Jonathan Kashanian a TvBlog: “Cara Milly, sono pronto per Ballando con le stelle (anche in tre)”
Jonathan Kashanian si candida via TvBlog a partecipare a Ballando con le stelle. E rivela il sogno di diventare papà di due gemelli. L’intervista
“Questo periodo, per chi fa il mio lavoro, è quello in cui ti fermi, ricarichi le pile, riprendi le abitudini che avevi perso durante la stagione andando in onda tutti giorni in tv. Mi manca il gruppo di lavoro di Detto Fatto, ci sentiamo con Bianca Guaccero e con i ragazzi, ma un po’ di riposo ci sta“. Jonathan Kashanian è ormai una certezza della tv nostrana, che ha iniziato a frequentare nel 2004 partecipando (e vincendo) al Grande Fratello 4. Ma ex gieffino è una definizione che, ormai, gli sta stretta.
La notizia è che Detto Fatto non ci sarà nella prossima stagione.
Ho imparato che nell’ambiente della tv niente è certo e che alla fine di ogni stagione si rimescolano le carte. Certo, stavolta c’è un po’ di timore per quel che sarà, ma dopo aver seminato qualcosa si raccoglie sempre. Un po’ di cose ci sono in cantiere, alcune cose le stiamo pensando e immaginando…
Per esempio?
Per esempio, Ballando con le stelle. Non perché io abbia deciso di fare il ballerino nella vita, ma perché è un programma che tira fuori dei lati inediti di chi vi partecipa. E questo accade un po’ perché Milly è brava, un po’ per il contesto. Di certo mi ci impegnerei, ma il ballo passerebbe in secondo piano.
Quindi Jonathan Kashanian è pronto a farsi giudicare dalla giuria…
È l’ultima cosa che mi spaventa, sono una persona schietta, non ho paura di confrontarmi. I giurati di Ballando sono tutti capaci e non le mandano a dire, ma penso di potermela cavare e di poter tenere testa, sempre con educazione. La verità è che mi piacerebbe lavorare con Milly, è da anni che ci incrociamo, a Detto Fatto ci siamo spesso collegati con lei, è sempre stata generosa e gentile.
Poniamo che Milly adesso stia leggendo questa intervista… ‘Cara Milly, se mi chiami a Ballando con le stelle ti assicuro che’?
Che non te ne pentirai! (ride, Ndr). E poi ho letto che, secondo indiscrezioni, tra i concorrenti ci sarà Iva Zanicchi. Ecco, allora io sfido ufficialmente la mia carissima amica Iva! (ride, Ndr).
Ci sono stati già contatti ufficiali con la produzione di Ballando con le stelle?
Che io sappia no, ma andrebbe chiesto al mio agente. Di sicuro io non ho fatto alcun provino per Ballando.
Negli ultimi anni a Ballando con le stelle ci sono state delle ‘prime volte’, per esempio Giovanni Ciacci in gara con un uomo (Raimondo Todaro)…
Affinché sia una prima volta bisogna trovare qualcosa di nuovo… ormai si parla tanto di fluidità, potrei ballare una volta con un uomo e una volta con una donna… Un ménage à trois! (ride, Ndr).
Hai parlantina, dialettica, stile, identità e, dalla tua parte, anche il fattore anagrafico (a 41 anni per la tv si è sostanzialmente giovani). Come mai non hai un programma tv tutto tuo?
Perché in Italia sono quasi tutti prevenuti e c’è ancora il problema delle etichette. Perché io sono quello col cappello, quello che ama la moda – e invece non è così, io non sopporto essere associato ancora alla moda, non me ne occupo più da dieci anni -, quello che viene dal reality. A questo rispondo che per me è giusto che in Italia si valuti in base alla meritocrazia. E in tutti questi anni penso di aver dimostrato di essere un conduttore capace e di meritarmi un programma tutto mio. In questi anni ho lavorato con Chiambretti, Toffanin, Guaccero, a La Vita in diretta, ho un’immagine pulita e ho dimostrato che non sono qua per caso. Leggere ancora oggi nelle interviste “l’ex gieffino” dà un po’ fastidio. A me come a Luca Argentero, Eleonora Daniele e ad altri che si sono fatti il mazzo.
A 41 anni i progetti professionali di Jonathan Kashanian vanno di pari passo con quelli di vita personale?
Questo lavoro può confonderti facilmente: in teoria fai la bella vita, fai una cosa che ti piace, sei sempre sotto i riflettori… e può farti perdere la retta via. Io non l’ho persa, i miei valori e i miei amici sono sempre gli stessi. Nel garage non ho otto Ferrari, perché non posso comprarmele ma anche perché comunque non me le sarei mai comprate. L’anno scorso è successo qualcosa di straordinario nella mia vita. A novembre i miei genitori si sono ammalati di covid. Non respiravano bene, mi sono spaventato, così ho deciso di mascherarmi e con tutte le precauzioni sono andato a prenderli per portarli personalmente al San Raffaele di Milano. Volevo vedere negli occhi la persona a cui li avrei affidati. Quando sono rientrato a casa dall’ospedale, ho pianto fino alle cinque del mattino. “E se non li rivedessi più?”. Un pensiero che poteva starci, all’epoca. E allora ho capito che il mio dispiacere più grande sarebbe stato non aver condiviso con loro la gioia più grande della vita, per me, ossia aver costruito una famiglia. Qualche tempo dopo i miei sono guariti e tornati a casa e io ho compiuto 40 anni. Lì ho capito che non avevo più tempo per rimandare il più grande progetto della vita. Che è diventare padre di due bambini: ho sempre sognato di avere due gemelli.
Il percorso per rendere concreto questo sogno è iniziato?
Nel 2022 ci sono diverse strade alternative per diventare padre. Sto valutando quale strada seguire. La certezza è che voglio una famiglia. E credo che sarei un buon padre. Non voglio rinunciarci.
Chiudiamo tornando alle questioni più televisive: i programmi di Pierluigi Diaco e Mia Ceran che andranno in onda da settembre nel pomeriggio di Rai2, al posto di Detto Fatto, li seguirai?
Assolutamente sì, perché siamo colleghi e perché Mia lavorerà con lo stesso gruppo di lavoro di Detto Fatto. E perché, chissà, tra due anni magari condurrò un programma con Mia. Li guarderò, senza rosicare. È una ruota che gira, faccio loro l’in bocca al lupo.
Nel 2023 tornerai alla conduzione di Una voce per San Marino?
Proprio ieri li ho risentiti…
Quindi è ufficiale?
No, ora è troppo presto per dirlo. Per il momento dovrebbe essere confermato, stiamo facendo delle riunioni, ma tutto sarà definito più avanti.
Dopo Achille Lauro, Ivana Spagna, Francesco Monte, Valerio Scanu e Blind, quali artisti italiani ti piacerebbe avere in gara per un posto all’Eurovision in rappresentanza di San Marino?
Mi piacerebbe avere una delle nuove leve lanciate da Amadeus a Sanremo, penso a Rkomi o Tananai. Ma anche ad un’artista come Anna Oxa. Forse, però, convincerla non è semplicissimo…