Home Notizie K2 – La montagna degli italiani: Giuseppe Cederna a TvBlog: “La puntata di stasera è il clou della storia”

K2 – La montagna degli italiani: Giuseppe Cederna a TvBlog: “La puntata di stasera è il clou della storia”

Dopo la prima puntata della fiction abbiamo fatto due chiacchiere con uno dei protagonisti, Giuseppe Cederna, ripercorrendo i momenti più belli della puntata e facendoci raccontare cosa accadrà nella seconda e ultima parte.

pubblicato 19 Marzo 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 20:09


Ieri sera è andata in onda la prima puntata della fiction K2 – La montagna degli italiani, che si concluderà questa sera su Rai 1. Una storia che racconta il successo di un gruppo di italiani, nel 1954, che riesce nell’impresa quasi impossibile di conquistare la vetta della seconda montagna più alta del mondo. Nella prima puntata abbiamo fatto la conoscenza di alcuni di quegli uomini, gli alpinisti Walter Bonatti (Marco Bocci), Achille Compagnoni (Massimo Poggio), Lino Lacedelli (Michele Alhaique) e Mario Puchoz (Giorgio Lupano), quelli che sulla montagna ci sono andati davvero, ma anche e soprattutto del professor Ardito Desio, geologo, studioso e esploratore che ebbe l’idea della spedizione e che riuscì a convincere il primo ministro Alcide De Gasperi a finanziarla.

Abbiamo fatto stamattina due chiacchiere con Giuseppe Cederna, l’attore che ha prestato il suo volto al professor Desio, e abbiamo cercato di capire di più su questa fiction, che ha senza dubbio avuto il coraggio e il pregio di distaccarsi completamente da quello che siamo abituati a vedere in tv, oltre ad appassionare quasi 5 milioni di telespettatori. Forse non tantissimi per gli standard delle fiction da prima serata della Rai, ma certamente non pochi. Va poi sottolineato, se mai ce ne fosse bisogno, che non sempre purtroppo indici d’ascolto e qualità vanno di pari passo, e anche di questo abbiamo conversato con Giuseppe, che si è lasciato andare a qualche anticipazione su ciò che vedremo questa sera.

Per iniziare, partirei da un commento di questa mattina di uno degli sceneggiatori di K2, che su Tvblog ha scritto, in relazione agli ascolti della fiction: ‘Speravamo in qualche punto in più ma obbiettivamente è una storia di nicchia, per di più tutta settentrionale’. Tu cosa ne pensi?

Sì, in parte è vero, ma la prima parte era una sorta di presentazione dei personaggi, mentre questa sera, nell’ultima parte, ci sarà il clou della storia. Poi credo che per Rai1, per le fiction a cui siamo abituati, per il tipo di storie a cui siamo abituati, questo sia comunque un successo: questa è una storia molto particolare, diversa dalle solite, una storia che parla di uomini in montagna, e non di uomini che vivono una storia in città, magari il solito giallo che fa ascolti. Anche se questa sera ci sarà il clou della vicenda, con una notte passata a 8 mila metri, con l’attesa drammatica al Campo base. Diciamo che questa sera ci sarà una puntata molto diversa, non so se in meglio o in peggio, ma senza dubbio dal punto di vista della spettacolarità è una cosa nuova. È una storia che si sviluppa in un certo modo, ed è anche vero che l’Italia non è un Paese tutto di montagne, ma credo che i conflitti tra i personaggi, i lati umani che vengono fuori siano comunque realizzati molto bene e in essi ci si possa identificare tanto l’uomo del Nord quanto quello del Sud.

Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 – La montagna degli italiani

Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani

Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani

Indici di ascolto e qualità di un prodotto: credi che vadano sempre di pari passo nella nostra televisione?

No, è vero, anche se poi per un prodotto televisivo lo share è una cosa molto importante. Io sono molto contento del risultato di K2 su Rai1, e penso e spero che stasera ci sia ancora di più la voglia di guardare e sapere come va a finire questa avventura che ha cambiato la storia del nostro Paese e che ha cambiato la vita non solo di quelli che sono saliti, ma di tutti quelli che hanno in un certo modo preso parte a questa impresa. Io, dal mio punto di vista, sono soddisfatto del risultato, e sono felice di aver lavorato con degli attori molto bravi che hanno avuto lo spirito di gruppo, cosa che in montagna è importantissima. Quando fai un viaggio insieme, viene fuori il meglio e il peggio delle persone, devo dire che tra di noi attori è venuto fuori sempre il meglio, anche in condizioni molto difficili, in montagna, al freddo, in condizioni scomode.

Ho scoperto solo ieri che tu sei veramente un alpinista. Puoi raccontare a chi come me ‘viene dal mare’, cosa spinge un uomo a cercare un rapporto così stretto con la montagna? Cosa affascina di una passione che spesso è anche pericolosa?

