Home Serie Tv L’isola, su Raiuno la fiction “fantaecologica” (ed ispirata da Gente di mare)

L’isola, su Raiuno la fiction “fantaecologica” (ed ispirata da Gente di mare)

Su Raiuni L’isola, fiction ambientata sull’Isola d’Elba, minacciata da una multinazionale

pubblicato 2 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 23:44

Doveva essere uno spin-off di “Gente di mare”, altra fiction di Raiuno in onda per due stagioni, ed invece “L’isola”, dodici episodi in onda da questa sera alle 21:30 e domani alle 21:10, durante la lavorazione del progetto è diventata una serie a sè stante (di cui trovate tutte le informazioni su Blogapuntate), che in comune con la suddetta serie tv ha però il ruolo importante all’interno della vicenda della Guardia costiera.

Prodotta da Raifiction e Palomar e scritta da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli e Massimo Bavastro (tutti e tre al lavoro su “Gente di mare”), con Alberto Negrin, che ne è anche regista, “L’isola” si presenta come una fiction “fantaecologica” che racconta, attraverso una vicenda fatta di azione e misteri, il lavoro della Guardia costiera e la passione dei suoi uomini nel difendere il mare.

La storia è ambientata all’Isola d’Elba, dove è cresciuta ed ora lavora il tenente di vascello Tara Riva (Blanca Romero, Irene in “Fisica o chimica”), che ha fatto del suo affetto verso i luoghi in cui vive una vera e propria missione. Suo marito è Luca (Marco Foschi), ricercatore al lavoro in una piattaforma della Tunisia, dove sta estraendo, per conto della multinazionale Energysealine, idrato di metano, una preziosa molecola che racchiude acqua pura e gas nonchè interessante ed utile fonte di energia.

L’isola
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L’estrazione di questa molecole richiede molta precisione ed attenzione, motivo per cui gli interessi intorno all’idrato di metano sono molto alti, e sembrano attirare l’attenzione di molti. Quando un attacco di una banda provocherà l’esplosione della piattaforma su cui lavora Luca, Tara decide di andare in Tunisia per indagare, grazie anche alla segnalazione di una biologa sopravvissuta ad un misterioso incidente aereo vicino all’isola.

Le indagini di Tara s’intrecciano con quelle del latitante Adriano (Simone Montedoro, “Don Matteo”), che sta indagando per scoprire chi possa esserci dietro l’incidente aereo, nel quale è morta sua madre. I due iniziano a pensare che gli eventi potrebbero essere collegati, e che alla base di tutto ci possa essere lo studio intrapreso dalla biologa su degli strani comportamenti delle balene.

A pagarne le conseguenze è Vedrana (Irena Goloubreva), figlia di Leopold Amery (Andrea Giordana), capo della multinazionale, durante un’uscita in barca. Proprio Leopold, però, insiste affinchè le estrazioni dell’idrato di metano non si fermino, e procede con le operazioni anche nei pressi dell’isola, che ora rischia di vedere compromessa la propria sicurezza.

Sul caso lavora anche Elena (Alexandra Dinu), un’hacker incaricata da Leopold di rintracciare il blogger che si firma Tarek e che sembra sapere troppe cose sui lavori della multinazionale, compresi i danni che potrebbe recare all’ambiente. L’indagine di Tara ed Adriano si unisce alla ricerca di Elena ed alle sorti di Luca, in una vicenda che sembra voler raccontare soprattutto la scarsa attenzione dell’uomo verso la natura.

Obiettivo della fiction, definita un “film in dodici puntate” è, secondo il regista, “far capire ‘divertendo’, ‘emozionando’ ‘stupendo’ e ‘sorprendendo’ che non ci sono realtà indipendenti ma che tutto è assolutamente interconnesso, che tutti siamo sulla stessa zattera.”

Per farlo, è stato deciso di raccontare oltre alla vicenda relativa al traffico di idrato di metano, anche il triangolo amoroso che coinvolgerà Tara, Luca ed Adriano:

“Tutto avviene, immagino, con un’alternanza di ‘vittorie’ ora dell’uno ora dell’altro. Un triangolo che non deve mai esaurire la sua potenza emotiva e drammaturgica. Un triangolo in grado di darci continue sorprese e rovesciamenti di situazioni. Un triangolo in cui nei momenti di maggior tensione sentimentale dovrebbe verificarsi qualche cosa di eccezionalmente drammatico e pericoloso per uno o due o addirittura tutti e tre gli elementi del triangolo. Ecco perché anche il nostro eventuale triangolo amoroso riuscirà a mantenere la sua interconnessa umanità, i suoi principi fondamentali, non rinnegherà mai i valori dell’amicizia, della lealtà, del rispetto, anche se entrano o potrebbero entrare in conflitto con i propri bisogni amorosi, anche se l’Amore per definizione esclude, perché è possessivo.”

Oltre alla bellezza delle location in cui si svolgono i fatti, ovvero la Tunisia e l’Isola d’Elba -in particolare le località di Marciana Marina, Torre della Linguella, nel centro storico di Portoferraio, Capoliveri e anche sulle isole di Pianosa, Capraia, Gorgona e Montecristo- uno dei punti forti de “L’isola” è anche la colonna sonora, realizzata per l’occasione dal maestro Ennio Morricone.



L isola, la fiction di Raiuno

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