Home Rai 1 Trama, cast, temi affrontati: tutto quello che c’è da sapere su La Compagnia del Cigno 2

Trama, cast, temi affrontati: tutto quello che c’è da sapere su La Compagnia del Cigno 2

I nuovi episodi in onda su Raiuno dall’11 aprile 2021: protagonisti sempre sette giovani attori e musicisti, affiancati da Alessio Boni

9 Aprile 2021 10:40

I sette della Compagnia sono pronti per tornare. A due anni dalla messa in onda della prima stagione, Raiuno propone La Compagnia del Cigno 2, i nuovi episodi della serie ideata da Monica Rametta ed Ivan Cotroneo, quest’ultimo anche alla regia. A produrre, ancora una volta, Indigo Film e Rai Fiction, con il patrocinio del Comune di Milano: l’appuntamento è da domenica 11 aprile 2021, per sei prime serate.

L’amicizia quando si cresce

Senza entrare troppo nei dettagli della trama di questa stagione e rovinare la sorpresa ai telespettatori, possiamo dire che la nuova stagione seguirà i sette giovani protagonisti ora alle prese con le sfide della maturità. Da intendere non solo come quella della fine del proprio percorso scolastico, ma anche come la necessità di dover crescere di fronte agli ostacoli che la vita fuori dal Conservatorio metterà loro davanti.

Così, per Matteo (Leonardo Mazzarotto), Barbara (Fotinì Peluso), Domenico (Emanuele Misuraca), Sara (Hildegard De Stefano), Robbo (Ario Nikolaus Sgroi), Sofia (Chiara Pia Aurora) e Rosario (Francesco Tozzi), la vera sfida sarà quella di continuare ad essere amici. La Compagnia del Cigno -come si sono soprannominati all’inizio della prima stagione in onore di Giuseppe Verdi, il “cigno di Busseto”– dovrà sopravvivere ai problemi familiari, sentimentali ed agli imprevisti della vita.

“Devono affrontare delle nuove sfide”, ha raccontato alla stampa Cotroneo, “come quella di restare amici quando dovranno competere l’uno con l’altro per una borsa di studio”. Nel farlo, la musica sarà la loro compagna fedele: anche in questa stagione, infatti, potremo sentire i sette protagonisti interpretare alcuni brani pop arrangiati in chiave sinfonica, tra cui canzoni di Vasco Rossi, Gino Paoli, Riccardo Cocciante e Mia Martini.

Non mancheranno neanche quest’anno le guest-star: dopo Mika (che comparirà anche nella seconda stagione), vedremo Francesco Gabbani, Malika Ayane ed Ornella Vanoni. “Non saranno partecipazioni musicali”, ha anticipato Cotroneo, “voglio lasciare la sorpresa su quello che faranno, ma li ringrazio moltissimo”.

Il triangolo Marioni-Irene-Teoman

La seconda stagione esplorerà ancora di più il mondo degli adulti che circondano i sette protagonisti. In particolare, la vita di Luca Marioni, il loro Maestro soprannominato “il bastardo” per i suoi modi duri e spietati a cui dà ancora volto Alessio Boni.

“Nella prima stagione”, racconta l’attore, “era frustrato e lo si vedeva anche sul podio. Ora è più appagato e sereno, ha due figli, si è riunito con Irene (Anna Valle, ndr). Io sono diventato padre da un anno ed è tanta roba. Quando entra ad insegnare in Conservatorio, però, non accetta sbagli e disattenzioni e ritorna il ‘Bastardo’ che è, perché la musica non accetta mediocrità”.

Marioni, come detto, si è riavvicinato ad Irene, da cui ha avuto due figli: la loro serenità è però minata dall’arrivo di Teoman Kayà (Mehmet Gunsur). Direttore d’orchestra di fama internazionale, ha studiato nello stesso Conservatorio di Luca ed Irene, a cui è legato da ben 25 anni. I tre, però, devono chiarire numerose questioni legate al loro passato, e non tutto sarà come sembra.

“Teoman e Luca si conosco fino all’essenza, e come succede in tutte le vecchie amicizie se conosci l’essenza di qualcuno l’amicizia resta”, ha spiegato Gunsur. “I due”, ha aggiunto Boni, “hanno frequentato il Conservatorio, siamo diventati amici, ma c’è una donna -Irene- che rovina la nostra amicizia”.

Il corpo docente e le famiglie

Carlotta Natoli
© Sara Petraglia

Nel cast, ritroviamo tutti i componenti del Corpo docente già visti, ma oltre a Rocco Tanica (il Prof. Sestieri) ed Angela Baraldi (la Prof.sa Bramaschi), ci sarà anche Francesco Tricarico, qui nei panni del Prof. Rengone. Presenti anche quasi tutti i personaggi delle famiglie dei sette protagonisti visti nella prima stagione, con qualche nuovo inserto.

