La Rai boicotta gli “sport violenti”? Il Coni si arrabbia, ma la tv pubblica smentisce
Una gran bagarre, durata poche ore, che ha immediatamente infiammato il dibattito: è legittimo escludere dalla “fascia protetta” la trasmissione degli sport, come il Pugilato, la Lotta e le arti marziali, che prevedono il contatto fisico? Il presidente del Coni Petrucci aveva reagito con veemenza alla diffusione della notizia che la Rai aveva deciso di
Una gran bagarre, durata poche ore, che ha immediatamente infiammato il dibattito: è legittimo escludere dalla “fascia protetta” la trasmissione degli sport, come il Pugilato, la Lotta e le arti marziali, che prevedono il contatto fisico? Il presidente del Coni Petrucci aveva reagito con veemenza alla diffusione della notizia che la Rai aveva deciso di spostare gli orari di programmazione di questi sport proprio in accordo ad un malinteso principio di tutela dei minori.
Apprendo con incredulità e sbigottimento che la Rai ha deciso di non trasmettere più in prima serata sport olimpici come pugilato, judo, lotta e taekwondo per un presunto e incomprensibile rispetto delle “fasce protette” e per tutelare i minori. Si tratta di un atto gravissimo e inaudito per il quale chiedo al Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Sport De Paoli un immediato cambio di strategia perché tale decisione rappresenta un affronto alla storia dell’olimpismo e dello sport italiano nonché l’esatto contrario di quello che viene normalmente definito “servizio pubblico”.
In realtà, l’allarme è ingiustificato. La Rai non ha stabilito nulla del genere e il caso sarebbe esploso per un semplice equivoco: lo spostamento del campionato italiano di Pugilato in seconda serata, non so chi capisce bene da chi, interpretato come un elemento della nuova politica della tv pubblica.
Non c’è alcuna disposizione che vieti la trasmissione sui canali Rai Sport 1 e Rai Sport 2 di discipline sportive, tra l’altro anche olimpioniche, come la boxe, il judo, il karate. Lo spostamento della messa in onda Campionato Italiano di Pugilato in seconda serata, invece che in prima, tra l’altro un evento registrato, è stata una scelta che nulla ha a che vedere con questioni legate a fascia protetta o presunta violenza dello sport in questione.
Insomma, la questione non esiste, se le federazioni degli sport “minori” (che comprendono, ma non si esauriscono al Pugilato e alla Lotta) hanno delle lamentele nei confronti di RaiSport non possono inserire nella lista questa osservazione. D’altra parte, ed è innegabile, grazie a RaiSport 1 e RaiSport 2 arrivate con il digitale terrestre l’offerta sportiva della Rai si è allargata di molto, sulla sua qualità si può sempre discutere, ma rimane un altro discorso.
Foto | © TM News