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La Notte di Andrea Bocelli: l’arte dell’Arena sorregge uno show bello da ascoltare, meno da vedere

Il charity show della Fondazione Bocelli, in scena ieri all’Arena di Verona, arriva in tv: diretta dalle 21.25 su TvBlog.

pubblicato 9 Settembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 22:05

 

Meritevole ed encomiabile l’impegno dell’Andrea Bocelli Foundation, che ha ormai avviato l’appuntamento annuale in tv su Rai 1 a settembre per una raccolta fondi a favore di alcuni dei suoi progetti. Quest’anno, ad esempio, il numero solidale 45580, aperto fino all’11 settembre, punta a ricostruire la scuola di Muccia, colpita dal sisma del 2016 e l’obiettivo è di quelli da centrare.

Se l’anno scorso Bocelli portò tutti al Colosseo per uno show che aveva colpito ed emozionato, quest’anno ci si è sposta nella più ‘tradizionale’ Arena di Verona, cornice ideale per la lirica. Eppure lo show, che tanto deve aver emozionato i 14.000 spettatori in loco (evocati da Milly Carlucci per l’intera serata, non è riuscito ad andare oltre la ‘quarta parete’: colpa, a mio avviso, principalmente di una regia che non ha mai davvero catturato l’emozione sul palco e che non è riuscita a costruire un ritmo in una narrazione che, causa tagli, sembrava procedere a singhiozzo, per fasi giustapposte. Non c’è stato un crescendo, almeno per chi lo ha visto da casa, tanto da risultare uno show poco coinvolgente, anzi piuttosto respingente, se non fosse stato per Bocelli, Garifullina, Nucci e il Coro dell’Arena.

La scrittura e gli ospiti

La Notte di Andrea Bocelli è tutta nella musica: l’arte dell’Arena salva uno show debole, con troppi orpelli e ospiti superflui. Uno show debole nella scrittura, che ha finito per  vanificare i grandi ospiti rendendoli sostanzialmente inutili alla serata: sembrava dovessero interagire con il protagonista e invece sono rimasti a chiacchierare con Milly Carlucci (sempre impeccabile). A poco è servito il tentativo di renderli parte di un progetto narrativo: arrivati a Verona poco prima della serata, gli ospiti hanno potuto fare ben poco per amalgamarsi alla scaletta, se non seguire i tentativi degli autori che non sempre brillantemente hanno cercato di dare loro un senso, ottenendo talvolta l’effetto ‘Intervista a Sanremo’ (cfr. il momento Morgan Freeman – Dio). Il colpo di grazia c’è stato col doppiaggio delle esibizioni di Gere e Freeman: che senso ha chiedere a Gere di recitare Shakespeare se lo si doppia? Lo stesso vale per Freeman, cui è stato chiesto di recitare un estratto di Invictus, col risultato che in tv ha un’altra voce. Bella, perfetta, ottima, per carità, ma un’altra, non la sua. Non la loro. Siamo in teatro. Che senso ha? A quel punto meglio uno “Shall we dance” di Milly con il bel Richard: successo assicurato.

Ospiti, quindi, superflui e per certi versi mortificati dalla tv: il momento con la Deneuve (2 minuti) è stato quasi imbarazzante, l’esibizione di Sergei Polunin una intramuscolo completamente slegata dal tutto, la presenza Ranieri buona per un rapido reminder di impegni tv. Utili per il cambio scena live, ma televisivamente micidiali.

La Confezione – La tv, insomma,  è quella che viene più ‘maltrattata’ dall’operazione: e dire che la Ballandi Multimedia è sempre molto attenta alla confezione. E invece il volo di palloncini bianchi a metà show e i coriandoli alla fine di Va Pensiero (che fanno tanto Amici), unita a una scenografia fredda che ha completamente nascosto l’Arena (con effetti led che a tratti mi hanno ricordato scene sanremesi)  e a un disegno luci talmente variopinto da ricordare l’arcobaleno, di grande effetto panoramico, ma di scarso appeal tv, hanno finito per restituire un’immagine che Carla Gozzi avrebbe potuto definire ‘too much’. Eppure, se si guarda nel dettaglio resta una generale sensazione di buio a causa delle ombre che oscuravano i volti nelle riprese tv. La regia poi ha cercato di rendere la maestosità dell’Arena puntando su panoramiche, inquadrature dall’alto, stacchi aerei, tagli arditi, senza mai riuscire, invece, a rendere la grandezza di quel che accadeva sul palco. Cito, a esempio, il Coro del Va Pensiero e il Factotum di Nucci.

