Junior MasterChef Italia, su SkyUno dal 13 marzo 2014: le anticipazioni
Terminati i casting e decisi i giudici, la prima edizione di Junior MasterChef Italia prende forma: 12 concorrenti per 10 puntate, di cui le prime due dedicate alle ultime fasi del casting.
La prima edizione di Junior MasterChef Italia è ormai realtà: decisa la triade di giudici – composta da Lidia Bastianich (mamma di Joe), Alessandro Borghese e Bruno Barbieri – e chiuse le fasi preliminari dei casting, sono al via le riprese di uno dei talent culinari più sorprendenti della storia della tv (e chi ha visto almeno una puntata della versione australiana lo sa).
La Stampa aggiorna la data del debutto della versione italiana: dal presunto dicembre 2013 si passa al 13 marzo 2014. Un’indicazione estremamente precisa che sa di ufficialità: di certo si tratta di un giovedì, a conferma che SkyUno ha messo su quello slot il cappello da chef e non intende rinunciarci: giovedì19 dicembre, infatti, partirà MasterChef Italia 3 – la versione ‘per adulti’, la cui registrazione è appena terminata.
La versione italiana di Junior MasterChef non sarà molto diversa da quella degli altri Paesi: sono previste 10 puntate, di cui le prime due dedicate all’Hangar, l’ultima fase di selezione cui vengono ammessi 40 aspiranti chef e che porterà alla selezione dei 12 concorrenti ufficiali, gli unici a poter indossare un grembiule tra i 3000 che si sono candidati ai casting.
Per quanto riguarda le prove, come già anticipato, restano in vigore le prove canoniche della versione senior, ovvero la Mystery Box, l’Invention Test, il Pressure Test, le sfide a squadre e i duelli, con la partecipazione diretta, in alcuni casi, anche dei giudici che non si limiteranno a osservare e valutare, ma si sporcheranno le mani per aiutare i piccoli chef.
Molto più marcata la presenza di genitori e parenti dei più piccoli rispetto alle altre edizioni del programma: si sa, in Italia è difficile combattere il fenomeno della ‘mamme apprensive’, per cui meno ‘indipendenza’ e più ‘coccole’, a quanto emerge dalle indiscrezioni della vigilia.
La differenza sostanziale tra la versione senior e junior di MasterChef è nel meccanismo di eliminazione: non ci sarà un eliminato a puntata ma una classifica a punti che porterà periodicamente a un’eliminazione di più concorrenti in una volta sola. Un modo per ‘condividere’ l’eliminazione e per non creare eccessiva competitività, né delusione, tra i concorrenti. A tutti viene consegnato un trofeo e un attestato di partecipazione e se verrà confermato il modello australiano, il trofeo per il vincitore sarà identico a quello degli altri classificati. Per il premio finale attendiamo, però, indicazioni ufficiali sull’eventuale montepremi in denaro; pochi dubbi sulla pubblicazione di un libro di ricette.
Con tanti bambini ‘tra i piedi’ l’atmosfera negli studi di MasterChef sarà particolarmente ‘adrenalinica’: entusiasta del progetto è senza dubbio Nils Hartman, Direttore Produzioni Originali Sky, che non sta nella pelle e ‘frigge’ dal desiderio di presentare al pubblico italiano la versione ‘tricolore’ dello spin-off del talent culinario più amato del pianeta:
“Dopo il successo dello show per grandi, che ha finito per coinvolgere anche molti bambini che a casa provano a cucinare aiutati da mamme e nonne, era inevitabile produrre Junior anche da noi. Sappiamo già che ci darà delle soddisfazioni”,
ha detto a La Stampa. Io spero solo che gli adulti non si intromettano troppo nella gara dei bambini: non ne hanno bisogno
.Junior MasterChef Italia da dicembre 2013 su SkyUno: casting aperti
Debutta a dicembre Junior MasterChef Italia, spin-off del celebrato MasterChef destinato a concorrenti di età compresa tra gli 8 e i 13 anni.10 puntate in tutto per una ‘strenna’ perfetta il Natale 2013.
Se vi sembra assurdo cercare uno chef in erba evidentemente non avete mai seguito neanche una puntata di Junior MasterChef Australia, da tempo replicato su SkyUno e Cielo. Alzi la mano chi, invece, vedendone anche solo un minuto non abbia sentito cadere la mascella a terra di fronte ai piatti preparati da quei ‘mostri’ di bambini che sfilavano davanti ai giudici con manicaretti che Cracco sogna la notte.
Mascella a terra anche nel vedere i piccolissimi chef alle prese con coltelli, fornelli, forni, senza mai un cedimento, anzi con il piglio del professionista che maneggia e gestisce preparazioni e cotture con grandissima tecnica. Roba da far svenire la tipica mamma italiana, pronta a sbiancare nel vedere il figlio con un paio di forbici da bambini in mano (sì, è vero, non ho un’immagine molto temeraria delle mamme italiane), e che pertanto immaginavo potesse essere poco adatta a una trasposizione italiana.
E invece eccola qua la versione italiana di Junior MasterChef, già ‘annunciata’ lo scorso febbraio, al termine di MasterChef 2, quindi apertura dei casting per gli aspiranti piccoli chef – ricordiamo tra gli 8 e i 13 anni – che possono presentare la propria candidatura telefonando allo 02.36557691 o inviando a junior@masterchefitalia.it una richiesta di partecipazione completa di dati anagrafici, di foto e di una breve presentazione.
Tra tutti i candidati ne saranno selezionati 40, protagonisti delle prime due puntate, dedicate come nel main format alla selezione dei concorrenti, cosiddette Auditions. Dai quaranta si arriverà alla rosa finale, che dovrà mettersi alla prova con Mystery Box, Invention Test e prove di squadra in esterna, proprio come gli adulti. Ad accompagnarli e a consigliarli, più che giudicarli, ci dovrebbero essere tre mentori, affabili e comprensivi come nella versione australiana: Bastianich, Cracco e Barbieri, quindi, restano a casa. E ci aspettiamo l’arrivo di Alessandro Borghese, ormai da tempo nella squadra di SkyUno.
La formula Junior è meno competitiva, ovviamente, di quella per adulti: non ci sono eliminazioni secche, ma gare a punti con classifica; le eliminazioni sono ridotte e soprattutto ‘multiple’, a gruppi di tre per la precisione, per ridurre l’effetto ‘ultimo della classe’. A tutti viene consegnato un bell’attestato di partecipazione e solitamente si abbonda con lodi e complimenti. E in molti casi non si tratta di esagerazioni.
In attesa di scoprire il cast degli ‘adulti’ ci viene da fare un’ultima considerazione: nella versione australiana non c’è una, dico una, concessione all’ansia dei genitori, alle facce preoccupate delle mamme, neanche al tifo spietato di parenti e amici (se non nelle selezioni e nella finale). I bambini sono gli unici protagonisti, in linea con la ‘scuola educativa’ anglosassone. Qui da noi si annuncia già che “in alcune prove verranno coinvolti familiari, parenti o amici, che potranno in questo modo tifare e sostenere i piccoli concorrenti“. Ma perché? Possibile che in Italia non si riesca a fare mai niente di davvero ‘rivoluzionario’?
Basta che non si finisca a cuocere biscottini collosi con il DolceForno Harbert. In Australia, piuttosto, hanno fatto questo…