La generalista post Grande Fratello e Fiorello diventerà una catch-up tv?
A Mattino Cinque si riciclano contenuti già andati in onda
Questa mattina ero sintonizzato su Mattino Cinque e vorrei condividere con voi un duplice effetto déjàvu. Federica Panicucci lanciava un dibattito con ospiti vip, schierati in due fazioni (favorevoli e contrari) e anche questo non può definirsi una grande innovazione televisiva.
Il primo tema trattato era quello dei vitalizi ai parlamentari, diventato un tormentone sterile vista l’eterna intoccabilità degli stessi. La conduttrice, a questo punto, ha lanciato un servizio che raccoglieva una serie di dichiarazioni, strappate ai deputati all’uscita da Montecitorio.
Lo stesso servizio era stato già trasmesso, e ampiamente discusso, qualche giorno fa nella rubrica “Controcanto” di Paolo Del Debbio, con tanto di dissenso del direttore di News Mediaset, Mario Giordano. Quest’oggi si è pensato di riciclare un argomento così caldo, dandolo pero in pasto – in seconda battuta – a ospiti della levatura di Maria Teresa Ruta e Federica Moro.
A proposito del riciclaggio in casa Videonews, ormai destinata all’implosione per il proliferare di programmi tutti uguali, la stessa Panicucci ha annunciato nel sommario un altro tema, quello dei gay discriminati. In tal caso lei stessa ha ammesso di riproporre l’intervista che Alfonso Signorini le ha rilasciato a Domenica Cinque (peraltro non annunciata, visto che inizialmente era prevista la Caprioglio che ha dato forfait). Ovviamente la sinergia con Pomeriggio Cinque non è mai contemplata.
Comunque si avverte una precisa sensazione, quella di una generalista che produrrà sempre meno, ma puntando all’effetto spezzatino. Ora che il marchio Grande Fratello dà sempre meno linfa alle reti Mediaset, con i suoi scoop a tavolino rivendicati come esclusive, si prevedono tempi buii per i contenitori aziendalisti. Non è un caso che si stia avviando la fine di un ciclo: a Domenica Cinque, con la caduta libera del reality, non sono più rimasti dei contenuti competitivi su cui investire.
Se nel pomeriggio di Canale5 dovessero arrivare film o repliche di vario genere la generalista subirà davvero una metamorfosi in catch-up tv. Di fronte alla politica delle reti digitali che fanno dell’usato sicuro, e dei dati differiti, la propria ascesa commerciale, la tv tradizionale sarà costretta a plasmare il daytime in chiave “best-of”. Solo così potrà tornare a investire sulla prima serata, come solo appuntamento di richiamo per il grande pubblico.
L’esempio ci viene offerto da Porta a porta che brilla di luce riflessa di Fiorello, al lunedì sera, e doppia il Grande Fratello grazie all’effetto “recall”.
Della serie, meglio cullarsi sui record di altri che sforzarsi a farne di propri (citofonare flop di Porta a porta in prima serata). Non è un caso che anche un programma come l’Arena, con la scusa di celebrare i meriti altrui, si agganci a tutti i successi Auditel della prima rete.