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Kings: la storia di Davide e Golia riadattata dalla Nbc, da stasera su Joi

Dopo aver mandato in onda, ieri sera, “My own worst enemy”, anche stasera Joi di Mediaset Premium trasmetterà una nuova serie andata in onda sulla Nbc. Trattasi di “Kings”, tredici episodi trasmessi in America a marzo ed in onda, appunto, da stasera alle 21.Dietro all’idea di questo show drama/politico c’è Michael Green, già al lavoro

pubblicato 11 Dicembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 20:23

Dopo aver mandato in onda, ieri sera, “My own worst enemy”, anche stasera Joi di Mediaset Premium trasmetterà una nuova serie andata in onda sulla Nbc. Trattasi di “Kings”, tredici episodi trasmessi in America a marzo ed in onda, appunto, da stasera alle 21.

Dietro all’idea di questo show drama/politico c’è Michael Green, già al lavoro su “Everwood” ed “Heroes”, il quale si è buttato nella rischiosa missione di rendere attuale un’antichissima storia, ovvero quella di Davide e Golia, raccontata nell’Antico Testamento.

Protagonista di questa “versione” è, così, un soldato di nome David Shepherd (Christopher Egan, “Vanished”), che conosciamo durante una guerra combattuta contro la Repubblica di Gath. In quest’occasione, David si troverà contro un carroarmato, soprannominato dai nemici “Golia”: grazie ad un suo gesto eroico, David sconfiggerà Golia e riuscirà a liberare il soldato Jack (Sebastian Stan, “Gossip Girl”), che altri non è che il figlio del Re del Regno di Gilboa.

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Proprio Re Silas (Ian McShane, “Deadwood”), artefice dell’unione del Regno di Gilboa coi regni di Carmel e Selah, farà entrare David a corte, promuovendolo a Capitano per aver salvato il figlio. Nei palazzi del Re, però, non mancano i problemi, e così, tra alleanze e complotti, David dovrà abituarsi presto a capire chi starà dalla sua parte e chi no.

Ambientato in epoca moderna, “Kings” cerca di sfruttare la storia di come Davide diventò il secondo Re d’Israele offrendo una storia che sicuramente incuriosirà gli amanti di “The Tudors” e del genere storico in generale. Purtroppo, questo genere non è apprezzato dal pubblico generalista tanto quanto quello della tv via cavo, e “Kings” s’è dovuto arrendere dopo sole sei puntate, quando la Nbc ha deciso di sospenderlo e trasmettero in estate, per causa dei bassi ascolti che stava ottenendo.



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