un’onda d’amore – La sigla de La sai l’ultima?