La Prova del Cuoco: le cucine ipermoderne e la perdita del calore familiare
La prova del cuoco 2011/2012 ha un nuovo studio con cucine ipertecnologiche. Ma il senso di calore è andato perduto
Terzo giorno di messa in onda per La Prova del Cuoco di Antonella Clerici. Rispetto alle edizioni scorse, abbiamo ritrovato “l’Antonellina” di sempre, che tra un assaggio, un balletto e un gossip, ha fatto compagnia agli spettatori con il sorriso sulle labbra e con la consueta spontaneità. Ciò che è realmente mancato in queste prime puntate è stato il senso di calore che il programma, sia con la conduzione della Clerici che nel periodo che ha visto Elisa Isoardi al timone, ha sempre saputo dare.
I fan del programma l’avranno notato subito. Dov’è finita quella familiarità, quel senso di intimità che per anni La Prova del Cuoco ci ha regalato? Sono spariti con l’ammodernamento – oserei dire lo stravolgimento – della scenografia. Le cucine allegre e un po’ “vissute” che abbiamo visto nelle scorse edizioni, moderne ma non esagerate, con scaffali e barattoli in bella mostra, hanno lasciato spazio ad una sorta di cucina da loft, quasi asettica, ipertecnologica, con il pubblico a fare da sfondo per tutta la durata del programma.
I barattoli rimangono, ma nascosti dietro cuoco e concorrente, che sembrano in compenso avere dei perfidi supervisori alle spalle. Il senso di gelo si nota soprattutto nella cucina verde, il cui ripiano del bancone, riflettendone la luce, ne esalta la rigidità. Non proprio il massimo per un programma dell’ora di pranzo. Nel presentare la nuova scenografia, veniva dichiarato che l’intento era quello di
dare l’idea di un maggior raccoglimento e ricreare quella atmosfera di intimità propria di un focolare domestico.
Il risultato è esattamente l’opposto, a parere di chi vi scrive. L’atmosfera si è raffreddata al punto che, più che ad un programma di cucina, sembra di assistere ad una trasmissione sulla chirurgia.
La prova del cuoco 2011/2012: il nuovo studio
La prova del cuoco 2011/2012: il nuovo studio