Come finisce La rosa della vendetta? La trama dell’ultima puntata della serie tv
Gulcemal sembra essere morto, ma un colpo di scena porta Deva a vivere una grande gioia, complice il figlio avuto con il protagonista
Come finisce La rosa della vendetta? Domenica 17 novembre 2024 Canale 5 manda in onda l’ultima puntata della serie tv turca in onda dall’estate scorsa (e trasmessa in due parti, la prima da giugno a metà luglio, la seconda da settembre).
La serie tv, che si è ispirata a “La Bella e la Bestia”, ha raccontato la tormentata storia tra i due protagonisti, Gülcemal Şahin (Murat Ünalmış) è un uomo forte e complesso, che però soffre l’abbandono in tenera età dalla madre e Deva Nakkaşoğlu (Melis Sezen), giovane che fa breccia nel suo cuore tanto da spingerlo a non portare avanti il piano di vendetta contro la madre che aveva pianificato a inizio stagione.
In onda nel 2023 in Turchia, La rosa della vendetta, trasmessa in patria da Fox, giunge così a conclusione anche in Italia, permettendo al pubblico di Canale 5 di scoprire quale sarà il finale che gli sceneggiatori hanno deciso per i due protagonisti.
Il finale de La rosa della vendetta
Gulcemal muore?
Con un biglietto, Gulcemal chiede a sua madre Zafer (Ayda Aksel) di raggiungerlo in cima alla scogliera, dove le domanda se gli abbia mai voluto bene. Alla sua risposta negativa, lui si lascia cadere nel vuoto, facendo credere di essere morto. La serie fa un salto temporale di cinque anni.
Cemal è scomparso
Gara (Nilüfer Açıkalın), la madre di Deva, e Ibrahim (Atilla Şendil), suo padre adottivo, informano la giovane dalla scomparsa del piccolo Cemal (Çemal Sahin), il figlio che ha avuto da Gulcemal cinque anni prima e che ancora non ha pronunciato una parola.
Ma Cemal è con Gulcemal
Lei si precipita al parco e inizia a chiedere ai passanti se abbiano visto suo figlio. Intanto i nonni del piccolo allertano la polizia. Non sanno che il bambino è in compagnia proprio di suo padre al parco: Gulcemal, che aveva finto la sua morte e che era in procinto di partire, è stato fermato dall’incontro con il figlio, che si trovava da solo. I due, dopo aver finito di mangiare, prendono un taxi per andare alla stazione di polizia più vicina, dove Gulcemal ha intenzione di lasciare Cemal prima di andarsene.
Il ritorno di Armagan e Ipek
A casa di Zafer, arrivano dall’estero Armagan (Samet Kaan Kuyucu) e Ipek (Meltem Akçöl). Armagan, grazie a una cura in Svizzera pagata da Gülcemal, riesce finalmente a camminare. Ma il clima sereno viene presto interrotto dalla telefonata di Ibrahim ad Ipek, la quale viene informata della scomparsa del piccolo Cemal.
Il libro che Cemal lascia a Gulcemal
Alla stazione di polizia, Gülcemal consegna il piccolo agli agenti e si allontana per rilasciare una dichiarazione. In quel frangente, Cemal prende dal suo zaino un libro, “Il mio albero di arance dolci”, e lo mette nella borsa del padre. E così, Gülcemal va via, pronto a ripartire su una nave e a sparire da Istanbul. Anche Deva, Gara e Ibrahim arrivano alla centrale, per ritrovare il bambino.
L’incontro che fa cambiare idea a Gulcemal
Ma Gülcemal in realtà non ha mai lasciato la città, in quanto non è mai risalito sulla nave che lo aspettava al porto perché, oltre al contrattempo di Cemal, si è fermato anche a parlare con una mendicante con in braccio un bambino. L’uomo è rimasto colpito dalla donna perché, a dispetto delle condizioni in cui vive, non ha mai pensato di abbandonare suo figlio. Inoltre, a un tratto si accorge di avere nella sua borsa un libro che conosce bene, e capisce che a lasciarglielo è stato proprio il piccolo Cemal: all’interno del libro c’è una lettera scritta da Deva. Così fa ritorno alla stazione di polizia per chiedere l’indirizzo della casa di Deva.
Gulcemal osserva tutti da lontano
Gulcemal si presenta all’inaugurazione della mostra della ragazza, ma arriva con largo anticipo, prima di tutti. Così si apparta e vede arrivare da lontano i suoi cari. Quando sono tutti entrati, chiede a una responsabile all’ingresso di consegnare il libro a Deva da parte sua, senza rivelare la sua identità. Nel frattempo, Deva tiene un lungo discorso di ringraziamento al suo grande amore.
La riunione con la famiglia
L’uomo pensa che tutto quanto è accaduto sia un segno del destino e che per lui sia giunto il momento di svelare di non essere morto: decide di farlo durante la commemorazione che ogni anno la famiglia tiene in suo ricordo. Tutti, Deva in primis, sono sconvolti e felici di vederlo: anche il piccolo Cemal, che decide questo momento per pronunciare le sue prime parole.