La caserma, Martina Albertoni abbandona
Martina Albertoni decide di lasciare: “Non riesco ad esprimere la mia personalità”. È il primo abbandono all’interno de La Caserma
Primo abbandono nella caserma di Rai 2. Al termine della seconda puntata un punto di domanda aveva lasciato in sospeso la decisione di una delle reclute: Martina Albertoni. L’allieva ha sofferto in particolar modo l’ambiente in cui stava, un disagio accentuato da una prova di forza che evidentemente l’ha portata allo stremo delle forze oltre che a forte discussioni con il gruppo delle reclute. Questo ha fatto sì che Albertoni arrivasse alla decisione di terminare qui la sua esperienza come mostrato all’inizio del terzo appuntamento del docu-reality.
La stessa sera delle litigate, Martina decide di andare a colloquio con l’istruttore capo Renato Daretti che accoglie la richiesta di un incontro urgente:
Ho deciso di andare via perché non ho un buon confronto con i miei compagni e non riesco ad esprimere la mia personalità. Questo posto non fa per me. Ci sono continui litigi, di vivere così io non ce la faccio più.
Daretti non prova la strada mediazione, piuttosto comprende le ragioni di Albertoni e le dà il permesso di preparare le valige per abbandonare La caserma, non prima di aver salutato il resto dei suoi compagni. Alcune delle amiche più strette hanno tentato invano di riprendere Martina per portarla a ragionare, ma lei non vuole sentirne parlare. Una freddezza che provoca persino reazioni di nervosismo tra coloro che speravano nel ripensamento della ragazza.
Per Elena Santoro, Albertoni non si è integrata per colpa del gruppo, ma anche per colpa sua: “Non si può aiutare chi non vuole essere aiutato e lei non vuole essere aiutata“. Alice Paniccia crede che qualche parola di conforto in più sarebbe stata utile per il passo indietro. Così non è stato evidentemente, Martina Albertoni va via lasciando queste parole nel suo ultimo confessionale da recluta: “Non pensavo di trovare tutta questa competitività, per alcuni versi non vorrei andare via, ma mi sarei demoralizzata“