Jessica Jones, la showrunner Melissa Rosenberg: “Abbiamo avuto la possibilità di andare a fondo nella psiche dei personaggi”
Melissa Rosenberg, la showrunner di Jessica Jones, spiega che la serie tv è molto dark e riesce anche a far ridere, ma soprattutto entra nella psiche dei personaggi
Da domani su Netflix sarà disponibile Jessica Jones, seconda delle quattro serie più una miniserie che fanno parte dell’accordo tra Marvel e la piattaforma di streaming on demand. Lo show è ambientato a New York ed ha un tono molto più cupo rispetto alle altre serie tv e film della Marvel.
Lo show, infatti, segue le vicende di Jessica (Krysten Ritter), un’ex supereroina che, dopo una serie di vicissitudini, decide di aprire un’agenzia investigativa. Jessica è un personaggio che si isola dagli altri, ha pochi amici e non è preoccupata di salvare il mondo. Quando, però, il pericoloso Kilgrave (David Tennant), dotato del potere di controllare la mente degli altri e che in passato era riuscito a far fare alla protagonista tutto ciò che desiderava, esce di prigione, Jessica dovrà affrontare le sue paure ed il suo Disturbo da stress post-traumatico.
La serie, quindi, affronta temi seri, come la violenza ed il trauma, tramite il punto di vista di una donna: raramente le serie tv Marvel hanno come protagonisti personaggi femminili, ma per la showrunner Melissa Rosenberg non fa differenza:
“Ho voluto farlo in tutta la mia carriera e finalmente ne ho l’opportunità. Quando si è nel mezzo del racconto, non si pensa necessariamente come un personaggio femminile o maschile. Si pensa semplicemente ad un personaggio ricco. Ma ora che la serie sta per uscire, è davvero incredibilmente entusiasmante introdurla”.
Proprio perchè il personaggio di Jessica Jones -che ha esordito sui fumetti della Marvel Max nel 2001- non è molto conosciuto dal grande pubblico, l’autrice ha avuto una gran libertà nel modificare la protagonista e la sua storyline:
“Hai questo personaggio incredibilmente ricco in questa mitologia davvero ricca e ci sono un sacco di opportunità. Il lato negativo della questione è che non c’è molta consapevolezza nel pubblico… La buona notizia è che abbiamo il banner della Marvel all’inizio di ogni episodio. Questo, da solo, attira pubblico”.
La Rosenberg, però, avverte che Jessica Jones non sarà uno show interamente dark, ma avrà dei momenti di divertimento: proprio per questo l’autrice ha voluto che la protagonista fosse interpretata dalla Ritter, che il pubblico conosce anche per la sua verve comica:
“C’è anche un po’ di ironia. Ha avuto tutto a che fare con il mio desiderio di volere Krysten Ritter, perchè è una persona che ha quella capacità di passare dal drama sconvolgente alle battute davvero sarcastiche, a volte anche nella stessa scena”.
Il fascino della serie non si limita solo alla protagonista: anche il suo nemico susciterà interesse tra il pubblico. Per l’autrice, Kilgrave non è semplicemente cattivo, ma è un uomo cha ha sempre raggiunto i suoi obiettivi:
“Non gli è mai stato detto di no, e si è davvero trasformato in una sorta di sociopatico. Non si vede come cattivo su ogni livello. Si vede come una persona ragionevole. Il suo potere non consiste nel fargli ottenere ciò che vuole. Il suo potere consiste nel fartelo desiderare. il che è più inquietante”.
Ad inizio stagione, la protagonista deve aiutare a fuggire da Kilgrave una giovane ragazza, Hope Slottman (Erin Moriarty) che, a differenza di Jessica, cerca di reagire:
“E’ lo specchio dentro cui Jessica sta guardando. Trova nella sua forza parte di ciò che le permette di trovarla”.
Nello show compariranno anche altri due personaggi femminili: Jeryn Hogarth (Carrie-Anne Moss), avvocato che assume la protagonista, e Trish Walker (Rachel Taylor), migliore amica di Jessica, ex bimba prodigio che lavora in una stazione radiofonica. Le due sono molto diverse: la protagonista tende ad isolarsi, mentre Trish è molto più socievole:
“Ciò che mi piace di questa dicotomia tra questi due personaggi è che Trish ha tutto: è bella, famosa, ricca, ha un grande carriera, è apprezzata. Ha tutto ciò che Jessica non ha, eccetto i poteri. In realtà, il mondo sarebbe migliore se Trish li avesse, perchè è una persona che fa del bene. Ma è Jessica quella che ha i poteri, quindi anche l’invidia gioca la sua parte”.
Vedremo, inoltre, Luke Cage (Mike Colter), personaggio che sarà protagonista di un’altra serie prodotta da Netflix e che ha avuto una storia con la protagonista. L’aspetto sessuale è presente nello show, ma non in modo eccessivo, spiega l’autrice:
“Le uniche limitazioni che avevamo erano di non poter usare parolacce e la nudità che, francamente, non mi è mancata. Mi è mancato l’uso delle parolacce. Volevo davvero poterne usare qualcuna. Ma per il resto, abbiamo avuto la possibilità di andare a fondo nella psiche come volevamo”.
Infine, nella serie sarà presente anche Claire Temple (Rosario Dawson), vista in Daredevil, ma ci sarà qualche altro cross-over:
“Ci saranno un paio di personaggio che passeranno lungo il nostro racconto, ed uno in particolare verso il finale. Ma questa è la serie di Jessica Jones”.
[Via TvGuide]