La Pupa e il Secchione Show: Barbara D’Urso ha di nuovo il suo Live. E il suo GF. E la sua Domenica Live…
La notizia è una: Barbara D’Urso ha di nuovo i suoi vecchi programmi. La Pupa e il Secchione vero e proprio deve ancora iniziare.
Ci sarebbe non poco da dire su La Pupa e il Secchione Show e sui 107 programmi televisivi contenuti al suo interno.
In primis, La Pupa e il Secchione, dopo stasera, entra di diritto nel novero dei format che non trovano pace come le anime in pena.
La svolta factual, avvenuta due anni fa con La Pupa e il Secchione e Viceversa, senza studio e che strizzava scaltramente l’occhio a Temptation Island, è durata giusto il tempo di due edizioni. La decisione di intervenire nuovamente sul format prima di riproporlo, però, era saggia perché già l’anno scorso, nell’edizione condotta da Pucci, la nuova versione sembrava aver esaurito il proprio potenziale.
Più che intervento, però, in questo caso, sarebbe più opportuno parlare di restauro perché La Pupa e il Secchione, sostanzialmente, con questa quinta edizione, ha ricevuto il medesimo restyling al quale fu sottoposto il Grande Fratello nel 2018 e anche l’anno successivo (GF15 e GF16, entrambi condotti da Barbara D’Urso).
Il GF, nella versione standard, come ricordiamo perfettamente, tornò in onda con un cast che miscelò ragazzi e ragazze sconosciuti (come dovrebbe essere) e personaggini e pseudovip che vivacchiano da anni nell’incommensurabile sottobosco televisivo, dando vita a quello che, 4 anni fa, TvBlog definì “Grande Fratello Boh”, un ibrido che trova ampi riscontri anche nell’attuale GF Vip.
Con La Pupa e il Secchione al posto del GF, le fondamenta di quest’edizione sono praticamente le stesse.
La Pupa e il Secchione Show: la prima puntata
Come accaduto nei sopraccitati GF, anche questa quinta edizione è colma di personaggi che hanno frequentato i salotti televisivi di Barbara D’Urso prima della rivoluzione messa in atto in questa stagione televisiva da Mediaset (a Pomeriggio Cinque, si è parlato molto di GF Vip, o di vicende vagamente trash come la truffa amorosa di Flavia Vento, con taglio comunque giornalistico e toni sempre misurati).
A La Pupa e il Secchione Show, il livello di intrecci è talmente alto che, se dovessimo spiegarlo ad un neofita di tv trash, in confronto, Lost diventerebbe un cinepanettone.
Cercheremo di farlo, tentando di essere più brevi di Marcel Proust.
Partiamo con Soleil Sorge, di cui la scelta rientra nella fulgida astrazione di tentare di ricavare talenti dal GF Vip. Dopo Zorzi e Pretelli, la prossima è lei.
Soleil ha collegamenti con Mila Suarez, ex di Alex Belli (il triangolo con Soleil e Delia Duran, forse non ve lo ricordate…), con Gianmarco Onestini, fratello del suo ex fidanzato, e con Maria Laura De Vitis, ex di Paolo Brosio (la loro storia d’amore fu oggetto di molte puntate di Live-Non è la D’Urso), con cui ha discusso spesso in passato. E infatti, le discussioni immediate, come ovvio che fosse, non sono mancate.
Per non parlare di Vera Miales, compagna di Amedeo Goria e, quindi, del suocero del secchione Mirko Gancitano, fidanzato di Guenda Goria, quest’ultima in rapporti non idilliaci con la compagna del padre.
Anche Mila Suarez, per motivi ignoti, ha dei sospesi con Mirko Gancitano e Guenda Goria.
Mirko Gancitano, tra l’altro, è anche testimone di nozze di Alex Belli.
No, basta, ci fermiamo qui (nella speranza di essere stati eloquenti abbastanza).
Il giochino è lo stesso: gossip portati da fuori, inseriti subito nel programma a mo’ di Diavolina, e spiegati frettolosamente a quella parte di pubblico che, giustamente, nella vita ha altro a cui pensare e non può essere sempre ben informata su tutto.
Per Barbara D’Urso, invece, La Pupa e il Secchione, alla vigilia, non era un terreno del tutto inesplorato perché, tanti anni fa, la conduttrice visse l’esperienza di Un due tre Stalla!, un tremendo reality che aveva il fine di cavalcare il successo de La Pupa e il Secchione, proponendolo in una variante campagnola, con riferimento anche a La Fattoria.
Di quell’esperienza, però, non c’è nulla perché, tornando al discorso, Barbara D’Urso, con gli autori, ha modellato quest’edizione de La Pupa e il Secchione attorno a lei e al proprio mondo, proponendo personaggi che hanno trovato spazio nei suoi programmi e rispolverando tormentoni e caratteristiche dei suoi talk show: gli “Shock!”, la Busta Shock Gold, il Cinema Emozionale…
Durante le discussioni, si è respirata a pieni polmoni l’atmosfera di Live-Non è la D’Urso.
I collegamenti con le passate edizioni de La Pupa e il Secchione sono labili: il Bagno di Cultura, poche Pupe e Secchioni veri, come li conosciamo (le Pupe svampite e i Secchioni vergini), gli sketch sull’ignoranza (che non fanno ridere quando la scarsa cultura è forzata).
Ad un certo punto, l’attenzione per la formazione delle coppie, e per il gioco in generale, è letteralmente svanita: Secchioni più fighi dei Pupi, “coppie da tre” (citazione televisiva per pochi), il gioco finale organizzato “all’acqua di rose”, citando la stessa D’Urso, che ha portato avanti il programma, ammettendo le difficoltà, i problemi tecnici e le scarse prove.
Si è capito poco e niente.
Tutto ciò, ovviamente, con la ciliegina ossia con la chiusura a notte fonda per gridare al miracolo domani, leggendo gli ascolti.
La notizia è una: Barbara D’Urso ha di nuovo il suo Live. E il suo GF. E la sua Domenica Live. E anche il suo vecchio Pomeriggio Cinque.
La Pupa e il Secchione 5 deve ancora iniziare.