La Rai su Sky non cripta più (anche) la Nazionale: Italia – Bulgaria in chiaro
Inutile prendersi in giro, si tratta di una guerra. Abbiamo sprecato il fiato per anni parlando della concorrenza fra Mediaset e Sky ed abbiamo scoperto che il vero acerrimo nemico di Murdoch è la Rai (almeno, e non “curiosamente“, da Masi in poi). Il non rinnovo del contratto per RaiSat, il lancio di TivùSat proprio
Inutile prendersi in giro, si tratta di una guerra. Abbiamo sprecato il fiato per anni parlando della concorrenza fra Mediaset e Sky ed abbiamo scoperto che il vero acerrimo nemico di Murdoch è la Rai (almeno, e non “curiosamente“, da Masi in poi). Il non rinnovo del contratto per RaiSat, il lancio di TivùSat proprio insieme a Mediaset (quelli con le reti generaliste come “core business“), la minaccia di ulteriori ritorsioni non concretizzatasi nella sparizione anche di RaiUno, RaiDue e RaiTre dal satellite di Sky ma nell’improvvisa “scoperta” di avere un sacco di programmi da criptare quando passano dal satellite.
La lista settimanale dei programmi per i quali la Rai si è accorta di non “avere i diritti per l’estero” è sempre più lunga e risponde ad una logica di pura contrapposizione spiegata benissimo dall’ex presidente della Vigilanza Mario Landolfi: “Se Sky ha un accesso senza costi a Rai e Mediaset, acquisisce una posizione di vantaggio e diventa tv generalista. La Rai sta tutelando il proprio ruolo e i propri bilanci: la concorrenza che non è più tra emittenti ma tra piattaforme.”
La scusa dei “diritti” è e rimane tale (anche TivùSat “trasmette all’estero” e Sky opera solo in Italia), fortuna che arrivano i politici a spiegarci con sincerità un po’ naive la vera ragione di queste manovre. La questione degli oscuramenti ha comunque un impatto relativo sui telespettatori, almeno fino a quando non viene toccato il calcio. Essì perché la Rai si è messa ad oscurare anche eventi calcistici, dalla finale di Supercoppa Italiana alle partite della Nazionale, compresa l’ultima gara di qualificazione mondiale contro la Georgia.
La protesta è montata e ha trovato anche una “pezza d’appoggio” in una delibera dell’Agcom che stabilisce chiaramente come “i grandi eventi, comprese tutte le partite ufficiali della Nazionale Italiana” vadano trasmessi in un modo da poter raggiungere la generalità dei cittadini.
Arriva così il silenzioso dietrofront e Italia – Bulgaria, in programma mercoledì alle 20.45, sarà regolarmente trasmessa senza alcuno oscuramento anche sul segnale di RaiUno che passa dai decoder Sky.
L’ennesima conferma che i “diritti tv” non c’entrano nulla, ma che piuttosto si vuole comunicare un messaggio chiaro agli abbonati a Sky: “digitale terrestre (o TivùSat se proprio amate la parabola), altrimenti niente Rai e Mediaset senza tagli“.