La nuova sfida di Vita in diretta
Alla vigilia della partenza della nuova stagione del programma di Rai1, un occhio all’esperienza passata per partire col piede giusto
Tra le tante incertezze della nuova stagione televisiva targata RaiUno, una grande certezza c’è: La Vita In diretta. Con il suo carico di inviati e di storie, di attualità e di cronaca nera. Una finestra sull’Italia che da più di 20 anni entra nelle case degli italiani.
Nell’ultimo periodo da parte dei vertici Rai c’è stata la tendenza -nei momenti di emergenza- a rendere il primo canale televisivo una sorta di Rai News dando spazio ai tanti avvenimenti e alle tante tragedie che purtroppo colpiscono la nostra Italia e il mondo intero. Dal terremoto al terrorismo è una continua rappresentazione della realtà ben raccontata e con merito dagli inviati, ma che spesso sconfina in un eccesso di spettacolarizzazione del male e dell’orrore con opinionisti non sempre titolati a commentare i vari accadimenti.
Come rilevato dalla nostra Giorgia Iovane in riferimento alla miracolosa vicenda del salvataggio dei tre bambini a Ischia che hanno fatto tornare alla mente il caso di Alfredino Rampi, forse la tv generalista dovrebbe ragionare attentamente in situazioni come queste, limitando in tratto sensazionalistico, forse più adatto alle reti all news, limitando al massimo situazioni che potrebbero sfociare in una morbosa curiosità delle novità, che in questo caso grazie al cielo sono state positive, ma che nel caso di Alfredino Rampi si rivelarono un tragico caso di lutto collettivo nazionale.
Perciò la vera sfida che attende il nuovo responsabile di Vita in diretta Andrea Vianello sarà quella di usare con misura gli argomenti, di andare al cuore dei problemi e di riuscire anche a intrattenere con garbo e con stile come si conviene al servizio pubblico. La Vita in diretta targata Marco Liorni e Cristina Parodi, tra altri e bassi, ha avuto l’indubbio merito di coniugare i vari temi ed i vari colori degli argomenti affrontati, senza affondare mai nella facile ricerca del consenso a tutti i costi e regalando anche pagine di intrattenimento e di costume di qualità.
Come abbiamo avuto modo già di scrivere in passato gli esempi di buona tv non sono mancati e speriamo che la linea del nuovo corso tenga presente che non si può tenere la gente in casa a sentire ore di pesante realtà anche in mancanza di nuove notizie, senza regalare un minimo di leggerezza e di spettacolo.
Per fare lo spettacolo però servono professionisti veri e non è un caso se negli ultimi tre anni quando ci si è riusciti è perchè nel gruppo autorale c’erano professionisti che lo spettacolo ce l’hanno nel sangue. Da Gregorio Paolini, indebolito dalla vicenda Perego, ma autore d’esperienza e di spessore a Chicco Sfondrini nuovo capo progetto di Domenica In, a Fabio Buttarelli deus ex machina de L’Arena di Massimo Giletti a Giancarlo De Andreis principale autore di Ballando con le stelle. Insomma se per rappresentare la realtà serve rigore, misura e buon gusto, per intrattenere serve qualcosa in più.
L’augurio è che la nuova Vita in diretta possa coniugare tutti questi elementi e che Francesca Fialdini e Marco Liorni trovino la giusta complicità per tenere compagnia al pubblico del pomeriggio televisivo di RaiUno.