La Archibugi al lavoro su uno spot Anti-Aids
Riprenderà forza a breve anche in Italia la strategia comunicativa Anti-Aids che punta a promuovere l’uso del preservativo come soluzione per evitare il contagio del virus dell’Hiv. Sopita da qualche anno dopo un periodo (corrispondente alla fine degli anni ’80 e i primi ’90) nei quali la preoccupazione era elevata, tornerà d’attualità con una spot
Riprenderà forza a breve anche in Italia la strategia comunicativa Anti-Aids che punta a promuovere l’uso del preservativo come soluzione per evitare il contagio del virus dell’Hiv. Sopita da qualche anno dopo un periodo (corrispondente alla fine degli anni ’80 e i primi ’90) nei quali la preoccupazione era elevata, tornerà d’attualità con una spot in preparazione in questi giorni, opera di Francesca Archibugi, che verrà programmato su tutte le maggiori reti anche negli orari solitamente tabù per questo genere di messaggi.
Il numero dei contagi in Italia resta ancora sopra la soglia di guardia (sono oltre 4000 l’anno), la necessità di porre un freno ai comportamenti sessuali irresponsabili che causano la diffusione della malattia sempre più presente. Come raccontato su Corriere.it lo spot della Archibugi avrà come protagonista Ambra Angiolini e segna un nuovo tipo di approccio, più esplicito ma insieme narrativo e non puramente divulgativo.
Due ragazzi entrano nella farmacia dell’aeroporto di Fiumicino. Lui si vergogna, non vuol comprare i preservativi, si fa avanti lei allora. E fanno venire in mente di comprarli anche all’altra donna, che scambia un sorriso con l’uomo con cui, come canta dice Lucio Dalla, s’era scambiata la pelle. A quel punto tutti i passeggeri vanno a comprare preservativi, l’imbarazzo è superato. “Io —dice l’Archibugi— non faccio pubblicità volentieri, sono l’unica che non ci crede in un mondo che ci crede. Ma questa è un’occasione in cui mi sento di crederci anch’io.”
In attesa di vedere il “prodotto finito” non possiamo che augurarci che l’obiettivo venga centrato, sarebbe un bel passo avanti per la comunicazione istituzionale. Infatti è difficile non rilevare come in passato siano state spesso più le pubblicità che avevano lo scopo di “vendere preservativi“, quelle che avevano come committenti le grandi aziende produttrici, a diffondere nell’immaginario collettivo il messaggio sull’importanza dell’uso del profilattico.
Ecco alcuni spot televisivi (non solo italiani) che rappresentano esempi positivi nel campo della promozione dell’uso (e della vendita) dei preservativi.