Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna e i soliti trucchetti: divertimento organizzato e confezione patinata
Su Prime Video, è disponibile la prima stagione di Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, game show musicale condotto da Dargen D’Amico.
Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, game show musicale disponibile su Prime Video, è un compendio di tutto ciò che la tv sa offrire quando c’è una palese scarsità di idee e anche una certa frettolosità nel realizzarle: affidarsi alla caciara organizzata e proporre al pubblico format dalla confezione patinata.
Il divertimento forzato, artificioso, abbinato ovviamente all’improvvisazione, è il fulcro di tanti programmi televisivi andati in onda negli ultimi anni. Tra quelli attuali, non andati affatto bene tra l’altro, si potrebbero citare senza dubbio Fake Show e Liberi Tutti, entrambi figli molto somiglianti di Stasera tutto è possibile.
La confezione patinata, invece, caratteristica peculiare soprattutto delle piattaforme, è quella confezione che, ad esempio, può trasformare agli occhi di chi guarda una semplice e banale intervista, come quella concessa da Ilary Blasi in Unica, in un capolavoro di Gianfranco Rosi.
In Karaoke Night – Talenti Senza Vergogna, c’è tutto questo.
Nel nuovo format di Prime, un gruppo di vip si lascia andare a giochini musicali basati sul karaoke, partoriti tra l’altro con uno sforzo cerebrale minimo, dove la priorità è una sola ossia fare casino, perché se fai casino, chi ti guarda pensa che tu ti stia divertendo. O almeno questa dovrebbe essere la regola che viene impartita ai partecipanti di questo tipo di programmi.
Karaoke Night è un game indiscutibilmente figlio del successo di LOL – Chi ride è fuori, che ha già partorito un altro figlio, poco tempo fa, Prova Prova Sa Sa, un altro show col principale fine di urtare i nervi e poi, forse, di far divertire.
Anche in Karaoke Night, c’è la sigla figa, un gioco che si svolge tutto in un colpo solo, un’impostazione da docu-reality. Se a LOL vince chi non ride, qui vince chi offre performance musicali senza vergogna, come recita appunto il sottotitolo, lasciandosi completamente andare.
Le difficoltà aumentano gioco dopo gioco, c’è qualche ospite (Cristiano Malgioglio e i Cugini di Campagna) ma il gioco in sé non è importante, la cosa fondamentale, come già detto, è solo offrire un’immagine divertita di se stessi.
Peccato, però, che in più di un’occasione, la situazione comica, nonostante l’effettiva buona volontà dei partecipanti, neanche si concretizza e anche per Dargen D’Amico, di cui il sarcasmo e la tagliente ironia sono televisivamente noti, alla fine rimane poco da commentare. Il cantautore/rapper, a volte, appare quasi spaesato.
Non solo il divertimento ma anche tutto il resto sembra poco credibile: i dialoghi nel bar e nei bagni, le “strategie” e la tensione da reality, i soliti “fuori campo”.
Ti chiedi se ti stai divertendo e la risposta è una sola: no.
Guardare vip che si divertono, quindi, al momento, è il presente dell’intrattenimento televisivo, un presente che non meritiamo.
O forse sì.