Tra i volti già noti, quello di Carlotta Natoli, interprete di Vittoria, madre di Barbara, “che sarà messa spalle al muro” da un evento che metterà a rischio la reputazione del marito e della sua famiglia. “Monica ed Ivan”, ha detto Natoli, “mi permettono di interpretare personaggi per cui nessuno mi vedrebbe tagliata. Fotinì è un’attrice degna di nota, abbiamo dovuto girare delle scene ad alto tasso emotivo e lei è stata all’altezza”.

Claudia Potenza
© Sara Petraglia

Claudia Potenza, invece, torna ad essere Nico, la madre di Sofia, alle prese questa volta con un grosso imprevisto davanti a cui reagirà in modi differenti. “Trovo in lei molta ironia in quello che fa e che dice, quel suo andare avanti in modo esuberante mi piace”, ha detto a questo proposito l’attrice. “Da questo personaggio ho tratto insegnamenti per la mia vita”.

Tra i nuovi personaggi, invece, da citare Lorenzo (Giacomo Del Papa) e Pietro (Andrea Matacena), nuovi studenti del Conservatorio; Anna (Anna Nagai), studentessa di canto lirico e Natasha (Sofia Iacuitto), figlia del nuovo compagno di Miriam (Francesca Cavallin), la madre di Robbo, totalmente estranea al mondo della musica classica.

Non solo amicizia: gli altri temi della seconda stagione

Alessandro Roja
© Sara Petraglia

La Compagnia del Cigno, nella sua coralità di personaggi, affronterà numerose tematiche anche in questa stagione. Dominante sarà quello dell’amicizia, ma a seguire viene l’importanza per le giovani generazioni di essere guidate da dei maestri che sappiano essere duri ma anche loro sostenitori.

“Questi ragazzi hanno bisogno di una guida paternalistica”, ha detto Cotroneo. “Ho girato tanto nelle scuole: si incontrano de ragazzi straordinari, condotti nella vita da maestri straordinari. Volevo omaggiare questo rapporto nella serie e ringrazio Alessio, che con Marioni ha incarnato non solo un personaggio ma un punto di riferimento che tutti abbiamo avuto nelle nostre vite. Senza la sincerità e la durezza di questi insegnanti sarei una persona differente”.

La Compagnia del Cigno 2
© Sara Petraglia

Totalmente d’accordo Boni:

“L’Italia non è un Paese per giovani, ma questa serie sottolinea la loro importanza. E’ fondamentale, secondo me, che si crei tra alunni ed insegnante non solo un rapporto di amicizia: a 15 anni non sai ancora quale sia il tuo sentiero. E’ inutile ricevere solo una pacca sulla spalla. L’idea di Ivan e Monica è stata quella di avere un maestro che dà più no che sì, che permette di fare capire ai ragazzi dove andare. Marioni, anche se si comporta in maniera spigolosa, alla fine viene ringraziato dai ragazzi. Ho avuto una professoressa di letteratura italiana integerrima, me la ricordo ancora e mi ha insegnato molto: servirebbero più insegnanti così”.

La Compagnia del Cigno 2
© Sara Petraglia

Ma nel corso dei sei episodi, e tramite le esperienze dei vari personaggi, si parlerà anche di “manipolazione sentimentale, l’affidamento ai single, abbattimento dei luoghi comuni e dei pregiudizi”: questo quanto anticipato da Cotroneo, che giustamente non ha voluto rivelare troppo.

Una cosa, però, il regista l’ha voluta chiarire, ovvero come mai in questa stagione -girata in piena pandemia- non si faccia riferimento al Covid-19:

“Abbiamo iniziato a girare poco prima [dello scoppio della pandemia] e ci siamo dovuti fermare. Abbiamo dovuto rivedere alcune scene e decidere se raccontare o no quello che stiamo ancora vivendo. Ma ci è sembrato che ogni parola o movimento che avesse a che fare con l’idea di gruppo ora avesse assunto un valore più profondo. In una lezione d’inglese della prima stagione si cita Shakespeare: ‘Solo, non sarai nessuno’. Quel riferimento è diventato più denso di significati oggi. Vorrei che quello che vediamo in questa serie, a cominciare dalla didattica in presenza, alle partecipazioni ai concerti (le riprese di quello di Mika sono state fatte a gennaio 2020, ndr), sia un augurio di quello che deve riprendere tra qualche mese”.

Un auguro che si fa anche Boni:

“Tutto quello che c’era prima tornerà, ma anche meglio”.

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