La crisi di MTV e di TRL USA
Il Total Request Live americano non è più tanto “live”. Il programma musicale di maggiore tendenza degli ultimi anni, quello nel quale tutti i grandi artisti pop sono comparsi per promuovere il loro disco ha fatto registrare un’emorragia di ascolti tale da convincere i vertici della Viacom a dare il via ad un piano di
Il Total Request Live americano non è più tanto “live”. Il programma musicale di maggiore tendenza degli ultimi anni, quello nel quale tutti i grandi artisti pop sono comparsi per promuovere il loro disco ha fatto registrare un’emorragia di ascolti tale da convincere i vertici della Viacom a dare il via ad un piano di “risparmio sui costi”.
Dal debutto del settembre 1998 dalla vetrata di Times square a New York, con le affluenze record di orde di ragazzine impazzite che portarono la polizia a chiudere la celebre piazza per evitare incidenti in occasione delle apparizioni di Backstreet Boys, Britney Spears e soci, alla realtà molto ridimensionata di oggi. Nel corso degli anni la formula e il marchio di TRL è stata esportata in quasi tutti i paesi colonizzate da MTV, compreso il nostro balpaese dove dopo alcuni anni di doppia conduzione Maccarini-Surina ora il programma è condotto in solitaria da Alessandro Cattelan ogni giorno da Piazza Duomo a Milano.
La punta massima degli ascolti americani arrivò nel 1999 a sfiorare il milione di telespettatori in media e una gran parte di questi nella fascia demografica strategica 12-17, oggi i numeri parlano di 350mila viewers totali con 200mila teenagers che hanno abbandonato l’abitudine di sintonizzarsi su MTV per la sua trasmissione pomeridiana di punta. Dal 2003 il TRL americano aveva perso il suo storico e carismatico conduttore Carson Daly (l’inspiratore della svolta karmica del piccolo malfattore Earl di My name is Earl, per intenderci), trionfalmente sbarcato con un programma tutto suo sulla NBC.
Ecco dunque che due puntate a settimana del programma di “richieste”, con la classifica decisa dal pubblico, vengono registrate riducendo a da cinque a tre i giorni d’utilizzo dello studio di New York. Sembra un controsenso registrare una trasmissione del genere, ma ad MTV non si scompongono proclamando di “non tagliare nulla”: “lo spirito dello show è inalterato”. Sarà.
La notizia della registrazione di TRL coincide con l’annuncio del taglio di 250 posti di lavoro nella divisione di Viacom che si occupava dell’ormai defunto MTV World, la versione “mondiale” senza caratterizzazione nazionale di MTV.