La Rai fra il crepuscolo e la notte, in attesa di un’alba in differita
Il mondo della politica si riflette -inevitabilmente- nelle stanze della televisione pubblica
Uno splendido e surreale silenzio avvolge il castello incantato, che più incantato non potrebbe essere e se qualcuno si permette di dire “beh”, allora qualcun’altro risponde con un “mah”. Le acca finali di entrambe le risposte sono esemplificative di quel clima tra il crepuscolo e la notte che ammanta il castello in oggetto, ovvero il palazzone di viale Mazzini.
La verità è che la caduta del Dio Renzi, colui che vuole vincere le prossime elezioni cuccandosi il 40% dei voti che hanno messo una croce sul Si sulla scheda dell’ultimo Referendum costituzionale ha creato fibrillazione. Renzi che è risultato perdente in quella occasione, ma che lo vedrebbe certamente vincitore in una prossima tornata elettorale- stante la distribuzione del restante 60% dei voti su un plotone di partiti e partitini che si dovrebbero nel caso accontentare di fare opposizione, cosa questa che sembra riuscire molto bene alla maggior parte di loro.
Che fare dunque in Rai? Lasciare il carro di Renzi, seppur come abbiamo visto questo -secondo gli auspici dell’attuale premier- tornerà ad essere il cavallo vincente, oppure disarcionare i fedeli scudieri dell’ex sindaco di Firenze e prendersi i posti attualmente barcollanti, in attesa poi di finire negli scantinati dell’azienda radiotelevisiva pubblica dopo le elezioni politiche 2017 con Renzi premier stavolta con investitura popolare?
Amletico dialemma che sembra non far dormire la notte, ufficiali e sotto ufficiali di stanza a viale Mazzini. L’arrivo di Paolo Gentiloni a Palazzo Chigi sembra dare un sospiro di sollievo agli attuali occupanti delle stanze del potere della Rai, ma per ora tutti si sta a guardare, dalla finestra, prudentemente. Ecco per esempio che la ristrutturazione prevista a Rai1 si è fermata. Raffaella Santilli, capace capostruttura di Vita in diretta e delle Linee rimane al suo posto. Ecco che Daniele Cerioni, ottimo responsabile della fascia del mattino di Rete 1 rimane dov’è nonostante qualche voce lo desse al posto della Santilli e via dicendo, con il prode Claudio Fasulo che sovrintende a tutto ciò che profuma d’intrattenimento nella Rete 1, lui lontano mille miglia dai bisbigli dei corridoi, intento solamente, da grande lavoratore dello spettacolo quale è, a confezionare al meglio i programmi d’evasione della rete ammiraglia del servizio pubblico radiotelevisivo che gli vengono affidati.
Insomma, quasi come nei presepi che ci sono in tantissime case in questo periodo, i personaggi che gravitano in viale Mazzini, stanno fermi, immobili, in silenzio, in attesa che qualcuno con una bacchetta magica li risvegli, volenti o nolenti, come in una fiaba natalizia, rigorosamente con un lieto finale.