Killing Eve riparte su TIMVISION tra conferme e poche certezze “nessuno è al sicuro”
Quando una serie conferma tutte le sue qualità è sempre positivo: Killing Eve torna da oggi 8 aprile ogni lunedì su TIMVISION
Sono passati 365 giorni dal debutto di Killing Eve 1 su BBC America.
365 giorni in cui la serie si è imposta come una delle migliori novità del 2018, una di quelle produzioni che spiccano nel magma difforme che è oggi la serialità, una di quelle che puoi consigliare di recuperare senza rischiare di far brutta figura. Sandra Oh ha vinto il Golden Globe come miglior attrice e nel frattempo TIMVISION che aveva portato in Italia la prima stagione a mesi di distanza dal debutto americano, adesso la rilascia in contemporanea con AMC e BBC America. L’appuntamento è quindi ogni lunedì sulla piattaforma di streaming TIM da oggi 8 aprile.
365 giorni …e 30 secondi
Nel mondo saranno anche passati 365 giorni ma sullo schermo il tempo trascorso è decisamente ridotto: 30 secondi. Il primo episodio di Killing Eve riparte esattamente 30 secondi dopo la fine della scorsa stagione, con Eve (Sandra Oh) che ha appena accoltellato Villanelle (Jodie Comer).
Naturalmente Villanelle non è morta e il panico che il gesto provoca in Eve, una semplice impiegata dei servizi britannici che si ritrova a impugnare un’arma, aiuta la fuga dell’assassina, inseguita anche da quelli che erano i suoi datori di lavoro.
Una scelta azzeccata di Emerald Fennell, nuova showrunner al posto di Phoebe Waller che resta produttrice, che permette di mantenere accesa la fiamma della serie senza stacchi e senza pause, per lo spettatore e per i personaggi. Vedremo come Villanelle riuscirà a cavarsela ma soprattutto come reagirà Eve che spera ancora di poter tornare alla sua vita tranquilla con il marito e si ritroverà catapultata nuovamente in una caccia alla donna.
“Nessuno è al sicuro” in Killing Eve ha ribadito Fennell, nè Eve, nè Villanelle nè nessun altro personaggio può essere tranquillo di proseguire indenne la corsa della serie amata da pubblico e critica e tratta dalle novelle di Luke Jennings.
Un rapporto morboso carico di umorismo
“Le donne non accoltellano” dice Gabriel vicino di letto di Villanelle quando finisce in ospedale per riprendersi dalla ferita.
Ovviamente Gabriel sbaglia, non sa la verità e la sua affermazione riassume un po’ tutti gli stereotipi che questa serie al femminile vuole infrangere. Le donne accoltellano, sanno far ridere, sono sarcastiche e soprattutto possono portare avanti una serie thriller-spy senza bisogno del classico belloccio eroe.
Non ci sono eroi in Killing Eve, solo personaggi in preda a una continua confusione, persi nel girovagare delle loro vite. Due donne protagoniste, morbosamente attratte l’una dall’altra come un gioco perverso di seduzione senza contatto. Eve e Villanelle ora che si conoscono, si incontreranno presto di nuovo, indubbiamente. Non possono essere lasciate troppo separate.
La forza di questa seconda stagione sarà tutta costruita su queste due vite parallele ma destinate a incontrarsi e scontrarsi.
Sono i piccoli particolari, le piccole scene a dare il tono all’intera serie, a caratterizzare Killing Eve come qualcosa di unico nella serialità contemporanea. Ovviamente ci sono le componenti classiche dello spy-thriller ma il tutto riletto in una formula innovativa, ironica, schietta, come ben rappresentato dalla scena in obitorio, tutta al femminile, di questo primo episodio.
Una serie scritta da donne, con donne protagoniste, permette di giocare con la femminilità, con le emozioni senza scadere nel banale e nel ridicolo e soprattutto senza peccare di superbia. Villanelle sa quello che vuole e sa quali caratteristiche usare in ogni momento per ottenerlo, è un’abile seduttrice e manipolatrice cui è impossibile sfuggire. Eve è il suo perfetto contraltare una donna che forse non sa nemmeno lei quello che vuole, stretta dalla semplicità della vita di prima e il fascino del pericolo che ha davanti, ma che segue il corso degli eventi provando, talvolta, a controllarli ma per lo più reagendo più che agendo.
Il primo episodio della seconda stagione di Killing Eve prosegue nel solco tracciato, non tradisce le aspettative e mostra come è ancora possibile nel 2019 fare una serie che non cerchi in ogni modo di piacere a tutti, può sembrare scontato, ma come tutto quello che succede nella serie, non lo è.