Home Serie Tv La mafia uccide solo d’estate, Francesco Scianna a Blogo: “Evitato il rischio della fascinazione del male” (VIDEO)

La mafia uccide solo d’estate, Francesco Scianna a Blogo: “Evitato il rischio della fascinazione del male” (VIDEO)

L’attore debutta in una commedia interpretando Massimo, lo zio di Salvatore, il bambino di 10 anni dal quale parte il racconto della famiglia siciliana Giammaresi.

pubblicato 21 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 17:07

La mafia uccide solo d’estate, la serie di Rai1 ispirata all’omonimo film di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif (video intervista), al via lunedì 21 novembre 2016, per Francesco Scianna rappresenta il debutto in una commedia. L’attore interpreta Massimo, lo zio di Salvatore, il bambino di 10 anni dal quale parte il racconto della famiglia siciliana Giammaresi.

Ai microfoni di Blogo, Scianna ha raccontato:

Il mio personaggio ha un grande cambiamento nella storia. La conflittualità al di fuori e all’interno di sé porta molto divertimento. Il tema trattato è importantissimo; è bello che venga usufruito attraverso la televisione che può raggiungere tutti, dai giovani alle persone più mature. Sia il film sia la serie hanno il sapore di un linguaggio nuovo, grottesco: c’è leggerezza, ma è sapiente. Questo evita il rischio della fascinazione del male.

In apertura di post il video integrale dell’intervista.

Nel cast della serie tv anche Anna Foglietta (Pia – video intervista), Claudio Gioè (Lorenzo – video intervista), Valentina D’Agostino (Patrizia), Angela Curri (Angela), Alessandro Piavani (Marco), Nicola Rignanese (Boris Giuliano) e Nino Frassica (Fra Giacinto – video intervista).

La mafia uccide solo d’estate | MASSIMO (Francesco Scianna)

Massimo è lo zio di Salvatore e il fratello di Pia. Il classico maneggione, che non ha paura di scendere a compromessi. Lavora nel corpo forestale siciliano, ma non è mai andato in ufficio. Massimo è l’unico della famiglia a non preoccuparsi troppo della mafia, perso e smarrito nella sua forse beata ignoranza, non fa distinzione tra il bene e il male. Quando può, ci tiene a precisare che la mafia non esiste e che a Palermo si muore solo per le femmine.