Lo show da ascoltare più che vedere – Uno show da ascoltare, quindi, che ha avuto tutta la sua forza nelle voci e nelle interpretazioni di Andrea Bocelli, Aida Garifullina (finalmente esaltata nelle sue qualità dopo il duetto con Robbie ‘dito medio’ Williams ai Mondiali di Russia), di Leo Nucci – super applaudito – e del Coro dell’Arena, insieme al corpo di ballo e alle masse areniane, straordinarie nei loro costumi e nelle loro coreografie. Se pur sepolta sotto l’aggressivo make up della confezione, l’Arena di Verona  ha mostrato quel che sa fare e quel che è nella sua essenza e nella sua grandezza grazie ai suoi artisti e alle sue maestranze. Il resto è un orpello di cui le grandi ed eleganti signore non hanno bisogno.

La Notte di Andrea Bocelli, diretta

23.48 E invece chiusura ‘giustapposta’ con Libiam, che sembra registrato in un altro momento, almeno vedendo l’abito della Garifullina, 10 secondi fa in nero lungo.

23.47 Poteva finire così, con anche i ringraziamenti di Bocelli a tutti coloro che “hanno lavorato strenuamente per la realizzazione dello spettacolo dai membri della  fondazione Bocelli a Veronica, un’eminenza bianca (la moglie)… tanto impegno perché questo sogno si realizzi”.

23.41 Nessun Dorma, senza lancio, senza grafica. Non è il primo quadro a essere lanciato così. Eppure è registrato il programma, anche se con sole 24 ore scarse di differita. In chiusura anche i coriandolini, come ad Amici.

23.38 Luisa Ranieri presenta la sua nuova fiction

23.36 E ora la magia di Sergei Polunin. Certo per me Bolle resta una spanna sopra, ma il ‘buon uomo’ si difende. Un  minuto di esibizione. Stop.

Di Quella Pira

23.32 Ingresso a cavallo per Bocelli. E il cavallo non sembra molto tranquillo… Bocelli canta Di quella pira, da Il Trovatore. Aria impegnativa…

Va Pensiero

23.22 Ma l’attacco con la panoramica – avendo una scena così bella sul palco – me la dovete spiegare. Pubblicità.

23.21 E su Va pensiero si fermano gli orologi. Qui vanno bene i chiaroscuri, non mentre la gente si esibisce…

23.19 Si mostrano le immagini della scuola ricostruita a Sarnano grazie alla generosità degli italiani. E anche quelle della scuola che ora si mira a riscostruire, a Muccia.

Largo al Factotum

23.12 Leo Nucci è il Factotum del Barbiere di Siviglia. Alla fine della sua esibizione se ne scende l’Arena dagli applausi. La regia continua a dare grandi soddisfazioni.

“Ah che bel…” e stacco sull’orchestra. MANCO LA FINE DELLA FRASE.

 

23.09 Flavio Insinna, appassionato di lirica. In forma. L’Eredità lo aspetta…

Come un bel dì di maggio

23.04 Si va avanti con Come un bel dì di maggio, dall’Andrea Chénier.

23.04 Torna Freeman che dice il numero. E’ il primo della serata

Aida

23.03 Oh, so’ 14.000 all’Arena, lo sapevate?

22.56 Torno sugli ospiti per notare che a nessuno si è chiesto di dire il numero, se non alla Deneuve (che ha lasciato la palla alla Carlucci), ma a tutti si è chiesto cosa si prova di fronte ai 14.000 dell’Arena. Pubblicità. Amen.

22.53 E siamo alla Marcia Trionfale e Ballabile dell’Aida. La cosa migliore di questa sera sono il Coro, i danzatori, l’Orchestra, i costumi, le coreografie della Fondazione.

Morgan Freeman

22.51 Freeman recita una parte di Invictus. E lo doppiano. Ovvio.

22.45 I 14.000 dell’Arena salutano Morgan Freeman…. Indovinate la prima domanda? BRAVI! Si parla di personaggi. Non quelli lirici, ma i suoi. “Come ci si prepara a essere Dio….”: tirano fuori un film di decenni fa. “Sai cantare?”. Meno male che si ricorda la sua interpretazione di Mandela.

Ave Maria Pietas, Bocelli e Garifullina

22.43 Teh, vi mancavano i palloncini bianchi all’Arena di Verona. Mo’ ci sono anche quelli. Secondo me il melomani areniani stanno svenendo…

22.39 Ave Maria Pietas, Bocelli – che l’ha scritta – la canta per la prima volta in pubblico. E c’è anche la Garifullina. Fondamentale davvero stasera. PS. Ma si può oscurare il volto di Bocelli? Strano. Eppure Ballandi è sempre molto attenta alla confezione…

22,39 Milly pesca Elisa Isoardi tra il pubblico per farle gli auguri per La Prova del Cuoco…

Te Deum!, Leo Nucci

22.33 Te Deum! dalla Tosca di Puccini. Canta il baritono Leo Nucci.

22.32 Un video sulla missione della raccolta fondi aperta dalla AB Foundation, la ricostruzione di una scuola a Muccia, colpita dal sisma del 2016.

