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La Bella e la Bestia, su Raiuno il film-tv che rilegge in chiave psicologica il celebre racconto

Su Raiuno La Bella e la Bestia, il film-tv che racconta la vicenda di Bella, che va a lavorare nel palazzo di Leon DalVille, principe poco rispettoso, che attraverso una scommessa riscopre l’affetto per gli altri

pubblicato 29 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 20:23

Una delle favole più famose al mondo è stata riadattata per Raiuno: La Bella e la Bestia, il film-tv in onda questa sera e domani alle 21:15, prende spunto dal celebre racconto del 1700 di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve (poi riletta da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont), che ha già subìto numerosi adattamenti al cinema ed in televisione: è di quest’anno l’ultima trasposizione cinematografica della favola, con protagonisti Vincent Cassel e Léa Seydoux, mentre in tv C’era una volta ha riadattato la favola a proprio vantaggio, e The Cw ha prodotto Beauty and the Beast, remake dell’omonima serie tv degli anni Ottanta.

Nella miniserie, prodotta da Rai Fiction, Lux Vide e Telecinco Cinema, con il soggetto di Elena Bucaccio, Mario Ruggeri, Lea Tafuri e Francesco Arlanch, scritta da questi ultimi due, per la regia di Fabrizio Costa, ci si focalizza più sull’aspetto psicologico della Bestia invece che su quello estetico.

Nella Francia di fine Settecento Bella Dubois (Blanca Suarez) è una ragazza solare ed allegra, che vive con il padre, il mercante Maurice (Massimo Wertmuller). Quando perde il carico della sua nave, l’uomo è pronto a venderla per ripagare il debito nei confronti di Leon DalVille (Alessandro Preziosi), principe cinico e cattivo, sfigurato in volto dopo un incendio e che si diverte a prendere in giro le donne ma che dentro di sè soffre per la perdita della moglie. Bella, però, non vuole che il padre venda la sua barca, e decide di andare nel castello del principe a suo servizio.

La tenacia della protagonista incuriosisce il principe ed Hélène (Lea Bosco), sua cugina da sempre innamorata di lui, la quale lo sfida in una scommessa: se riuscirà a sedurre Bella entro due settimane, Hélène accetterà il matirmonio combinato dal cugino, altrimenti sposerà il principe.

La Bestia inizia così a sedurre Bella, che nel frattempo fa conoscenza degli altri abitanti del palazzo: Albertine (Cecilia Dazzi), la governante del castello, il valletto del principe Florian (Andrea Santonastaso) ed Armand (Andy Luotto), zio del principe e padre di Hélène, che vive dentro il suo laboratorio e che sembra nascondere alcuni segreti.

Bella, cercando di capire da dove provengano delle urla, scopre il lato umano della Bestia, permettendo a questa di iniziare a credere ancora negli altri. Ma sua cugina è pronta a tutto pur di impedire a Bella di aiutare il principe, ed escogiterà un piano in cui tutti saranno coinvolti, e che metterà in pericolo i protagonisti.

La serie tv, come detto, riprende il racconto noto a tutti, con qualche modifica, anche nei personaggi: Francesca Beggio è Eveline, Jaime Olias è Andrè, il capitano di vascello che lavora per Maurice, Giovanni Calcagno è Jerome, Tommaso Ramenghi è Oliver, Francesca Chillemi è Corinne, Giusy Buscemi è Juliette ed Alberto Basaluzzo è Bastian.

L’idea degli autori è stata quella di raccontare una Bestia tormentata psicologicamente, con meno attenzione agli effetti speciali, come spiega la Tafuri:

“L’idea di fondo che sin da subito ci ha animato era quella di non puntare sulla mostruosità fisica del personaggio della Bestia– e quindi sul trucco, sull’effetto speciale- come i nostri illustri predecessori avevano fatto, ma di giocare invece sulla mostruosità psicologica e morale. La Bestia ha assunto così i connotati di un principe bellissimo, dal volto solo parzialmente deturpato, ma dall’animo incancrenito; un uomo che odia le donne, che ama umiliarle e manipolarle, che seduce per distruggere; un essere cinico e crudele che deride i sentimenti e ogni spinta ideale perché ha deciso di soffocarli perfino dentro sé, e che per questo si diverte a dimostrare– anche solo per il gusto di vincere una scommessa– come nessuno sia impermeabile al male e al vizio. Un antieroe che trova il suo naturale antagonista nell’eroina della favola, la coraggiosa e altruista Bella, non meno di quanto lei trovi un’antagonista in lui.”

D’accordo il regista:

“La nostra Bestia non è un mostro, è un uomo che nasconde al mondo le sue ferite, semplicemente perché ancora non ha trovato la cura di esse. Non gli interessano i succedanei, perché troppo malati di egoismo narcisistico, né le facili magie. Dunque si aggira nel suo mondo, come anima in pena, un fantasma, alla ricerca disperata di chi quelle ferita potrà lenire. Bella è la sensualità primigenia, senza colpe, il catalizzatore del sentimento irrinunciabile che si sottopone a prove umilianti pur di trasformare l’elemento con cui viene a contatto.”

La Bella e la Bestia, insomma, vuole unire il racconto classico al mistero ed agli intrighi di un film-tv, cercando così di portare sul piccolo schermo un racconto non snaturato ma che abbia delle novità.


La bella e la bestia