La Corrida e Forum, la tv che non muore mai
Ci sono trasmissioni, nel nostro Paese, che vanno al di là di qualsiasi aspettativa o investimento o strategia di programmazione. Continuano ad andare in onda per quello strano meccanismo, sempre più raro di questi tempi, di fidelizzazione del telespettatore che li integra costantemente nella propria quotidianità. Se ne potrebbero citare tanti, dall’appuntamento mattutino di rito,
Ci sono trasmissioni, nel nostro Paese, che vanno al di là di qualsiasi aspettativa o investimento o strategia di programmazione. Continuano ad andare in onda per quello strano meccanismo, sempre più raro di questi tempi, di fidelizzazione del telespettatore che li integra costantemente nella propria quotidianità.
Se ne potrebbero citare tanti, dall’appuntamento mattutino di rito, relativamente recente, con La prova del cuoco alla compagnia pomeridiana offerta da Geo & Geo, esempio di tv progresso apparentemente più defilato ma in realtà dotato di ottima salute (non a caso Licia Colò lo rimpiange ancora). Ma, tra questi testimoni di un tv longevissima, che gode dell’esclusivo elisir di una lunga vita catodica, vi sono due perle rare che sembrano procedere di pari passo con le odierne griglie demografiche, sintomo di un pubblico ancora geriatrico e abitudinario. Si tratta de La Corrida e Forum, creature sempreverdi nate nell’era del Biccione che non soltanto non hanno perso consensi ma continuano a crescere attingendo a fasce di pubblico inaspettatamente variegate.
Nel caso della storica trasmissione portata a battesimo da Corrado il 5 luglio 1986, ci troviamo dinanzi a uno dei rarissimi casi in cui, come scrive Aldo Grasso, la trasposizione sullo schermo di un vecchio e fortunato programma radiofonico non ne ha snaturato il carattere originario. Anzi, nel caso de La Corrida, pare che sia stato proprio questo il segreto del suo intramontabile successo: la capacità di penetrare nell’immaginario collettivo senza troppi fronzoli visivi o trovate modernistiche, ma con il solo gusto dell’ascolto accostato al piacere di una visione disimpegnata.
A questo punto, ricollegandosi al discorso giustamente aperto da Malaparte, si ha il rischio che programmi così monocordi entrino in collisione con la capacità di rischiare e il dovere di sperimentare, togliendo alla tv e alle sue prolifiche menti la voglia di inventare qualcosa di nuovo (soprattutto al sabato sera). Eppure, sparare a zero su lazzi e pernacchie della Corrida è come rinnegare la stessa missione con cui la stessa televisione è nata: quella di sottofondo quotidiano che entra nelle case, senza recare troppo fastidio, con il solo gusto di intrattenere.
Stesso discorso, dunque, va applicato a Forum, che ha vinto la sua sfida con la Sessione Pomeridiana, sempre più seguita da un pubblico eterogeneo nonostante la sostanziale uniformità di contenuti. Qualche volta i toni si fanno più pepati e urlati, ma sempre nello spirito folcloristico e casareccio degli inizi che riesce tuttora a strappare sorrisi sinceri di affezione e devozione.
Il ritorno di Rita Dalla Chiesa, madrina indiscussa del programma al di là delle parentesi di Catherine Spaak e Paola Perego, ha ridato continuità a Forum, che nonostante i grandi numeri da Canale5 e la recente leadership assoluta al mezzogiorno è fortemente rivendicato da Rete4 come gioiellino identitario. Il programma, partito sull’ammiraglia il 13 ottobre del 1984 (in onda alla domenica alle 17.00), poi spostatosi dal 1991 alle 14.30 (dal lunedì al sabato), poi ancora anticipato dal 1995 alle 11.30 per poi essere spostato alla stessa ora su Rete4, ha conferito a beghe condominiali, litigi di ogni genere e sentenze giurisprudenziali di risvolto civile il pieno statuto di materia televisiva, in grado di informare e garantire un’utilità sociale oltre che ricreativa.
Del resto, il segreto dello spettacolo è proprio questo e a rappresentarlo in pieno sono due vere istituzioni a sorpresa del panorama televisivo di tutti i tempi: il giudice Santi Licheri e il maestro Pregadio (nella foto).
La Corrida e Forum vivono soprattutto grazie a loro e non si può augurare ad entrambi, come alle rispettive mascotte, buona salute con due video esilaranti, il primo tratto da un’esibizione spassosissima dello show di Gerry Scotti, l’altro realizzato come montaggio delle situazioni più divertenti del più famoso tribunale televisivo.