22.31 No, ma per caso sapete quanti sono all’Arena di Verona?

22.24 Catherine Deneuve. Prima domanda di Milly per tutti: “Che effetto fa questa Arena con 14mila persone?”. Vaaaaabbbene. Catherine ha voglia di andar via veloce. Pubblicità. Amen. Due minuti e ciao Catherine: fondamentale…

O Soave Fanciulla, Bocelli e Garifullina

22.19 Intervista alla Golino anche tagliata. Si passa a O Soave Fanciulla (Boheme), cantata da Bocelli e con la Gariffulina, in abiti di scena.

22.16 Primo piano stretto sull’acuto della Garifullina, che taglia completamente i gesti che accompagnano l’interpretazione. No, Maria io esco.

22.13 La regia di Cristian Biondani ce la sta mettendo tutta per farmi saltare i nervi. E ce la sta facendo. Sarà bene che senta solo le voci. SOLO LE VOCI!

22.10 Aida Garifullina canta Casta Diva.

Michele Placido introduce la Norma

22.08 Altro spazio intervista, questa volta a Michele Placido per approfondire la narrazione operistica, spesso incentrata sui tradimenti. E ricorda la natura popolare dell’opera. Mi sono persa un’inquadratura ‘fantastica’ col direttore d’orchestra in primo piano mentre parlano Carlucci e Placido. E’ lui che introduce l’aria successiva: dalla Norma Casta Diva.

Bocelli, La Donna è Mobile

22.05 Blu, viola, ombre… non si capisce niente. E poi questi carrellini dal basso, questa staedy sempre da sinistra a destra.  Invece di apprezzare l’interpretazione di Bocelli, che si avvicina alle comparse cercando di interpretare il duca di Mantova.

22.04 L’inquadratura più carina è quella dalle quinte.

22.02 Voglio capire quante riprese dall’alto, stile fuochi di artificio allo stadio per le cerimonie di chiusura, vogliono fare stasera. Capisco la maestosità, ma la tv è racconto di quel che accade sul palco, non tanto quanto bella è l’Arena e quanto maestosa è. A ogni numero. Posso capire per il titolo dell’aria.

Carmen, Quadriglia dei Toreador

21.56 Carmen, balletto. Posso dire che il palco è too much? Troppi colori e nello stesso troppo buio. Si guarda all’effetto complessivo, ma poi i ballerini sono in ombra. Manca la luce per il dettaglio tv, c’è la grandiosità da Arena, splendida da vedere in loco, ma che in tv ‘non basta’. Si prosegue con la Quadriglia dei Toreador.

Richard Gere legge Shakespeare (doppiato)

21.54 Ma era meglio se Milly gli chiedeva “Shall we dance?”. Ps. ‘Casualmente’ domani sera su Rai 2 c’è proprio Gere che balla con la Lopez… giusto per evidenziare i ‘casi’ del palinsesto.

21.53 Un lungo giro per arrivare alla lettura di un sonetto di Shakespeare. Racconta che glielo hanno inviato nel pomeriggio, mentre era in volo da Londra. Un sonetto sull’amore, nella città di Romeo e Giulietta. E LO DOPPIANO! MA COME?!

21.52 Sta per diventare papà per la seconda volta. Il primo è un teenager ormai, il secondo è in arrivo dalla nuova moglie, conosciuta in Costiera Amalfitana. Intanto scruta in prima fila Catherine Deneuve (“Non la vedo da tanti anni”).

21.52 “Se ci sono politici o governi che dicono che non siamo tutti quanti dalla stessa parte bisogna contrastarli…” dice sostanzialmente Richard. Milly cassa la parte sui politici e governi.

21.48 Milly che dice “rock bandss”… impagabile. Intanto ripercorre tutta la carriera musicale e musical di Richard. Inizio da brivido e ora ci si raffredda: ok, c’è Richard, ma un’intervista non è proprio il miglior modo per iniziare.

21.44 Primo ospite sul palco Richard Gere (sempre santo). Saluta in italiano (ne ha sposata da poco un’altra). Anche lui per la prima volta all’Arena, piena stasera di 14.000 persone.

