Home Amici di Maria De Filippi La discografia si piega alla tv – E Tiziano Ferro & co fanno il doppio gioco con i talent show/2

La discografia si piega alla tv – E Tiziano Ferro & co fanno il doppio gioco con i talent show/2

Dov’eravamo rimasti, nel discusso primo capitolo sulla musica veicolata dalla tv? Dicevamo che, di questi tempi, un album non si nega più a nessuno e la possibilità di promuoverlo attraverso il web, consentendo l’acquisto di singoli brani, sta trasformando il talent show in una fabbrica di inediti usa e getta. Ogni supporter è in trepida

1 Aprile 2009 13:28

marco carta Dov’eravamo rimasti, nel discusso primo capitolo sulla musica veicolata dalla tv? Dicevamo che, di questi tempi, un album non si nega più a nessuno e la possibilità di promuoverlo attraverso il web, consentendo l’acquisto di singoli brani, sta trasformando il talent show in una fabbrica di inediti usa e getta. Ogni supporter è in trepida attesa del proprio idolo ed è pronto a sostenerlo a colpi di click indemoniati, in un’eterna sfida tra fan club che continua anche dopo le trasmissione. Questo fa sì che i cantanti si consumino e godano di un boom immediato che potrebbe danneggiarli sul lungo periodo, come emerge da una riflessione di Marinella Venegoni sul quotidiano La Stampa:

“Accusata per decenni di non dare spazio alla musica popolare, la tv si sta vendicando in modo perfido, con i reality e i loro divetti di incerto talento proclamati a furor di popolo, famosi all’improvviso bypassando la storica gavetta che ha forgiato generazioni di artisti ancora oggi (non a caso) sulla cresta dell’onda. Uno abitualmente molto restio a comparire, Ivano Fossati, faceva bella mostra di sé solo la settimana scorsa su Raidue, ospite di Facchinetti-Ventura; e prima ancora altri visi noti ansiosi di promozione (dalla Pravo a Pelù) hanno testimoniato, con la loro presenza, che in questi programmi è meglio esserci. Ma un Fossati sarebbe potuto nascere all’interno di un reality? È un mutamento profondo, definitivo: affossa l’idea sempre un po’ ambigua di ricerca culturale, che sembrava implicita nell’industria della musica”.

Anche Pino Daniele ha espresso qualche critica sulla musica che passa sul piccolo schermo, aggiungendo che se un cantante vince un reality col televoto è normale che vinca anche Sanremo fondato sullo stesso principio. Ma, allora, perché ieri sera era ospite di X Factor e, soprattutto, perché ha deciso di assistere Silvia Aprile, pupilla di Mara Maionchi, sul palco dell’Ariston?

tiziano ferro karima

“La televisione ormai prevale su tutto. L’apparire ha preso il posto dei contenuti. Non è importante quello che si fa ma che ci si faccia vedere in tv. Marco Carta e Giusy Ferreri sono in testa alle classifiche? Ma quelle classifiche contano qualcosa? Si tratta soltanto di intrattenimento momentaneo e cantanti di passaggio, frutto di format copiati dagli inglesi e dagli americani, trasmissioni che sono molto lontane da come si dovrebbe parlare di musica in tv.”

Qual è la morale della favola? Che i cantanti “veri” iniziano a giocare d’astuzia, piegandosi alla logica dei talent show per fare promozione ma senza “spendersi” troppo (vedi la Pausini contraria alla maleducazione catodica). E’ il caso dello stesso Tiziano Ferro, che dopo aver rotto con Amici (alla De Filippi non sarà piaciuto il suo sodalizio con Giusy Ferreri l’anno scorso) ora prende le distanze anche da X Factor:

“Amici non l’ho mai visto. Di X Factor quest’anno ho seguito poche puntate ma nessuno mi ha colpito. Quello che accaduto con Giusy è stata una goduria che non avevo mai provato prima”.

Una goduria, però, che l’ha fatto precipitare in classifica proprio per colpa della sua pupilla. In questo scenario di strategiche alleanze tra la vecchia guardia e le nuove leve, le uniche a guadagnarci sono le case discografiche, per le quali non è più importante la crescita dell’artista ma fatturare bene e subito. Non a caso molti cantanti iniziano ad autoprodursi per autotutelarsi, perché ritengono che nella musica – come nella cultura di massa – la sveltina mordi e fuggi abbia preso il sopravvento sul coito di qualità.

Per fortuna ci sono le beate eccezioni: un talento straordinario come Karima Ammar, lanciato dalla scuola di Maria De Filippi, non solo spopola in classifica con Come ogni ora, il brano portato a Sanremo, particolarmente gradito nella versione con Mario Biondi, ma ha appena ricevuto una grande occasione: aprire le tappe italiane dei Simply Red quest’estate. Per una su cui ha investito un grande come Burt Bacharach, deciso a supportarla anche negli States, non resta che imparare una grande lezione: mai generalizzare, anche se non soprattutto con i talent show.

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