Home Simona Ventura Resurrezione-show della Ventura, tra intervista rosa a Don Mazzi e doppi sensi “a cappella” della Ricciarelli

Resurrezione-show della Ventura, tra intervista rosa a Don Mazzi e doppi sensi “a cappella” della Ricciarelli

AVVISO AI NAVIGANTI: Se avete visto SuperSimo con i capelli arancioni sappiate che non è un problema del vostro televisore

pubblicato 30 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:47

Cielo che gol - puntata di sabato 30 marzo 2013
Cielo che gol - puntata di sabato 30 marzo 2013
Cielo che gol - puntata di sabato 30 marzo 2013
Simona Ventura l’aveva anticipato qualche puntata fa: “Ho bisogno di parlare delle religioni”. Poi, certo, nel frattempo è stata distratta da You P*rn e dallo Yamamay Fashion Show, ma la sua (buona) fede è rimasta ferma.

Così, in un sabato in cui nessun vip di richiamo avrebbe rinunciato alle Feste per Cielo che gol, la sua Intervista in Rosa ha ripiegato sull’unico ospite pasquale “di turno”: Don Mazzi.

Il sacerdote più controverso, fortemente in imbarazzo per essere attorniato da quattro intervistatrici scosciate, ha detto la sua senza censure sul nuovo Papa Francesco:

“Per il momento è simpatico. Ma deve fare quelle due o tre cose, che ci vuole lo Spirito Santo. Spero che questa semplicità lo porti a mandare a spasso metà cardinali. Questa Chiesa non è la Chiesa del Vangelo, ma dei soldi, dei monumenti, delle croci d’oro. Se venisse a fare un giretto il Padre Eterno credo che il primo giretto lo farebbe lì”.

Poi, giusto per vivacizzare la lezione di catechismo, SuperSimo ha lanciato un servizio di vox populi sul cristianesimo. Della serie, quanto (non) ne sanno i presunti credenti? Peccato che Don l’abbia smontata subito al rientro in studio:

“In queste interviste non sai mai se dicono la verità o fanno la battuta. Il cattolico non è quello che va in Chiesa, ma che crede in un progetto divino. Molti cattolici che vanno in Chiesa magari sono meno cattolici. Il Signore quando moriremo non ci chiederà se siamo andati in Chiesa”.

Momento altrettanto imbarazzante è stato quello del “vero o falso” sui grandi perché, tipo se è vero che Gesù aveva i capelli lunghi o se si può considerarlo del Capricorno essendo nato il 25 dicembre. Sì, la religio è tutto un quiz.

Alla fine Don Mazzi ha stuzzicato la stessa Ventura:

“Lei ora mi ha chiamato qua perché sperava… non l’ho ancora convertita”.

SuperSimo le sta provando tutte per redimersi, peccato che siano gli ospiti stessi a remarle contro. Oggi, ad esempio, aveva preparato un coro francescano da far intonare da Katia Ricciarelli. Ma lei ha mandato tutto in vacca con tanto di doppio senso, provocando gli stessi ragazzini delle giovanili presenti in studio:

“A cappella? Sapete cosa vuol dire cappella, ragazzi? Ho i miei dubbi. Hanno detto i ragazzi che sanno cosa vuol dire cappella”.

La Ventura, che un tempo ci avrebbe sguazzato, non ha gradito la caduta di stile glissandoci su:

“Bene, ecco, cappella Sistina”.

Ma la Ricciarelli si è riscattata raccontando aneddoti più consoni, a una Ventura che le chiedeva: “In America le più grandi cantanti uscite dalla Chiesa. Tu hai mai avuto una Resurrezione?”.

“Io cantavo come Maria Goretti, con le braccia aperte. Cantavo nelle carceri, negli ospedali. La prima volta che ho cantato in assoluto è stata col parroco nella chiesa. Oggi inviterei a cena Papa Francesco”.

La stessa Ventura si è unita al clima di outing spirituale, riferendo una cosa che non aveva mai detto su Vanity Fair:

“Da bambina volevo farmi suora. Andavo in Chiesa a leggere e avevo questo brivido, con tutte le vecchiette del Paese che mi guardavano”.

Ciliegina sulla torta l’ennesima parodia di MasterChef, stavolta in versione chiesarola: “MasterPriest”. Ovvero Barbieri giudicato da tre monaci benedettini. Ma mischiare sacro e marketta non è peccato?

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