La morte di Eddie Guerrero – Il risveglio dei media
Si svegliano strombazzanti i media – pensare che l’Ansa ci arriva appena due ore fa! – , che hanno capito che Eddie Guerrero era l’idolo di un nutrito manipolo di giovani appassionati di Wrestling. E che hanno capito che potrebbe esserci qualcosa, sotto la morte di un atleta/attore – perché questo sono i wrestler –
Si svegliano strombazzanti i media – pensare che l’Ansa ci arriva appena due ore fa! – , che hanno capito che Eddie Guerrero era l’idolo di un nutrito manipolo di giovani appassionati di Wrestling.
E che hanno capito che potrebbe esserci qualcosa, sotto la morte di un atleta/attore – perché questo sono i wrestler – che in passato ha avuto una torbida storia fatta di alcool e droghe, poi è stato riabilitato, ha conquistato il tetto della WWE e quindi è morto, a soli trentotto anni, stroncato probabilmente da un arresto cardiaco.
E scusate se tutto ciò non fa che ricordarci le ipocrisie sulla cocaina e i casi Calissano, Lapo Elkann e Kate Moss
La storia di Eddie è una parabola perfetta, con il suo ramo ascendente, il vertice, e quello discendente, giù verso il baratro. Perfetta per ricamarci su, per fare morale e tributi di vario genere.
Anche se un film su Guerrero è già uscito, non è difficile immaginare che fine potrà fare questa storia.
Noi una bella pagina di tributo l’abbiamo trovata: è qui, su Obsessed With Wrestling, dove un fan sta raccogliendo una sorta di rassegna di chi parla di Eddie Guerrero, e dove altri fan si ammassano per dire la loro.
Quanto al resto, come abbiamo già detto, aspettiamo l’autopsia.