Bocelli, E lucevan le stelle in memoria delle vittime di Genova

21.41 Sul palco salgono 43 Vigili del Fuoco, quante le vittime del ponte Morandi. L’Arena applaude calorosa. Il brivido c’è.

21.37 Serata dedicata alle famiglie delle vittime del crollo del Ponte Morandi e agli “angeli della vita”, alias i soccorritori. Per loro Bocelli canta E lucevan le stelle, con libretto in sovraimpressione. Troppi led bianchi sul palco: sembra Sanremo, non l’Arena. Non aiuta neanche la regia, che stacca senza emozione.

21.37 12 minuti di ritardo sull’orario annunciato in un programma registrato. Come prendere in giro il pubblico.

21.32 E di nuovo la pubblicità Illy, main sponsor dell’evento. Si era capito?

21.31 Anteprima di Milly con Morgan Freeman per la prima volta a Verona. “Città bellissima, una delle cose più belle che abbia mai visto”. Momento intervista sanremese proprio. “Avrete un posto in prima fila per assistere una serata bellissima” dice Milly. L’abbonato Rai, si sa… UN MINUTO DI ANTEPRIMA.

21.30 Anche la pubblicità è con Bocelli… quella di Illy.

21.26 Un’altra bellissima puntata di Techetechetè, dedicata ai grandi registi del cinema italiano, da Fellini a Leone.

21.10 Pochi minuti ancora per La Notte di Andrea Bocelli.

La Notte di Andrea Bocelli, le anticipazioni

La Notte di Andrea Bocelli arriva su Rai 1: il charity show di Bocelli & Friends è andato in scena ieri, sabato 8 settembre, all’Arena di Verona, ma riempie la prima serata domenicale di Rai 1 stasera, 9 settembre, col primo grande evento musicale della stagione tv. Conduce Milly Carlucci.

Lo seguiremo e lo commenteremo live dalle 21.25 qui su TvBlog. Vediamo il programma della serata.

La Notte di Bocelli 2018, il programma

Lo spettacolo ruota intorno alle principali arie della lirica, intonate dall’Orchestra e dal Coro dell’Arena di Verona, teatralizzate e portate in scena con l’ausilio delle grandi masse areniane. In programma, tra gli altri, Nessun Dorma (Turandot), Va’ Pensiero (Nabucco), La donna è mobile (Rigoletto), Che gelida manina (La Bohème), Te Deum (Tosca), Libiamo (Traviata).

Musica, canto e anche ‘educazione’ alla lirica: i libretti e le opere saranno raccontati nella loro essenza e introdotti da Bocelli e dai suoi ospiti il racconto dei “libretti”, interpretati dal tenore e dai suoi numerosi ospiti, che annoverano grandi voci, ma anche personaggi dello spettacolo, del cinema, dello sport, coinvolti nei quadri musicali attraverso inattesi camei.

La Notte di Bocelli, gli ospiti

Tra gli ospiti della serata Richard Gere, Morgan Freeman, Luisa Ranieri, Michele Placido, Valeria Golino, Catherine Deneuve, Flavio Insinna e ancora Carla Fracci, Aida Garifullina, Sergei Polunin, Isabel Leonard, Alberto Gazale e Leo Nucci.

In platea Smokey Robinson, voce del rhythm and blues e soul, David Foster, pluripremiato produttore discografico, Kristin Chenoweth, stella di Broadway, Reba McEntire regina del country, Brian McKnight, cantante, musicista e produttore statunitense e tante altre star.

La Notte di Bocelli, come donare

La Notte di Andrea Bocelli è l’evento di punta della maratona filantropica Celebrity Fight Night Italy, alla sua quinta edizione. Aperta la raccolti fondi per sostenere i progetti della Andrea Bocelli Foundation e del Muhammad Ali Parkinson Center.

In occasione del concerto è stata aperta la Campagna di Raccolta per il progetto ABF “Educare per crescere” che quest’anno supporta la ricostruzione della scuola primaria e dell’infanzia di Muccia, nelle Marche, dopo lo sciame sismico del 2018.

Il numero solidale è 45580: fino all’11 settembre si possono donare 2 euro con SMS da cellulare WIND/3, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali, oppure 5 eurocon chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile, oppure 5 o 10 euro con chiamata da rete fissa TIM, WIND|3, Fastweb, Vodafone e Tiscali.

La Notte di Andrea Bocelli, come seguirla in tv  e in live streaming

La notte di Andrea Bocelli va in onda dalle 21.25 domenica 9 settembre su Rai 1 e Rai 1 HD (DTT, 501) e va in live streaming su RaiPlay, dove sarà poi disponibile on demand.

La Notte di Andrea Bocelli, second screen

L’hashtag ufficiale è #BocelliArena