È vero, ho la passione per la montagna e poi sono bisnipote di un grande alpinista, di uno di quegli uomini veri dell’inizio del ‘900 che andavano in montagna d’estate e d’inverno, con gli stessi mezzi o forse con mezzi minori rispetto agli alpinisti andati alla conquista del K2. Lui ha esplorato, aperto rifugi, fatto conoscere la montagna, raccolto minerali. Chi va in montagna sa benissimo di rischiare la vita e lo mette in conto. Andare in montagna è una fascinazione, un amore, un sogno, una cosa importantissima nella vita di un uomo, perché se non abbiamo i sogni viviamo tristemente e viviamo male. Per chi ama la montagna è difficile da spiegare perché si rischi la vita: è la domanda che tutti si fanno, gli stessi alpinisti se la fanno, ma è fare qualcosa con i propri mezzi, sperando di farla bene. E poi l’ambiente della montagna ti porta vicino a tutto quello che è la spiritualità, a ciò che ti spinge a conoscere te stesso, anche con i tuoi limiti. È una sorta di sfida con se stessi, ma è anche un piacere assoluto: sentire il silenzio, toccare la pietra, seguire le tracce degli animali… È un’esperienza, che tu sia religioso o no, profondamente spirituale. Al di là dei record, la montagna è un ambiente straordinario.

Questa tua preparazione nell’alpinismo immagino ti abbia aiutato a entrare meglio nel tuo personaggio e anche ad affrontare le riprese che si sono svolte in Austria a oltre 3500 metri d’altezza…

Sì. Il mio personaggio, Ardito Desio, è il capo spedizione, ma è anche salito molto. Era un esploratore e un uomo molto forte. È stato al Campo base per la maggior parte del tempo, e da lì comandava i suoi uomini. Poi è salito anche al Campo Due fino a 6.400 metri, e devo dire che recitare e vivere questa esperienza ad alta quota, tra le montagne di Innsbruck è stata una grande fortuna. Di questo devo ringraziare anche i miei compagni d’avventura.

La frase che più mi ha colpito di questa prima parte è quella del professor Desio a De Gasperi “È l’occasione per ridare agli italiani l’orgoglio di essere italiani, per aiutare l’Italia a fare un passo verso il cielo”. Una frase di grande attualità per questo momento storico che stiamo vivendo, non trovi?

In questo momento storico c’è ben poco per cui essere fieri dell’Italia, proprio come allora. È un momento economico e politico molto difficile, in cui si ha bisogno di speranza. E questa ficiton fa la sua piccola parte, dando l’esempio di persone che collaborano tutte insieme per raggiungere un risultato, è questo il bel messaggio della storia. Nella puntata di questa sera poi si vedrà ancora di più questa cosa, quando succederà ad alta quota un dramma, che rischiava di costare la vita a uno degli alpinisti migliori del mondo, Walter Bonatti, che rimane a più di 8 mila metri d’altezza senza tenda, obbligato a stare sveglio per tutta la notte e a tenere sveglio anche l’alpinista pakistano Amir Mahadi, per evitare di morire. La moglie di Bonatti mi ha raccontato che il marito ha passato tutta la notte abbracciando Amir, raccontandogli storie della sua infanzia, facendogli vedere le stelle, tenendolo sveglio e riuscendo a salvargli e salvarsi la vita.

La montagna qui è protagonista, e le riprese in montagna sono certamente una delle cose che più mi ha affascinato di questa prima parte della fiction. Invece per te, vedendola per la prima volta, quale è stata la cosa che ti ha colpito di più?

Ci sono cose positive e cose negative. Un attore quando si rivede è sempre molto critico, quindi credo che in molte cose potevo fare meglio. La cosa positiva è il lavoro di gruppo che abbiamo fatto, e credo che questo si percepisca. La cosa più negativa, invece, è purtroppo il doppiaggio. Io sono abituato a girare film e a lavorare in teatro, a lavorare in diretta con la mia voce e sono molto più bravo così che con il doppiaggio. Questo però fa parte di quello che accade quando si lavora con una produzione internazionale, per cui le fiction vanno girate in inglese e quindi viene meno quella che è la recitazione in diretta con la propria voce che secondo me è una cosa importante e una delle cose che più si sentono poi a prodotto finito. Io poi questa cosa la patisco molto. Detto questo, poi è chiaro che la cosa andava fatta così ed è stata fatta.

Invece, per quanto riguarda il tuo personaggio, la cosa che più mi è rimasta impressa è stata la caparbietà e la durezza del professor Desio. Era davvero così?

Il professor Desio era molto duro, aveva una preparazione militare e trattava i suoi alpinisti con molta stima ma come delle pedine. Non era permessa agli alpinisti nessuna idea personale, nessun tipo di discussione, lui doveva essere chiamato ‘professore’, era molto severo, al limite dell’antipatia e della durezza estrema. Io ho cercato di fare del mio meglio, anche se poi c’è stato chi mi ha detto che non sono stato abbastanza cattivo (ride, ndr), ma poi la sceneggiatura era quella e quella ho seguito. Nonostante tutto ho cercato di dare anche dei lati un po’ più umani e vediamo se qualcuno in più verrà fuori questa sera… Anzi no, perché stasera dovrà essere ancora più duro per portare i suoi lassù, alla conquista della vetta. Quindi mi raccomando, stasera tutti davanti alla tv a vedere come va a finire!

Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani
Giuseppe Cederna è il professor Ardito Desio in K2 - La montagna degli italiani