Kevin Can F*** Himself, sit-com e black comedy per un’esperienza tv tutta nuova: recensione e trama
Allison è bloccata nel mondo del marito Kevin, che vive come in una sit-com. Non le resta che trovare un modo per evadere dal suo matrimonio infelice…
Fonte: Amc
Passare dalla più classica delle sit-com made in Usa ad una black comedy nel giro di una scena, più volte all’interno di un episodio e con un intento narrativo e contenutistico ben preciso: la sfida, ambiziosa ma estremamente affascinante, è stata colta da Valerie Armstrong, che ha creato la nostra prossima passione seriale, ovvero Kevin Can F*** Himself, in Italia disponibile da venerdì 27 agosto 2021 su Amazon Prime Video. Curiosi anche voi di sapere perché questa serie ci ha colpito così tanto? Ve lo sveliamo qui sotto!
Kevin Can F*** Himself, la trama
Siamo a Worcester, Massachusetts. Qui vive la protagonista Allison McRoberts (Annie Murphy), 30enne che non si capisce bene come si è ritrovata in un matrimonio che non la soddisfa per niente. Suo marito, Kevin (Eric Petersen), è un uomo senza ambizioni, con capricci infantili e che vive alla giornata, costruendo la sua vita sul modello di una sit-com americana qualsiasi, affiancato dall’amico Neil O’Connor (Alex Bonifer) e dal padre Peter (Brian Howe).
Allison si trova di fatto bloccata tra due prospettive: la prima è quella che la vede coinvolta nei panni di moglie di Kevin, sempre in secondo piano e pronta ad essere smentita -anche quando ha ragione- dal marito, noncurante della sua opinione. Queste situazioni, all’interno della serie, vengono raccontate utilizzando il formato, appunto, della sit-com, con risate registrate, riprese multicamera e luci da studio televisivo ben piazzate.
Ma quando Kevin non è in scena, tutto cambia, lasciando spazio alla prospettiva di Allison e della sua vita infelice: cambiano i colori -più tendenti allo scuro-, cambia la regia, che predilige la single camera e, soprattutto, cambiano i toni. La serie diventa una black comedy che rivela il malessere della protagonista e la sua rabbia per essere ingabbiata in un ruolo che non le permette di avere un futuro. L’unico personaggio che sembra capirlo è Patty (Mary Hollis Inboden), parrucchiera nonché sorella di Neil e vicina di casa. L’unico modo per Allison di uscire da quest’incubo è sbarazzarsi di Kevin…
Kevin Can F*** Himself, la recensione
In un mondo in cui il politicamente corretto sta diventando più che un’occasione di rispetto verso gli altri una vera e propria norma da dover seguire, Kevin Can F*** Himself ci fa viaggiare indietro nel tempo. A vedere il personaggio di Allison (e tanti complimenti ad Annie Murphy per la sua interpretazione: non era facile portare in scena più mood all’interno di un’unica serie), infatti, la mente non può andare a protagonisti di altre serie tv, diventati mitici, come il Walter White di Breaking Bad o il Dexter dell’omonima serie.
Come loro, Allison è un personaggio di cui capiamo fin dal primo episodio le intenzioni non proprio benevoli nei confronti del marito: la prima stagione della serie è quindi un lungo viaggio che la donna fa dentro di sé ma anche nel mondo reale, lontano dalle risate di plastica da cui si fa circondare Kevin, cercando un modo per farlo fuori. Un personaggio che pensa ed agisce uscendo dai binari dell’illegalità, ma con cui il pubblico riesce ad empatizzare da subito.
E’ lei che fa da traino in quelli che diventano effettivamente due mondi ben distinti, come se il Multiverso fosse arrivato anche a Worcester. In questo, Kevin Can F*** Himself ci regala un grande lavoro produttivo e creativo, con degli sceneggiatori capaci di costruire scene ad hoc per le parti sit-com ed altrettante per le parti drama, senza mai far perdere credibilità ed aderenza a nessuna delle due.
L’idea di unire due generi così lontani in un unico racconto è venuta a Valerie Armstrong dopo le polemiche sorte sulla sit-com della Cbs Kevin Can Wait (a cui s’ispira, seppur mai citandola, il titolo della serie), con Kevin James. Tra la prima e la seconda stagione, infatti, i produttori decisero di eliminare il personaggio della moglie del protagonista (interpretata da Erinn Hayes), concentrando tutte le scene sul personaggio di Kevin, appunto.
Kevin Can F*** Himself vuole farci quindi ragionare sui ruoli di genere all’interno delle sit-com americane, la cui costruzione per anni (o addirittura decenni) si è basata su un’impostazione prevalentemente maschilista, in cui il capofamiglia, a prescindere dalle sue folli decisioni, era il leader indiscusso. Alla donna, o meglio alle mogli, restava il compito di raccogliere i cocci, fare spallucce e sopportare. Certo, tutto era costruito per raggiungere la risata del telespettatore, e va ricordato come spesso nelle sit-com il protagonista maschile diventava anche oggetto di scherno da parte della partner femminile, che assumeva così il ruolo della più saggia della coppia (seppur spesso inascoltata).
Fin dal titolo, Kevin Can F*** Himself vuole scardinare questo formato, aprendo nuove porte e dando al pubblico una consapevolezza differente di ciò che vede in televisione. I ruoli cambiano, o meglio, solo quei ruoli che sanno evolvere sapranno sopravvivere nella giungla televisiva di oggi: se Kevin resta impantanato nelle sue assurde idee e nelle risate preregistrate, Allison sa già che quel percorso intrapreso, per quanto oscuro e pericoloso, è la sua unica via di uscita e di salvezza, magari verso un mondo in cui potrà davvero essere se stessa.
Allison è sicuramente uno di quei personaggi per cui non si può non fare il tifo, proprio come i sopra citati Walter White e Dexter. Era da tempo che la tv non proponeva una serie come Kevin Can F*** Himself -capace di giocare con i generi, di sovvertire le regole e di fare sperimentazione-. Questa volta, il politicamente corretto non ha potuto fare nulla.
Kevin Can F*** Himself, il cast
Alla guida del cast della serie c’è Annie Murphy, attrice canadese che è diventata popolare grazie al ruolo di Alexis Rose in Schitt’s Creek, per cui nel 2020 ha vinto un Emmy Award come Miglior attrice non protagonista di una comedy. Al suo fianco, troviamo Eric Petersen, noto negli Stati Uniti per essere stato Shrek nel musical tratto dal celebre cartone animato.
Nel cast ci sono anche Mary Hollis Inboden, tra i protagonisti della comedy The Real O’Neals; Alex Bonifer, visto in alcuni episodi di Superstore; Brian Howe, comparso anche in The Client List, Justified e Chicago Fire e Raymond Lee (è Sam, vecchio amico di Allison che torna in città come proprietario di una tavola calda), visto in Here and Now. Da segnalare anche la presenza di Robin Lord Taylor (è Nick), attore famoso per essere stato Oswald Cobblepot, il futuro Pinguino, in Gotham.
Kevin Can F*** Himself, il trailer
Ecco il trailer della serie tv.
Kevin Can F*** Himself, streaming: dove vederlo?
Kevin Can F*** Himself è disponibile in streaming dal 27 agosto 2021 su Amazon Prime Video e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. Il servizio fa parte dell’offerta che Amazon Prime mette a disposizione dei suoi abbonati: il costo è di 36 euro l’anno o di 3,99 euro al mese. Il primo mese è gratuito. E’ possibile annullare l’iscrizione in ogni momento.