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La Bibbia, su Rete 4 la miniserie evento tra epicità ed effetti speciali

Su Rete 4 La Bibbia, la miniserie di History Channel record d’ascolti, che racconta i fatti del Vecchio e del Nuovo Testamento con effetti speciali e numerosi attori

pubblicato 23 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 06:36

La Bibbia come non l’avete mai vista, ricca di effetti speciali e rivolta non solo ad un pubblico adulto, ma anche ai più giovani, in modo che possano interessarsi al Libro più famoso del mondo. Queste sono le intenzioni de “La Bibbia”, la serie tv in dieci episodi in onda da questa sera alle 21:15 su Rete 4, record d’ascolti su History Channel.

Merito del successo della miniserie prodotta da Mark Burnett (produttore di “The Voice”) e della moglie Roma Downey sta non solo nelle intenzioni di portare in tv un racconto importante come questo usando uno stile hollywoodiano e rendendo così le vicende del Libro Sacro un grande kolossal, ma anche la collaborazione con numerosi pastori, sacerdoti e teologi, che hanno aiutato autori e produttori nel lavorare alla serie e nello scegliere il modo migliore per raccontare alcuni tra gli eventi più noti si cui si legge nella Bibbia.

Il progetto prevede dieci puntate, suddivise in cinque serate con due episodi ciascuno: la prima parte della miniserie racconta i fatti del Vecchio testamento, le restanti cinque del Nuovo. Numerosi gli episodi raccontati nel corso delle puntate: si inizia con l’Arca di Noè, passando per la prova che dovette superare Abramo (Gary Oliver), a cui Dio chiese di uccidere il proprio figlio, e si prosegue con la liberazione del popolo d’Israele da parte di Mosè (Will Houston), l’Esodo, la storia di Samuele (Paul Freeman), fino ad arrivare, negli ultimi cinque episodi, a raccontare la vita, la passione e la morte e la Resurrezione di Gesù (Diogo Morgado).

Una produzione costata ventidue milioni di dollari, che ha impegnato un cast corale, formato da attori sconosciuti al grande pubblico, per decisione dei produttori, che hanno preferito che il pubblico si concentrasse sulla storia e non sugli interpreti. Le scene esterne sono state girate a Ouarzazate, in Marocco, sfruttando scenari che uniscono un racconto classico ad effetti speciali che permettono di rendere ancora più suggestive le scene di alcuni episodi.

Non sono mancate le critiche: in particolare, c’è stato chi ha accusato i produttori di aver scelto un attore somigliante a Barack Obama, Mohamen Mehdi Ouazanni, per interpretare Satana: un malinteso presto smentito sia dal network che da Burnett, ma che hanno sottolineato come “La Bibbia” abbia creato scalpore e sia riuscita a suscitare la curiosità del pubblico americano. I due produttori, piuttosto, hanno preferito produrre una serie che raccontasse gli eventi della Bibbia in modo consequenziale:

“Parte di ciò che volevamo realizzare era mostrare che la Bibbia non è solo una semplice collezione di storie sconnesse ed analizzate per singole parti. Invece, volevamo mostrare come il Vecchio Testamento sia legato al Nuovo. Come siamo una grande storia con un grande messaggio; Dio ci ama che se fossimo l’unica persona da amare sulla Terra” (fonte: The Huffington Post).

Le prime due puntate della serie sono state viste da 13,1 milioni di telespettatori, e negli episodi successivi la media è stata superiore ai dieci milioni di persone, con un alta presenza di pubblico giovane. L’obiettivo, insomma, è stato centrato, tant’è che la Nbc ha deciso di ordinare un sequel, dal titolo “A.D.: Beyond the Bible”, in onda il prossimo anno, mentre Burnett ha rieditato gli ultimi cinque episodi della miniserie per farne un film, “Son of God”, in uscita lo scorso mese in America.

Rete 4, così punta ancora una volta su una serie evento: dopo “Downton Abbey” ed “Hatfields & McCoys”, la rete si affida ad un racconto molto più popolare, raccontato con un linguaggio diverso dai classici film sul genere e che, per questo, potrebbe interessare fasce di pubblico più giovani, proprio come avvenuto in America. La rete crede molto nel progetto, tanto da curare in particolare il doppiaggio: Paolo Buglioni (che ha doppiato Samuel L. Jackson) sarà la voce narrante, Fabio Boccanera (che ha prestato la voce a Johnny Deep) doppierà Gesù. Inoltre, alla fine di ognuna delle cinque serata (l’ultima parte, sulla Resurrezione di Gesù, andrà in onda a Pasqua), ci sarà un commento di Tatti Sanguineti su come la Bibbia sia stata raccontata nel cinema.

La Bibbia – Il backstage






La Bibbia

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